giovedì 19 marzo 2020

post senza titolo (Vorrei un bacio 2)

Vorrei un bacio. Uno di quelli pieni di passione, come quelli visti nei film in bianco e nero. Vorrei un bacio e di contorno un abbraccio da togliere il fiato, ad occhi chiusi respirare un buon profumo e fare in modo di restare incollati finchè non lo decido io, vorrei quel bacio, dolce che mi trasmette tutto l'amore del mondo. Vorrei un bacio, anche quello che non c'è più stato, immaginato mille volte, sognato e per sempre perduto.

Vorrei un bacio. Un altro, del mio papà che li dava con lo schiocco dopo mesi fuori casa, quando tornava, sorridendo ti abbracciava e stritolava, un bacio sorriso  come quando da piccola mi prendeva sulle ginocchia e mi raccontava le storie di Giovanin Pipetta.

Vorrei il suo caldo abbraccio anche se la mente rammenta l'ultima immagine, l'ultimo sorriso visto sul suo volto un giorno di fine luglio tanti anni fa, alla vista del suo nipotino appena nato...

Vorrei sognarlo almeno un bacio di mio padre, vorrei potergli  dire tante cose , tutte quelle che  non ho fatto in tempo a dire, spiegare, raccontare, vorrei potergli inviare tutto l'amore che sento, tutto quello che c'è dentro la nostra storia insieme  di padre e figlia, con contorni di rammarico e rimpianto, per ciò che ho fatto, che non ho fatto e ciò che si sarebbe potuto fare, nonostante il male.

Se ci penso ho la guerra dentro, ma vorrei tanto un bacio, con l'amore infinito cominciato con la sua rabbia alla vista di un fiocco rosa sulla porta, quando lui se lo aspettava azzurro.

E mi manca non poter uscire di casa per venirti a trovare, il tuo bel sorriso simpatico mi manca, vorrei il miracolo di riaverti qui per dirti mille cose, condividere la mia esperienza di mamma e donna fragile, ora nonna.

Mandami una carezza se per caso sei nel vento, o se cammini nei miei sogni fatti vedere. Per favore.

Vorrei tanto ti arrivassero il mio pensiero e il mio amore.
Ci sono giorni nel calendario in cui manchi di più e oggi è uno di questi.


sabato 14 marzo 2020

PENSIERINO nato in clausura

Ci sono delle mattine in cui mi sveglio con in testa tante frasi ad effetto. Ancora un pò rinco, muovo le membra scricchiolanti, mi alzo e sotto la doccia comincio a canticchiare, giusto per dare una spinta energica (e magari intonata) alla giornata.

Stamattina come succede da nove mesi a questa parte, il primo pensiero è stato verso il nostro nipotino che ci ha proprio rubato il cuore, conosciamo a memoria i video che periodicamente Stefano ci invia, e come fosse una preghiera del mattino, mi riguardo l'ultimo. In  modalità nonna si affacciano alla mente mille pensieri e una gran voglia di stare bene ancora  di più al mondo,  solo per vederlo crescere.




A volte il tempo scorre talmente veloce che mi manda in confusione, non riesco a quantificare le azioni, i momenti vissuti in precedenza,  ubicarli nella mia vita  come giusti tasselli di un puzzle, ho come la sensazione che questo tempo mi scivoli tra le dita in modo così veloce che è una gran fatica stargli dietro e assaporarlo per bene, con calma.

Ma ci metto impegno a stare bene e a far stare bene chi ho vicino ( lo faranno santo ) .

I pensieri migliori dicono che possono arrivare mentre si cammina, confermo che è vero. Dovrei munirmi di registratore   in modo da non dimenticarmeli, perchè davvero mi escono fuori delle parole che mi fan sentire grande, ma che poi non mi ricordo più.

Mi manca il camminare con i miei bastoncini, mi manca un sacco come mi manca la compagnia dei nostri camminatori; fermo il volontariato, ferme le abitudini i soliti ritmi, ma in questi giorni di clausura sto ridando vita a tante cose assopite da un pò.
 


Ascolto tanta musica, disegno, ho ripreso a scrivere il mio strampalato "diario", cucino, ogni giorno faccio un paio di telefonate ad amici lontani o che non sento da un pò, anche per condividere in modo umano brevi pezzetti di vita,  ho rivisto in un pomeriggio ben tre  film di Sergio Leone, tre classici.

Mi mancano un pò i soliti ritmi e rituali come la passeggiata e conseguente  caffè del pomeriggio con Massimo...ma  bisogna essere diligenti, avere senso civico. In fondo sono piccolissime rinunce e se davvero seguiremo le regole andrà tutto bene.

Da questa clausura ritengo però si possa estrarre il lato patriottico di noi Italiani : abbiamo rispolverato l'inno di Mameli, ho visto bandiere tricolore appese a finestre e balconi, cantanti e facce note che suonano o cantano in un flash mob per dimostrare solidarietà ai medici e a chi si da da fare negli ospedali.  Mi piacerebbe che questa "fratellanza patriottica" diventasse duratura e non occasionale, ma tant'è....comunque questi giorni ho rispolverato tanti ricordi belli, anche qualcuno triste in verità ma era doveroso, perchè così si è obbligati a progettare il domani nella positiità, nella speranza che davvero vada tutto bene.


E certamente andrà così.

Oggi a mezzogiorno sono uscita sul balcone ad applaudire anch'io, la signora che abita di fronte a me dal suo balcone mi ha sorriso ed io ho fatto altrettanto.

Se poi si passerà a cantare  va bene... ho un vasto repertorio di canzoni anni 60 70 80 che conosco .





Consigli per la mente, gli occhi, il cuore

  • IL PICCOLO AVIATORE - Andrea Scanzi
  • IO & MARLEY - John Grogan
  • IO SPERIAMO CHE ME LA CAVO - Marcello D'orta
  • L'ONDA PERFETTA - Sergio Bambaren
  • LA BIBBIA
  • LA PROFEZIA DI CELESTINO - James Redfield
  • MESSAGGI DAI MAESTRI - Brian Weiss
  • NEL FUOCO - Nicholas Evans
  • SE SOLO FOSSE VERO - Marc Levy
  • STORYTELLERS - Paola Maugeri, Luca De Gennaro
  • UN'ALTRA OCCASIONE PER VIVERE - Ken Grimwood