giovedì 24 dicembre 2020

25 dicembre

Sono giorni strani. Diversi. Giorni in cui mi prende una forte malinconia e ho la lacrima facile. Mi basta poco. Una voce al telefono, un ti voglio bene, un pensiero carino, un film, uno scritto ed ecco che l'emozione scaturisce, come quando si stappa un buon vino. Credo che con questo isolamento qualcosa in me è cambiato, mi sento più fragile ho come la sensazione di essere uno spettatore a teatro e sul palco sta scorrendo la vita, la mia, senza interpellarmi, così apaticamente, eppure la protagonista sono io...ma non ho un copione scritto prima. Ho mille pensieri e considerazioni che si azzuffano per mettersi in fila e farsi tradurre e capire non è così semplice. Ma fino a che punto mi sono persa non lo so, so che però prima o poi mi ritroverò e riprenderò i miei rapporti con le persone che amo. Non mi bastano le videochiamate, vuoi mettere un abbraccio?? La felicità del vedersi, toccarsi, parlarsi aprire il cuore.... non esiste nulla di più bello.
Possiamo continuare a coltivare le nostre amicizie, come fosse questa vita un orto che va curato, ma bisogna fare in modo che i frutti escano in tutte le stagioni, coltivando con empatia e sentimento quei valori, quelle cose belle che ci legano l'un l'altro. Ma non solo oggi perchè è Natale. La luce della speranza non deve abbandonarci, posso ricordare il calore dell'ultimo abbraccio dell'ultimo bacio, e fare in modo di non dimenticarlo, coltivando tutto il bene che contiene. Oggi, domani, sempre. Finchè ho respiro.

domenica 18 ottobre 2020

IO SONO

Sistemando delle foto questa mattina mi è capitato tra le mani un vecchio biglietto con una frase di Madre Teresa, (*) e la radio trasmetteva una canzone che diceva “ ...è una regola che vale in tutto l'universo, chi non lotta per qualcosa ha comunque perso...”

Sorrido, è un buon modo per cominciare la giornata che mi aspetta, piena di cose da fare.

Non so come, ma mille pensieri hanno cominciato a fare assembramento nella mia mente.

Sorgono spontanee cinquantaquattro domande e ventotto risposte. Ma io, sono felice di essere la persona che sono? Si direi di si, con tutti i pro e i contro, ma si, credo di essere una persona buona, penso di riuscire ad apprezzare i doni e gli insegnamenti di vita che ricevo, magari ci metto un pò a elaborarli, a volte mi domando se me li merito, so che provo una enorme gratitudine quando posso regalare un sorriso o fare qualcosa di buono per chi incrocia il mio cammino. Penso di essere a volte un pò stordita e a volte tanto ingenua, ma sono buona d'animo.

Non è detto poi che avere tanti anni sulle spalle implichi saggezza e consapevolezza, si fa un gradino alla volta, si deve imparare ogni giorno, perchè non è mai troppo tardi per accedere ad una qualità di pensiero positivo; rendersi conto di quanto si è fortunati osservando il mondo fuori dal raggio di azione solito...                                           


L'amore è la risposta per tutto. Non so se andrò in paradiso, non sono un'anima pura, ma sto bene con me anche se so che c'è ancora molto da fare...Mi viene in mente quel film stupendo del "passa il favore", (Un sogno per domani) : dovrebbe essere trasmesso in tutte le scuole per educare fin da piccoli i bambini all'importanza della trasmissione positiva delle azioni, dei pensieri, dei sentimenti.

Le cose belle della mia vita non sono cose, sono emozioni, sono doni non materiali, sono sensazioni che ti si appiccicano addosso come una seconda pelle, sono parte di me poichè tutto ciò ha contribuito alla mia costruzione interiore, beninteso ho anche una moltitudine di difetti e sono tantissimi, prima degli ottanta anni ho comunque l'obiettivo di lasciarne per strada una buona parte.

E’ una bella lotta ma ce la farò.

Tutto sommato poi, così non sono venuta poi tanto male .

(*) Che oggi dimori la pace in te.
Che tu sappia e abbia fiducia del fatto che sei esattamente nel luogo in cui devi stare,
che tu possa non dimenticare le possibilità infinite che sorgono attraverso la fede in te stessa e negli altri, che tu possa utilizzare i doni che hai ricevuto e possa passare ad altri l'amore che hai ricevuto, che tu possa essere felice della persona che sei, così come sei, in questo esatto momento.

Permetti che questa consapevolezza penetri fino alle tue ossa, e permetti alla tua anima la libertà di cantare, ballare, pregare e amare.

Tutto questo sta qui  per ognuna e tutte noi.

Madre Teresa


AMICO - R. Zero


...dei nostri giochi confusi nell'ipocrisia, il tempo ruba i contorni a una fotografia. E il vento spazza via questa nostra irreversibile follia….”


E basta davvero poco per far riaffiorare un dolore. Una canzone nel pieno della serena e incompleta felicità, mentre stai camminando tranquilla, ecco che improvvisamente un rumore dalla strada ti raggiunge come un pugno e ti sposta in un tempo molto lontano, passato e archiviato in un angolo del cuore e della memoria.

Gli sguardi si incrociavano da una finestra all'altra, due palazzi di fronte, due case e vite diverse, due sorrisi, uno sguardo casuale alla fermata del tram e cominciò tutto così.

Ritrovarsi abbracciati è stato un attimo; regalarsi un giorno insieme a Parigi anche, ed è stata follia.

Una storia importante durata quella parte di vita impossibile da realizzare sul serio.

E ritrovarsi a sognare, un ballo improvvisato in una soffitta, un profumo francese usato solo per le uscite insieme, centellinato in ogni sua goccia, durato anni e anni oggi oramai evaporato.

Un amore travolgente che non ha chiesto permesso a nessuno, nato nella sala di un cinema, due piccole fiamme che si accendono aspettando il buio per risplendere ancora di più di luce propria, creando scintille da far scatenare l'infinito.

Ed è stato bellissimo vivere quei giorni oramai quasi scordati, così lontani e così vicini tornati alla mente da un certo suono di clacson, dai miei occhi che si sono posati su una vecchia auto blu con capottina bianca, oggi qui, nel centro di questa grande città, ma non è quella che ci ha visto sfrecciare sulla circonvallazione inseguiti da una pantera che abbiamo seminato a fatica,  per poi perdere per strada la paura e ritrovarci dentro una gran risata.

Chissà dove sei, amore proibito, amore legato ad un'altra anima, chissà se ripensi ogni tanto a quei giorni, chissà se hai trovato la tua meta, il tuo destino lontano da quel cortile in casa di ringhiera.

Basta davvero poco a far riemergere ricordi bellissimi, i disegni sulle pareti di casa, una pasta col sugo scotta, il tuo respiro sul mio seno in tante notti fredde piene di pioggia.

E poi d'un tratto sei sparito. Scomparso. Senza un perchè, senza parole.

Ho ancora l'impronta del tuo respiro sul mio cuore di sabbia, ma il vento riuscirà a cancellarla.










p.s. racconto di fantasia datato fine anni 70


giovedì 19 marzo 2020

post senza titolo (Vorrei un bacio 2)

Vorrei un bacio. Uno di quelli pieni di passione, come quelli visti nei film in bianco e nero. Vorrei un bacio e di contorno un abbraccio da togliere il fiato, ad occhi chiusi respirare un buon profumo e fare in modo di restare incollati finchè non lo decido io, vorrei quel bacio, dolce che mi trasmette tutto l'amore del mondo. Vorrei un bacio, anche quello che non c'è più stato, immaginato mille volte, sognato e per sempre perduto.

Vorrei un bacio. Un altro, del mio papà che li dava con lo schiocco dopo mesi fuori casa, quando tornava, sorridendo ti abbracciava e stritolava, un bacio sorriso  come quando da piccola mi prendeva sulle ginocchia e mi raccontava le storie di Giovanin Pipetta.

Vorrei il suo caldo abbraccio anche se la mente rammenta l'ultima immagine, l'ultimo sorriso visto sul suo volto un giorno di fine luglio tanti anni fa, alla vista del suo nipotino appena nato...

Vorrei sognarlo almeno un bacio di mio padre, vorrei potergli  dire tante cose , tutte quelle che  non ho fatto in tempo a dire, spiegare, raccontare, vorrei potergli inviare tutto l'amore che sento, tutto quello che c'è dentro la nostra storia insieme  di padre e figlia, con contorni di rammarico e rimpianto, per ciò che ho fatto, che non ho fatto e ciò che si sarebbe potuto fare, nonostante il male.

Se ci penso ho la guerra dentro, ma vorrei tanto un bacio, con l'amore infinito cominciato con la sua rabbia alla vista di un fiocco rosa sulla porta, quando lui se lo aspettava azzurro.

E mi manca non poter uscire di casa per venirti a trovare, il tuo bel sorriso simpatico mi manca, vorrei il miracolo di riaverti qui per dirti mille cose, condividere la mia esperienza di mamma e donna fragile, ora nonna.

Mandami una carezza se per caso sei nel vento, o se cammini nei miei sogni fatti vedere. Per favore.

Vorrei tanto ti arrivassero il mio pensiero e il mio amore.
Ci sono giorni nel calendario in cui manchi di più e oggi è uno di questi.


sabato 14 marzo 2020

PENSIERINO nato in clausura

Ci sono delle mattine in cui mi sveglio con in testa tante frasi ad effetto. Ancora un pò rinco, muovo le membra scricchiolanti, mi alzo e sotto la doccia comincio a canticchiare, giusto per dare una spinta energica (e magari intonata) alla giornata.

Stamattina come succede da nove mesi a questa parte, il primo pensiero è stato verso il nostro nipotino che ci ha proprio rubato il cuore, conosciamo a memoria i video che periodicamente Stefano ci invia, e come fosse una preghiera del mattino, mi riguardo l'ultimo. In  modalità nonna si affacciano alla mente mille pensieri e una gran voglia di stare bene ancora  di più al mondo,  solo per vederlo crescere.




A volte il tempo scorre talmente veloce che mi manda in confusione, non riesco a quantificare le azioni, i momenti vissuti in precedenza,  ubicarli nella mia vita  come giusti tasselli di un puzzle, ho come la sensazione che questo tempo mi scivoli tra le dita in modo così veloce che è una gran fatica stargli dietro e assaporarlo per bene, con calma.

Ma ci metto impegno a stare bene e a far stare bene chi ho vicino ( lo faranno santo ) .

I pensieri migliori dicono che possono arrivare mentre si cammina, confermo che è vero. Dovrei munirmi di registratore   in modo da non dimenticarmeli, perchè davvero mi escono fuori delle parole che mi fan sentire grande, ma che poi non mi ricordo più.

Mi manca il camminare con i miei bastoncini, mi manca un sacco come mi manca la compagnia dei nostri camminatori; fermo il volontariato, ferme le abitudini i soliti ritmi, ma in questi giorni di clausura sto ridando vita a tante cose assopite da un pò.
 


Ascolto tanta musica, disegno, ho ripreso a scrivere il mio strampalato "diario", cucino, ogni giorno faccio un paio di telefonate ad amici lontani o che non sento da un pò, anche per condividere in modo umano brevi pezzetti di vita,  ho rivisto in un pomeriggio ben tre  film di Sergio Leone, tre classici.

Mi mancano un pò i soliti ritmi e rituali come la passeggiata e conseguente  caffè del pomeriggio con Massimo...ma  bisogna essere diligenti, avere senso civico. In fondo sono piccolissime rinunce e se davvero seguiremo le regole andrà tutto bene.

Da questa clausura ritengo però si possa estrarre il lato patriottico di noi Italiani : abbiamo rispolverato l'inno di Mameli, ho visto bandiere tricolore appese a finestre e balconi, cantanti e facce note che suonano o cantano in un flash mob per dimostrare solidarietà ai medici e a chi si da da fare negli ospedali.  Mi piacerebbe che questa "fratellanza patriottica" diventasse duratura e non occasionale, ma tant'è....comunque questi giorni ho rispolverato tanti ricordi belli, anche qualcuno triste in verità ma era doveroso, perchè così si è obbligati a progettare il domani nella positiità, nella speranza che davvero vada tutto bene.


E certamente andrà così.

Oggi a mezzogiorno sono uscita sul balcone ad applaudire anch'io, la signora che abita di fronte a me dal suo balcone mi ha sorriso ed io ho fatto altrettanto.

Se poi si passerà a cantare  va bene... ho un vasto repertorio di canzoni anni 60 70 80 che conosco .





Consigli per la mente, gli occhi, il cuore

  • IL PICCOLO AVIATORE - Andrea Scanzi
  • IO & MARLEY - John Grogan
  • IO SPERIAMO CHE ME LA CAVO - Marcello D'orta
  • L'ONDA PERFETTA - Sergio Bambaren
  • LA BIBBIA
  • LA PROFEZIA DI CELESTINO - James Redfield
  • MESSAGGI DAI MAESTRI - Brian Weiss
  • NEL FUOCO - Nicholas Evans
  • SE SOLO FOSSE VERO - Marc Levy
  • STORYTELLERS - Paola Maugeri, Luca De Gennaro
  • UN'ALTRA OCCASIONE PER VIVERE - Ken Grimwood