domenica 28 marzo 2010

AL MIO ANGELO CUSTODE

http://www.angelibuoni.it/angeli/anselm/globe10.gif

Ma come ti chiami ?

Ogni tanto mi domando dove sei, vorrei vederti, poterti toccare, avvertire la tua presenza per sentirmi più sicura. Ho questa necessità specialmente quando mi sento sola e afflitta, come succede da un pò di tempo a questa parte.

LA STRETTA DELLA TUA MANO è una poesia di Tagore che ho trovato in rete e qui riporto; vorrei anche poterti dare un nome e vorrei avere la costanza di pregarti un pò più spesso.

Voglio credere che tu ci sia,

perchè sono sicura che ancora non ti sei dimenticato di me.


Ti prego:
non togliermi i pericoli,
ma aiutami ad affrontarli.

Non calmar le mie pene,
ma aiutami a superarle.


Non darmi alleati nella lotta della vita,
eccetto la forza che mi proviene da te.

Non donarmi salvezza nella paura,
ma pazienza per conquistare la mia libertà.

Concedimi di non essere un vigliacco
usurpando la tua grazia nel successo,
ma non mi manchi la stretta della tua mano
nel mio fallimento.

***

Tagore nasce a Calcutta 6 maggio 1861

Poeta e mistico - Premio nobel per la letteratura nel 1913

Muore a Calcutta nel 1941.
**


mercoledì 10 marzo 2010

RICORDI NELLA NEVE


Nevica. Una coltre bianca ha coperto le case, i prati e gli alberi.
Guido piano sulla strada che mi porta al lavoro, per il momento è percorribile.

L’aria è frizzante, ma tutto fuori sembra rallentato.

Esco dalla tangenziale e passo davanti al Colleoni, un agglomerato di edifici attorniato da alberi che sembrano aprire le bianche braccia innevate al cielo. Sembra un paesaggio fiabesco.

La neve cade a piccoli fiocchi, con il suo dolce ritmo.

Ripenso a quando è nato Stefano.

C’era tantissima neve, aveva nevicato per un paio di giorni in continuo e molto forte.

Io uscivo spesso nonostante il freddo con il mio bimbo che stava al caldo dentro la sua bellissima carrozzina blu china con i fiori rossi arancioni e gialli, percorrevo il viottolo scavato sul marciapiede tra i muri di neve.

Abitavo vicino ad un piccolo parco dove erano chiusi in un grande recinto un asino, delle caprette, galli e galline e c’era anche un bellissimo pavone .

Anche con la neve la mattina avevamo la sveglia ecologica: un asino che raglia, un gallo che canta,
entrambi più o meno alla stessa ora.

Ricordi….

Avevo una piccola 500 beige, regalatami da mio suocero piacevolissima da guidare, bisognava
Giocare di frizione per cambiare marcia; vicino alla targa avevo l’adesivo di Gilles il mio mito
Di ieri e di oggi e spesso, il pedale dell’acceleratore si incantava…una volta feci un “pelo” incredibile a una vetrina ….

La neve…

I remember…
…. una battaglia di palle di neve con gli amici del karate, dopo l’allenamento una sera…arrivai a casa tutta bagnata, zuppa d’acqua….con la mia Renault 5 andavamo alla rotonda grande a guidare in controsterzo, facendo slittare le gomme e rischiando di finire fuori strada…..un ultimo dell’anno invece nevicava tantissimo e si ruppero i tergicristalli ; fu un cinema arrivare alla sala da ballo, quando uscimmo poi nell’anno nuovo alle 3 di notte non trovavamo più la macchina, coperta da diversi centimetri di neve….

Ora qui in ufficio guardo fuori dalla finestra e mi viene dal cuore una preghiera per ringraziare il cielo di darmi la possibilità di avere dei ricordi, di avere goduto di tanti momenti belli e no, di avere avuto tanto amore (e di averne ancora perché quello non basta mai) ma soprattutto di essere al mondo.

martedì 2 marzo 2010

LA CASETTA


Mi piacerebbe tanto
vivere in una casetta
così, con i mattoni
esterni a vista e il
soffitto con le travi
in legno; alle finestre
tendine di pizzo e
vasi di gerani rossi.

Un piccolo castello,
un nido in muratura
nelle campagne
toscane di Pontremoli, dove
abitano un principe e una
principessa innamorati della
vita e del loro stupendo bimbo.

Nelle sere d’inverno un bel fuoco
acceso nel camino, riscalda
l’ambiente mentre il principe suona la chitarra e canta una canzone d’amore…..
D’estate invece la principessa si reca spesso ai bordi del laghetto vicino e attorniata dagli animaletti del bosco, dipinge il paesaggio circostante.

Ma la cosa più bella è sdraiarsi nelle notti d’estate sull’erba fresca,
ascoltare il canto dei grilli e guardare i disegni delle stelle in cielo.

Sono molto soddisfatta di questo mio lavoro.


Questa mezza fiaba forse c’entra poco ma sognare rallegra.

Consigli per la mente, gli occhi, il cuore

  • IL PICCOLO AVIATORE - Andrea Scanzi
  • IO & MARLEY - John Grogan
  • IO SPERIAMO CHE ME LA CAVO - Marcello D'orta
  • L'ONDA PERFETTA - Sergio Bambaren
  • LA BIBBIA
  • LA PROFEZIA DI CELESTINO - James Redfield
  • MESSAGGI DAI MAESTRI - Brian Weiss
  • NEL FUOCO - Nicholas Evans
  • SE SOLO FOSSE VERO - Marc Levy
  • STORYTELLERS - Paola Maugeri, Luca De Gennaro
  • UN'ALTRA OCCASIONE PER VIVERE - Ken Grimwood