martedì 23 dicembre 2008

BUON NATALE

Un abbraccio e l'augurio che queste feste portino serenità e pace

non solo perchè lo dice il calendario.

A presto.


Bianca


venerdì 19 dicembre 2008

IL CHIRURGO CLANDESTINO



Hamilton Naki un sudafricano di colore di 78 anni, morì nel maggio del 2005.
La notizia non apparve su giornali ma la sua storia è una delle più straordinarie del 20° secolo.
Naki era un grande chirurgo.

Fu colui che prese dal corpo della donatrice il cuore che fu poi trapiantato a Louis Washkanky nel 1967 a Città del Capo – Sud Africa, durante la prima operazione di trapianto cardiaco umano con esito positivo. Fu un lavoro molto delicato : il cuore doveva essere rimosso e conservato con la massima cura.

Naki era il secondo uomo più importante dell’equipe medica che fece il primo trapianto della storia, ma non potè mai apparire perché era un nero nel paese dell’apartheid.

Il chirurgo capo del gruppo, il bianco Christian Barnard divenne immediatamente una celebrità.

Ma Hamilton Naki non poteva apparire nella fotografia dell’equipe medica, quando successe per errore , l’ospedale lo qualificò come un addetto alle pulizie.

Naki portava il cappello e la mascherina ma non studiò mai medicina né chirurgia, aveva abbandonato la scuola a 14 anni.
Faceva il giardiniere nella scuola di medicina di Città del Capo.

Iniziò pulendo le aule, però era curioso e apprendeva velocemente. Imparò la tecnica chirurgica vedendo la pratica dei medici bianchi, le tecniche di trapianto su cani e maiali. Divenne un chirurgo eccezionale al punto che il Dottor Barnard lo volle a far parte della sua equipe. Era un problema : per le leggi del Sud Africa Naki era un negro, non poteva operare pazienti né toccare il sangue dei bianchi.

Ma l’ospedale lo considerava talmente valido che fece con lui un’eccezione.
Lo trasformò in chirurgo…ma clandestino.
Ma questo non importava a Naki che continuò a studiare e a dare il meglio di sé, indipendentemente dalle discriminazioni.

Era il migliore. Dava lezione agli studenti bianchi ma aveva il salario di un tecnico da laboratorio: il massimo che un ospedale poteva pagare a un negro. Viveva in una baracca senza luce né acqua corrente in un ghetto di periferia come si confaceva a un negro.

Hamilton Naki insegnò chirurgia per 40 anni e andò in pensione come giardiniere con un mensile di 275 dollari.

Quando terminò l’apartheid gli offrirono una decorazione e il titolo di medico honoris causa.

Nessuno si preoccupò di far rilevare le ingiustizie che Naki aveva dovuto sopportare in tutta la sua vita. Naki nonostante la clandestinità e la discriminazione non cessò mai di dare il meglio di sé: il suo amore per aiutare a vivere.
***

Non ero a conoscenza di questa storia, ma mi inchino con rispetto davanti a quest’uomo per tutto quello che ha fatto per l’umanità al di sopra dei sui stessi interessi.

mercoledì 17 dicembre 2008

LA SOCIA


Quando parlo di lei con altri, la chiamo spesso “la mia socia”. E' Loredana, le voglio molto bene e la apprezzo e stimo molto. Spesso facciamo bancarella al mercatino insieme, siamo due hobbyste, io con il mio decoupage, lei con degli splendidi fiori di carta crespa, raccolti in deliziose composizioni e bellissimi bouquet.

E’ un sodalizio che dura ormai da tre anni, ci siamo trovate ed è subito nato un buon feeling come accade ogni tanto quando si incontrano persone che ci somigliano (tra l’altro lei è una cancrina come me).

Siamo anche amiche, benché il tempo per raccontarci sia spesso relegato solo alla domenica o al sabato in cui stiamo insieme, ma non è un problema perché le belle amicizie si costruiscono con il tempo e noi non abbiamo fretta, il nostro rapporto sta crescendo alla giusta maniera, piano piano.

Il nostro hobby ci dà tantissime soddisfazioni e apprezzamento da parte di chi si avvicina al nostro banchetto, alla faccia di chi cerca di farci litigare. Lei conosce benissimo il mio prodotto, ha un’ottima parlantina e una buona tecnica di vendita, è convincente ed è sempre molto positiva anche quando magari non è dell’umore giusto.

Ci capiamo, stiamo bene insieme, inoltre è un’ottima cuoca: fa delle ottime lasagne e delle polpette gustosissime, migliori delle mie; è una persona semplice e di buon cuore, porta sempre il pranzo anche per me, è una generosa e io le voglio molto bene.

Entrambe ci diamo una mano e dove non arriva una, arriva l’altra, senza nulla da recriminare .

E’ proprio vero che stiamo bene con chi ci somiglia!

Una delle cose divertenti quando facciamo il mercatino è Antonio suo marito, tifoso interista che mi stressa e ha sempre da dire (io sono milanista) , il quale mi “insegna” parole e proverbi in dialetto leccese dalla dizione assurda, che una nata a Milano come me, fa fatica a imparare, ma ce la ridiamo e ci divertiamo tanto. E poi dopo mesi e mesi, magari la pronuncia va quasi bene!

Il nostro banchetto ha due prodotti che sono ben abbinati, una bella macchia di colore e colpo d’occhio veramente attraente.

E poi diciamoci la verità, due come noi non le fan più.

S’è perso lo stampino.

lunedì 15 dicembre 2008

PENSIERI NELLA PIOGGIA



















Una mattina come tante, piena di pioggia, ed io diretta al lavoro .

Vado piano senza fretta perché sono in anticipo e piove molto.

L’asfalto bagnato gioca di riflessi colorati, mentre il vento smuove
le cime degli alberi del viale;

passo davanti ad una scuola e rallento alla vista di tanti
ombrellini colorati che attraversano la strada .

E penso che dopo una settimana di assenza chissà cosa troverò in ufficio…
Ma è solo un attimo, perché sono quasi arrivata e anche la mia canzone
preferita sta sfumando le ultime note.

Forza e coraggio rimbocchiamoci le maniche e avanti tutta .

Timbratura di oggi 08.12.
Ancora nove ore e mezza e ripercorrerò la stessa strada

tornerò a casa, ai miei affetti ,alle mie mura, alle mie abitudini e al mio da fare.

Già sto meglio al solo pensiero.

Continua a piovere, fa freddo e ho la scrivania piena di carte,

ma ho dentro un caldo raggio di sole.
:-)

venerdì 5 dicembre 2008

NON HO PAROLE

Non ho parole per la violenza che vedo alla tv e che leggo tutti i giorni sul giornale. Per la cattiveria, la presunzione, la poca sensibilità, l'indifferenza, l'egoismo e l'assenza di valori che vedo e che vivo intorno a me.
Accidenti sono troppo buona e cucù! Riesco sempre a farmi ferire, vorrei essere un pò più forte e cattiva, saper cacciare indietro i magoni, specie quando so che ho ragione.
Perchè la forza che ho dentro non esce nei momenti che deve uscire?
" E invece continuo a cadere, come pioggia arrabbiata e non vedo l'ora di arrivare, poichè tocca cadere a volte per potersi rialzare" - Stefano

venerdì 28 novembre 2008

IL CIELO









Quante volte,
ho guardato al cielo…


ma il mio destino è cieco…
e non lo sa!


E non c'è pietà,
per chi non prega,


e si convincerà…


che non è solo una macchia scura… il cielo!




Quante volte, avrei preso il volo…


ma le ali, le ha bruciate già… la mia vanità!


e la presenza di chi è andato, già…


Rubandomi, la libertà! Il cielo!


Quanti amori conquistano il cielo!


Perle d'oro, nell'immensità!


Qualcuna cadrà, qualcuna invece il tempo, vincerà!


Finche avrà abbastanza stelle… il cielo!




Quanta violenza, sotto questo, cielo!


un altro figlio nasce e non lo vuoi… gli spermatozoi,


l'unica forza, tutto ciò, che hai!


Ma che uomo, sei, se non hai… il cielo!


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Oggi nevica, e stamattina andando al lavoro in auto mi sono goduta questa bellissima canzone di Renato Zero, che mi ha fatto sorridere tra un fiocco di neve e l'altro.

giovedì 20 novembre 2008

LA BILANCIA



Una donna vestita sobriamente, con il volto triste entrò in un negozio, si avvicinò al padrone e umilmente gli chiese se poteva prendere alcuni alimenti a credito. Con delicatezza gli spiegò che suo marito si era ammalato in modo serio e non poteva lavorare e i loro sette figli avevano bisogno di cibo.

Il padrone non accettò e le intimò di uscire dal negozio. Conoscendo la reale necessità della sua famiglia la donna supplicò : “Per favore signore, glie lo pagherò non appena posso!” Ma il padrone ribadì che non poteva farle credito e che poteva rivolgersi ad un altro negozio.

In piedi vicino al banco, si trovava un cliente che aveva ascoltato la conversazione tra il padrone del negozio e la donna. Si avvicinò e disse al padrone che avrebbe pagato quello che la donna avrebbe preso per il fabbisogno della sua famiglia.

Allora il padrone con voce riluttante chiese alla donna : “ Ha la lista della spesa?” La donna disse :”Si signore”, “Bene – disse il padrone – metta la sua lista sul piatto della bilancia e le darò tanta merce quanto pesa la sua lista”.

La donna esitò un attimo e chinando la testa cercò nella borsa un pezzo di carta, scrisse qualcosa e posò il foglietto su un piatto della bilancia. Gli occhi del padrone e del cliente si dilatarono per lo stupore, quando video il piatto della bilancia dove era stato appoggiato il foglietto, abbassarsi di colpo e rimanere abbassato.

Il padrone del negozio fissando la bilancia disse :”E’ incredibile!”
Il cliente sorrise e il padrone cominciò a mettere sacchetti di alimenti sull’altro piatto della bilancia, ma pur continuando a metterne, il piatto non si muoveva, fino a che si riempì.

Il padrone rimase profondamente stupito finchè prese il foglietto di carta e ancora più stupito e confuso lo fissò…

Non era una lista della spesa!
Era una preghiera che diceva :
“ Mio Dio, tu conosci la mia situazione e sai ciò di cui ho bisogno, metto tutto nelle tue mani”.

Il padrone del negozio consegnò alla donna tutto ciò che si trovava sul piatto della bilancia.

La donna ringraziò e uscì dal negozio. Il cliente consegnando una banconota da 50 euro disse al padrone : “ Ora sappiamo quanto pesa una preghiera “

venerdì 14 novembre 2008

ELUANA

Tutti nessuno escluso siamo sempre pronti a giudicare.

Diciamo che quel problema se capitasse a noi lo risolveremmo certamente in questo o quell’altro modo.

Facile. Troppo facile.

Molto spesso determinate situazioni relative a problemi altrui, le risolveremmo certo nel modo che pensiamo, ma quando ti riguardano in prima persona tutto cambia. Lo vivi sulla tua pelle. E vi assicuro che è molto diverso.

La tv parla di Eluana . Mi si stringe il cuore al pensiero.
Lei esiste anche se vive in modo diversamente inabile in un mondo parallelo.
Non so onestamente come reagirei al posto del suo papà, ma so che dev’essere uno stillicidio, e sarei molto combattuta sul da farsi. Staccare il sondino che la alimenta e lasciarla morire di fame però, mi sembra proprio una cosa brutta, imposta.
Chi siamo noi per decidere della vita altrui?

La vita è un dono e il nostro destino è già segnato dal disegno divino, tanti fatti che accadono sono prove che dobbiamo superare . Ma è sempre necessario? E a che pro? Perchè?

Vedere spegnersi una persona cara come un genitore, è dilaniante specie se sei impotente e non puoi fare nulla, nemmeno dargli i tuoi respiri per fare che possa lasciarti in modo dignitoso.
Non oso immaginare un figlio in quelle condizioni.

Un figlio è un bene, un amore diverso è una parte inscindibile di noi genitori. Sempre .

Sono dell’idea che solo chi prova può sapere, capire e darsi tante risposte, anzi alcune domande non la trovano la risposta.

Io credo che Eluana forse potrà trovare la pace e smettere di “vivere” nel limbo; voglio pensarla così, anche se sono cattolica.
E credo che finito tutto, suo padre cadrà come un sacco vuoto, e potrà lasciarsi andare al suo destino e al suo dolore, comunque e qualunque esso sia .

Chissà quante persone nelle sue stesse condizioni esistono...e cosa fa lo stato per aiutarle?
Perchè lei protagonista? E' una situazione assurda.


Una carezza e una preghiera per Eluana e il suo papà.

giovedì 13 novembre 2008

BARZELLETTA





Ora di cena a tavola :
mamma, papà, tre figli e
la nonna che sferruzza sulla poltrona.

Uno dei bambini a un certo punto chiede :
Mamma, come sono nato io ?
La mamma un po' imbarazzata, improvvisa :
Sai, un giorno è arrivata una bella e grande aquila e ha appoggiato
un fagottino sulla finestra, ed eri tu!
La nonna continua a sferruzzare e alza un sopracciglio.

Allora il secondo bambino, incuriosito chiede: E io, come sono nato?
La mamma prosegue con lo stesso tema:
Tu invece sei stato portato da un grande condor!
La nonna continua sempre a sferruzzare e alza l'altro sopracciglio.

Il terzo bambino ovviamente vuole sapere anche lui com'è nato.
E la mamma: Un giorno è arrivata una bellissima cicogna e ti ha
depositato sul davanzale della finestra!

La nonna smette di sferruzzare e bisbiglia sottovoce:

Mi pareva infatti che fossero tre uccelli diversi.

lunedì 10 novembre 2008

AGENDA MERCATINI




Ecco le date relative alle mie prossime partecipazioni a mercatini di hobbystica :


16 novembre – Paullo (MI) piazza Pertini

30 novembre – Cologno Monzese (MI) vicino al Millepiedi/Vle Lombardia

6 dicembre – Vimercate (MI) piazza Marconi

7 dicembre – Monticello Brianza (LC) piazza della chiesa
8 dicembre- Bernareggio vicinanze supermercato Sisa

14 dicembre – Besana Brianza (LC) piazza della chiesa
20 e 21 dicembre Oreno di Vimercate - Via Madonna


Una Vostra visita sarà certamente gradita, sconto incondizionato agli amici ed
ai “clienti” già acquisiti, che in ogni caso vedo sempre volentieri .

Arrivederci.
Bianca
p.s. prima o poi vedrete su questo blog una mia foto vera dietro al banchetto!

venerdì 7 novembre 2008

APPELLO

APPELLO: 20 cani buonissimi rischiano di morire.
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Se entro il 13 DICEMBRE 2008
non saranno stati adottati, dati in affido o cmq portati fuori dal canile
SARANNO SOPPRESSI per decisione del giudice.

ABBIAMO BISOGNO DEL VOSTRO AIUTO.
Non possono morire così.

Chiunque possa prendersi cura di un cane, anche in affido momentaneo per qualche mese sarebbe di aiuto.
Sono di varie razze : boxer, pastori tedeschi, maremmani, meticci.
Chiedete a tutti i Vostri conoscenti: chi ha un giardino, un luogo recintato, un anziano che può occuparsene per qualche mese, la sede di una associazione, una azienda con custode.
Se voi non potete passate voce in tutta italia, per favore.
Grazie.

Potete contattare:

RAFFAELLA 349 5245255 raffaongaro@libero.it

SARA 393 3281182

BARBARA 347 8433693 barbara.glanz@cnh.com

SUSANNA 340 8205992
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Amici, mano sul cuore, mi raccomando.

mercoledì 5 novembre 2008

MI PRENDO UNA PAUSA


In questi giorni non sono a posto
e il mio vivere è faticoso.

Quindi piuttosto che scrivere tanto per farlo,
sono coerente con me stessa e mi assento dal blog.

Ma poi ritorno......diciamo che mi prendo una pausa.

Au revoir.

venerdì 31 ottobre 2008

ASSUNZIONE

In una importante società napoletana cercano un nuovo
responsabile ufficio stampa.

Dopo diverse selezioni rimangono a contendersi il posto un
napoletano e un milanese.

Il responsabile del personale decide allora di sottoporli ad
un ultimo test ed entrambi rispondono correttamente a
nove domande su dieci.
Dopo una rapida valutazione il manager si avvicina al
candidato napoletano e gli dice :
“ Grazie per la disponibilità e l’interesse alla nostra azienda,
ma la nostra scelta è caduta sul candidato milanese.”
“ E perché mai? – replica il napoletano – entrambi abbiamo
risposto a nove domande su dieci, inoltre io sono napoletano
come la società, quindi sono io che dovrei essere assunto”

“In effetti abbiamo preso in considerazione ciò, ma la nostra
decisione è stata presa non tanto sulle risposte corrette,
quanto su quella sbagliata” replica il manager.

“ E come può essere una risposta sbagliata, migliore di quella
giusta?” chiede il napoletano.

Risponde il manager :
“ Semplice, alla settima domanda il milanese ha risposto :
questa non la so, Lei invece ha scritto NEANCHE IO.”

LA BELLEZZA DI UNA DONNA

Ciò che segue fu scritto da Audrey Hepburn , alla quale fu chiesto di dare suggerimenti per la bellezza.


Per avere labbra attraenti pronunciare parole gentili

Per avere uno sguardo amorevole, cerca il lato buono delle persone

Per avere un aspetto magro condividi il tuo cibo con l’affamato

Per avere capelli bellissimi lascia che un bimbo vi scorra le dita

Per avere portamento cammina con la consapevolezza che non camminerai mai da sola

Le persone persino più delle cose devono essere rinfrancate, risvegliate corrette e redente;
non respingere in malo modo mai nessuno

Ricorda che se mai avrai bisogno di aiuto, lo troverai alla fine di entrambe le tue braccia.

Quando invecchierai scoprirai di avere due mani, una per aiutare te stesso una per aiutare gli altri.

La bellezza di una donna aumenta con il passare degli anni.
Non consiste nei vestiti che indossa, nell’aspetto che possiede o nel modo di pettinarsi.

La bellezza di una donna non risiede nell’estetica ma è riflessa nell’anima.

E’ la preoccupazione di donare amore, la passione che essa mostra.

La bellezza di una donna si deve percepire dagli occhi perché è quella la parte del suo cuore, il posto dove l’amore risiede.

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La bellezza di una donna risplende quando si sente amata come desidera (Bianca)

venerdì 24 ottobre 2008

DIO DENARO O VIL PECUNIA?

Il denaro può comprare una casa, ma non una famiglia. Il denaro può comprare un orologio, però non il tempo. Il denaro può comprare un letto, ma non il sonno. Il denaro può comprare un libro, però non la conoscenza. Il denaro può pagare un medico, ma non la salute. Il denaro può comprare una posizione , però non il rispetto. Il denaro può comprare il sangue, ma non la vita. Il denaro può comprare sesso, però non l’amore. Il denaro è utile ci aiuta a soddisfare i nostri bisogni materiali ma non compensa e non può comprare i sentimenti più profondi. Trattiamolo quindi si, rispettando il suo valore nelle nostre tasche,
senza dimenticare però il nostro, nella vita.

mercoledì 22 ottobre 2008

LA SCATOLA




La storia ebbe inizio molto tempo fa quando un uomo punì sua
figlia di cinque anni per la perdita di un oggetto di valore, ed il
denaro in quel periodo era davvero poco.

Mancavano pochi giorni a Natale e quella mattina la bimba portò
una scatola e porgendola al padre disse : “Papà è per te”.

Il padre visibilmente imbarazzato si arrabbiò molto quando aprì
la scatola e vide che dentro non c’era nulla.
Disse in modo brusco :
“Ma non sai che quando si fa un regalo, si
presuppone che nella scatola ci sia qualcosa?”

La bimba lo guardò dal basso verso l’alto e con le lacrime
agli occhi disse
“ Papà....non è vuota, ho messo dentro tanti baci fino a riempirla”.

Il padre si sentì annientato.
Si inginocchiò davanti alla sua bambina
l’abbracciò e le chiese scusa.

Per tutto il resto della vita il padre tenne sempre la scatola
vicino al suo letto e quando si sentiva scoraggiato e in difficoltà
la apriva e tirava fuori un bacio immaginario,
ricordando l’amore che la bimba aveva
messo dentro quella scatola.

Ognuno di noi dovrebbe avere la sua scatola piena di baci e
amore incondizionato,
dei nostri figli,
dei nostri amici
e Dio.

Non ci sono cose più importanti dell’amore da possedere.

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Oggi è uno di quei giorni in cui vedo scorrere la mia
vita stando alla finestra e sono triste.
Avrei proprio bisogno di aprire una scatola .

L'ORIGINE DELL'UOMO - vera versione



Un giorno, nel giardino dell'Eden, la prima donna guardò


in alto e disse: "Ehi Dio! Guarda che avrei un problema".


Dio: "Che problema, cara?".


Eva: "Senti, so che mi hai creata, che hai fatto questo


bel giardino, tutti questi meravigliosi animali, i gatti gli


uccellini, e quel buffo serpente... ma io non mi sento

realizzata".


Dio: "Come mai, Eva?".


Eva: "E' che mi sento sola. E sono proprio stufa delle mele".


Dio: "Bene, non c'è problema. Creerò un uomo per te".


Eva: "Un uomo? E che sarebbe?".


Dio: "Questo uomo sarà una creatura... rudimentale.


Uno che dice la verità oppure imbroglia, a seconda di


come gli gira. Sarà più grosso e forte di te, a volte sarà


anche violento, e per passare il tempo sai cosa farà?


Andrà a caccia. Ti guarderà come un cretino, con


uno sguardo insistente, ma visto che ti stai


lamentando, lo creerò in modo che possa anche


soddisfare le tue, ehm, necessità fisiche. Sarà molto


più imbranato di te e si divertirà moltissimo in


occupazioni infantili come prendere a calci una palla.


Ti creerà un sacco di problemi, con tutta la sua


presunzione. Non sarà molto sveglio, e avrà spesso


bisogno che tu gli dica che fare.


Dovrai proprio prenderlo per mano...".


Eva: "Potrebbe essere una cosa divertente!


Ma dove sta la fregatura?".


Dio: "Nessuna fregatura, ma... beh, lo puoi avere a

una condizione".


Eva: "Quale?".


Dio: "Sarà piuttosto egocentrico, te l'ho detto... perciò

dovrai fargli credere che è stato creato lui per primo.

Però ricorda: è il nostro segreto.



Da donna a donna".




******



Testo riproducibile a patto che venga citato il link http://www.magnaromagna.it/








martedì 14 ottobre 2008

PER RIDERE UN PO'



Dal diario di una signora per bene :


E’ il 1 giorno: il bagaglio è pronto e non vedo l'ora di andare in crociera.

E’ il 2 giorno: in mezzo al mare.
Meraviglioso: ho visto una balena e qualche delfino.
Questa vacanza è cominciata in un modo bellissimo.
Ho conosciuto il Capitano che è un uomo molto affascinante e carismatico.

E’ il 3 giorno: molte ore in piscina.
Il Capitano m'ha invitato a pranzo nella sua cabina.
Mi sono sentita onorata.

E’ il 4 giorno: sono andata al casinò della nave e ho vinto 700 euro.
Il Capitano mi ha invitato a cena nella sua cabina.
caviale e champagne. Poi mi ha chiesto di passare la notte con lui, ma ho rifiutato.

Non tradisco mio marito.
Per nessun motivo.

E’ il 5 giorno: nuovamente in piscina.
Ho preso il sole in topless e mi sono abbronzata.
Poi sono andata al piano-bar.

Il Capitano mi ha visto e mi ha fatto portare un cocktail analcolico.
E' una persona molto gentile.
Mi ha chiesto nuovamente di raggiungerlo nella sua cabina,
ma io ho rifiutato ancora una volta.
Allora lui mi ha detto che se non passo la notte con lui, farà affondare la nave.
Sono rimasta sconvolta!

E’ il 6 giorno: sono contenta:

stanotte ho salvato la vita di 1600 passeggeri.

Per ben quattro volte!

mercoledì 8 ottobre 2008

CHE COPPIA!



Stefano ed io.
Non ci sono parole.
Siamo belli.
Dentro e fuori.
O no?

FOTO DI GRUPPO




"Foto di gruppo"(1998) :
la canzone che Antonello Venditti e Renato Zero hanno interpretato per ricordare Ivan Graziani. Il testo è di Venditti-Zero, la musica di Ivan Graziani. Il brano è contenuto nel disco "Per sempre Ivan", album dedicato al cantautore scomparso.


FOTO DI GRUPPO


(A. Venditti parlato) Ah scusa Renato, comincia da "Foto di gruppo", non prima...


(A. Venditti) Foto di gruppo, Rimini allora era la nostra bandiera... Addio balera, ricca la stagione vent'anni fanno rumore... Era la notte, la vera casa una famiglia noi così scombinata... Ciò nonostante, siamo cresciuti, siamo arrivati al palco... Siamo esistiti! Vita, vita... La sola vita... che abbiamo conosciuto mai... Vita, vita... Ti abbiamo odiata... Ma rinnegata non direi...

(R. Zero) Vita...
Tempo bastardo, sempre tra i piedi quanti altri bis tu ci chiedi... Noi stiamo al gioco, soffrire è un'arte ma l'amicizia è più forte... E l'avventura, tanto sognata


(A. Venditti e R. Zero) fra pochi solchi resta ormai imprigionata...


(R. Zero) Era il biglietto, di sola andata


(A. Venditti e R. Zero) per un concerto lungo... Tutta una vita!


(R. Zero) Vita, vita... Ci sei piaciuta...


(A. Venditti) Ma non sei più la stessa tu...


(R.Zero) Vita, vita... La più gettonata...


(A. Venditti) Tanto successo non hai più... Vita, vita...


(R.Zero) Adesso chi ti canta più...


(A. Venditti) Adesso chi ti canta più...


(R. Zero) Ivan che non si scorda più..




Stamattina dopo tanto tempo ho sentito alla radio questa canzone.
Mi si è aperto il cuore.



mercoledì 1 ottobre 2008

FELICITA'

Ciao,
il mio nome è Felicità.

Faccio parte di quelli che credono nella forza dell’amore che
credono che una bella storia non possa mai avere fine.

Sono sposata con Tempo, lo sapevi?
Lui è il responsabile della risoluzione di tutti i problemi, lui
costruisce i cuori, lui medica quelli feriti, lui vince la tristezza.

Io e Tempo abbiamo avuto tre figli:
Amicizia, Saggezza e Amore.

Amicizia è la figlia più grande, una ragazza bellissima sincera
e allegra. Lei unisce le persone, non ha l’intento di ferire, ma
di consolare.
Poi c’è Saggezza, colta, con validi principi morali…lei è quella
più attaccata e simile a suo padre Tempo, a volte sembra che
camminino insieme.

L’ultimo è Amore. Ah, quanto mi fa tribolare lui!
E’ ostinato…a volte vuole stare solo in un certo posto a volte
dice che è stato concepito per abitare in due cuori e non in uno
soltanto.
Eh si, mio figlio Amore è molto complesso e quando comincia a
far danni, devo chiamare subito suo padre Tempo, affinché curi
le ferite procurate dal figlio.
Una persona un giorno mi ha detto “ alla fine tutto si sistema
sempre in un modo o nell’altro…e se ancora le cose non si sono
sistemate è perché ancora non è giunto il momento!.

Per questo ti dico di avere fiducia nella mia famiglia.

Credi in mio marito Tempo, nei miei figli Amicizia e Saggezza,
ma soprattutto credi in mio figlio Amore.

Se avrai fiducia in loro, stai certo che io un giorno busserò alla
tua porta.

E non dimenticare di sorridere.

“ Il deserto comincia quando pur rimanendo al tuo posto,
decidi di essere altrove”.

giovedì 25 settembre 2008

La spinta



CHI LOTTA PUO' PERDERE


CHI NON LOTTA HA GIA' PERSO.


Che Guevara

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Questa frase mi da una spinta emotiva,

mi ricorda che non respiro e basta.

La vita a volte è faticosa ma non bisogna mai

arrendersi specie nei momenti in

cui il nero è nero.

Ti rendi conto che non puoi sempre

colorare con la fantasia.

Però sei vivo.

E hai in mano la tavolozza della vita.

E vai avanti spinto dalla speranza

che le cose si evolveranno e cambieranno.

mercoledì 17 settembre 2008

"NON DIMENTICATEMI...EH..."


Mi assento dal blog per qualche giorno,

sono certa che sopravviverete, ma spero vi mancherà un pò leggermi.

Vado in “vacanza” nella bassa ferrarese .

A presto.

martedì 16 settembre 2008

PENSIERI E PAROLE IN UNA GIORNATA UN PO' COSI'



Oggi vorrei decisamente sentirmi un po’ più ottimista, avere meno
pensieri pesanti, più tempo e voglia di coccolarmi corpo e mente o
meglio, di farmi coccolare.

Lo so che non posso sempre scegliere come mi sento, ma posso
sempre darmi una mossa e provare a cambiare anche se ci sono
momenti in cui mi rendo conto che sono come gli altri mi vogliono
e non come voglio essere io.
Perché le cose sono sempre difficili e faticose?
A volte manca l’energia per reagire…

Tutti vogliono stare in cima alla montagna, ma la crescita e la vita
si vivono mentre la scali. “Tutti vogliono viaggiare in prima..”
canta il Liga, ma poi magari andiamo sull’Ape car…piuttosto che a
piedi…

Mi piacerebbe avere una vita un po’ più facile, mandare al
gabinetto una dozzina di persone, stare un po’ di più con i miei
amici, avere il tempo per apprezzarli meglio, alcuni sono persone
più che squisite e dolci. E a volte non volendo, mi “dimentico” di
loro, ma so che ci sono come le stelle in cielo che non le vedi sempre…

Vorrei una vita meno faticosa per certi aspetti, ma come tutti
prendo quel che viene .

Vorrei sentirmi più apprezzata, specie sul lavoro che bene o male
occupa una parte della mia esistenza :mi sto disamorando di lui ,
non posso farci niente perché quel che potevo fare l’ho fatto quel
che potevo dire l’ho detto ma tutti si sono comportati come le tre
scimmie .

Ma io so quello che valgo e non do mai nulla per scontato.

Oggi mi sento un po’ indefinita…ma il blog serve anche per questo,
è comunque un condividere e poi ho bisogno di esprimermi in ogni
caso perché – non ricordo di chi sia questa frase –
la parola è una chiave ma il silenzio è un grimaldello.

Ma come mi piaccio quando mi escono queste frasi.....!!!!!!

venerdì 12 settembre 2008

E DOPO LA PIOGGIA TORNA IL SERENO


Per quanto sia lungo il temporale,
il sole torna sempre a brillare fra le nuvole.
Khalil Gibran
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Buon fine settimana.

giovedì 11 settembre 2008

UMANITA'




Per ogni donna forte ma stanca di sembrare debole,
c’è un uomo debole e stanco di apparire forte.

Per ogni donna stanca di doversi comportare come una stupida,
c’è un uomo stufo di dover far finta di sapere tutto.

Per ogni donna stanca di essere classificata come
“femmina troppo emotiva”, c’è un uomo al quale è stato negato
il diritto di piangere o di essere “delicato”.

Per ogni donna classificata come “poco femminile”
quando gareggia in competizione,
c’è un uomo obbligato a gareggiare perché non si dubiti
del suo “ essere uomo “.

Per ogni donna stanca di essere oggetto sessuale,
c’è un uomo preoccupato per la sua potenza sessuale.

Per ogni donna che non ha avuto accesso a un lavoro
o ad uno stipendio soddisfacente,
c’è un uomo che si deve assumere la responsabilità
economica di un altro essere umano.

Per ogni donna che non conosce i meccanismi delle auto,
c’è un uomo che non ha imparato i segreti dell’arte di cucinare.

Per ogni donna che fa un passo avanti verso la propria libertà,
c’è un uomo che riscopre il cammino verso la libertà.

L’Umanità possiede due ali : una è l’uomo l’altra è la donna.

Finchè le due ali non saranno ugualmente sviluppate,
l’umanità non potrà volare.

Necessitiamo di una nuova Umanità.

Abbiamo bisogno di volare.

Ora più che mai la causa della donna è la causa di tutta l’umanit
à.
......................................

B. Boutros Ghali

martedì 9 settembre 2008

LUCIO C'E'


Ho visto ieri sera in tv uno special su Lucio Battisti.
Sono dieci anni oggi che non è più con noi, però le sue inossidabili
canzoni ci accompagnano sempre.
Stamattina la mia radio del cuore si è aperta sul suo ricordo, ma io
l’ho spenta e venendo al lavoro ho ascoltato un suo cd.

Ho apprezzato e ascoltato con attenzione l'acustica del sassofono in
La compagnia, la dolcezza della chitarra in Si viaggiare
e mi sono goduta
la poesia infinita de La luce dell’est.
Quest’ultima è una delle mie canzoni preferite.
Si è scritto tanto su Lucio, lo si è criticato tanto.
La sua riservatezza nel suo non proporsi in pubblico, è stata
spesso criticata, ma chi ha amato le sue canzoni cantandole
sulla spiaggia davanti a un falò o alle feste,
non dà importanza a queste affermazioni
perché chi lo ha apprezzato e lo ama ancora, è discreto come lui.
Lucio lo si ama senza clamori.
Così com'è.
Tutti abbiamo un pezzo di vita legato ad una sua canzone.
E’ anche per questo credo, che il suo ricordo
continua a vivere oggi.

La nuova generazione lo conosce poco però lo rispetta.
Certo le musiche di oggi sono diverse, toccano - a volte - meno il cuore,
anche se vestono momenti che abbiamo vissuto tutti più o meno.

Lucio è storia della Musica, è un sempreverde che non morirà mai.
Ho diversi suoi vinile e CD che ascolto in determinati momenti perché ci
sono emozioni irripetibili che si possono “trattenere” dentro il cuore,
ascoltandolo.

Grazie di essere esistito.
*
“Nel ricordo è giusto separare il Battisti ritroso e scorbutico dal
Battisti artista che ha saputo dispensare emozioni facendo spiegare
le ali delle poetiche e tenere parole di Mogol

da Lucio Battisti, la vita, i grandi successi – di Manola Mineo – Antares Editrice


*

venerdì 5 settembre 2008

UNO ZERO CHE CONTA


La cosa più bella è la felicità di condividere sensazioni, emozioni e anche grandi paure. Credo che chi non ne sia capace è forse perché ha paura di lasciarsi andare e comunque è forse, un po’….. menomato nelle sue azioni.

Stamattina in macchina è passata una canzone che mi è rimasta dentro. Un ritornello che ha scavato nella memoria e mi rimbalzava continuamente in gola, scordando ogni tanto le giuste parole. Quelle parole che messe vicine suonano tanto bene che te le senti vestite addosso, sono quasi tue, anche se non le hai scritte tu, ma chi, con la grammatica e le note musicali, ci sa davvero fare.

Ho quindi poi pensato che forse le persone che amiamo, non ci piacciono solo perché sono belle, ma perché le vediamo più belle solo per il fatto che le amiamo.

Amare rasserena noi e chi ci sta vicino. E’ un verbo e un’azione che ne racchiude mille altri, che si fonde e si intreccia con altre sfaccettature dell’essere noi stessi quello che siamo.

E’ un’emozione difficile da gestire, che il tempo e l’esperienza può modificare, cambiare, alterare, ma la sua originalità non cambia è una costante, un motore in marcia, indipendentemente dai contorni dell’essere di ognuno di noi.

Fra tutti gli zeri del mondo ci sono anche io. Io che amo come ne sono capace, le persone, le cose a me care, il mio canarino, ogni presenza che è piombata nella mia vita che un piccolo o grande segno lo ha lasciato; a tanti ho lasciato un pezzettino di cuore senza chiedere spesso nulla in cambio. Ho condiviso emozioni a volte intense e comunque vere, che un cuore sincero apprezza.

Non voglio che la vita mi cambi senza il mio permesso , magari non avrò nemmeno il tempo di farlo e poi in fondo sono anche affezionata a questo mio modo fuori moda di essere. Credo che nel mio caso anche i piccoli zeri del mondo contano e fanno il mondo….”VOGLIONO, OSANO E CREDONO RISPETTANDO LA LORO COSCIENZA”.

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Riflessioni a caldo ascoltando una bella canzone del grande
Renato questa mattina alle ore 08.05 dall’album
“ Tutti gli zeri del mondo” - Renato Zero primavera 2000

giovedì 4 settembre 2008

LA LEZIONE DEL CAVALLO





Un giorno il cavallo di un contadino cadde in un pozzo.
Non riportò alcuna ferita ma non poteva più uscire da lì
con le proprie forze.
Per molte ore l’animale nitrì fortemente disperato, mentre
il contadino pensava a cosa si potesse fare.
Alla fine prese
una decisione crudele : pensò che il cavallo essendo già
molto vecchio, non serviva più a niente e anche il pozzo
ormai era secco e aveva bisogno di essere chiuso in qualche
maniera.
Così non valeva la pena di sprecare energie per tirare fuori
il cavallo dal pozzo.

Chiamò allora i suoi vicini perché lo aiutassero a a interrare
vivo il cavallo chiudendo il pozzo con palate di terra.
Ognuno di loro prese una pala e cominciò a gettare terra dentro
al pozzo.

Il cavallo non tardò a rendersi conto di quanto stava accadendo
e pianse nitrendo disperatamente.

Tuttavia con sorpresa di tutti dopo che ebbero gettato molte palate
di terra, il cavallo si calmò.
Il contadino guardò in fondo al pozzo e sorpreso vide che ad ogni
palata di terra che cadeva sopra la sua schiena, il cavallo la scuoteva
salendo sopra la stessa terra che cadeva ai suoi piedi.

Così in poco tempo tutti videro come il cavallo riuscì ad arrivare alla
bocca del pozzo, passare sopra il bordo e uscire da lì, trottando felice.



La vita ti getta addosso molta terra, di tutti i tipi,
soprattutto se sei già dentro a un pozzo.
Il segreto per uscire dal pozzo è scrollarsi la terra che
portiamo sulle spalle e salire sopra di essa.
Ciascuno dei nostri problemi è un gradino che ci conduce alla cima.
Possiamo uscire dai buchi più profondi se non ci daremo per vinti.
Adoperiamo la terra che ci tirano per fare un passo verso l’alto.


Ricordati delle cinque regole per essere felice :

Libera il cuore dall’odio
Libera la mente da eccessive preoccupazioni
Semplifica la tua vita
Dà in misura maggiore e coltiva meno aspettative
Ama di più e…accetta la terra che ti tirano, poiché essa può essere la soluzione e non il problema.

martedì 2 settembre 2008

BARZELLETTA

Due concertisti, uno milanese e l'altro napoletano,
si incontrano nella sala da the di un noto ristorante.
Il milanese racconta: "Ieri sera ho tenuto un concerto
alla Scala; appena ho finito di suonare l'ultima nota,
c'è stata un'ovazione generale, lanci di fiori sul palco,
applausi, standing ovation...
Quello che mi ha fatto più piacere è che il sindaco Moratti
è salita sul palco, mi ha stretto la mano e mi ha detto:
"Complimenti Lei ci ha commosso!
Persino la Madonnina ha pianto!"
Il napoletano risponde: "Anch'io ho tenuto un concerto ieri
sera in Vaticano, appena ho finito di suonare l'ultima nota,
solita ovazione, lancio di fiori, applausi, standing ovation........
Ma quello che mi ha stupito è che si è aperta la porta in fondo
ed è entrato Gesù, è salito sul palco, mi ha stretto la mano e
mi ha detto :
"Complimenti! Tu si ca suone bbuono!
No comme a chill’imbecille o ' milanese
ca' fatt' chiagnere a mammà!"

venerdì 29 agosto 2008

A CHE ORA CAMBIA QUALCOSA?

Spesso è necessario riflettere sul perchè siamo allegri;
ma sappiamo sempre perchè siamo tristi - (Karl Kraus)
*
Certe volte la gente mente solo tacendo - (Stephen King)
*
Le ricchezze in mano al sapiente servono,
in mano ad uno stolto comandano - (Seneca)
*
Lo stolto non vede lo stesso albero che vede il saggio
- (William Blake)
*
Ognuno ascolta solo quello che capisce - (J.W. Goethe)
*
Viviamo in un’epoca in cui la gente è così occupata a produrre,
che si è dimenticata di diventare intelligente
*
CHIUNQUE E’ COME LA LUNA E HA UNA PARTE
CHE NON VIENE MAI MOSTRATA – (Mark Twain)


Lavoro con otto uomini e ci sono momenti in cui vorrei davvero mandare a quel paese
qualcuno di loro.La presunzione di chi dovrebbe insegnare e dare esempio impera,
come il primo pronome singolo personale, non c’è considerazione e rispetto per il mio
operato .

E’ deprimente lavorare così, ma non è detto che sarà sempre così.

Lo scrivo qui, nel mio posticino delle emozioni perché anche questa è vita.

mercoledì 27 agosto 2008

R I FL E S S I O N I




Ho ricevuto questa mail da una persona che mi vuole molto bene; è una di quelle che fanno riflettere. La riscrivo qui di seguito perché sono sicura che darà da pensare anche a chi legge. In fondo lo scopo di questo mio blog è condividere.

“Quel giorno era già iniziato in modo movimentato, quando un anziano gentiluomo di un'ottantina di anni arrivó per farsi rimuovere dei punti da una ferita al pollice.

Disse che aveva molta fretta perché aveva un appuntamento alle 9:00. Rilevai la pressione e lo feci sedere, sapendo che sarebbe passata oltre un'ora prima che qualcuno potesse vederlo. Lo vedevo guardare continuamente il suo orologio e decisi, dal momento che non avevo impegni con altri pazienti,che mi sarei occupato io della ferita. Ad un primo esame, sembrava guarita: andai a prendere gli strumenti necessari per rimuovere la sutura e rimedicargli la ferita.

Mentre mi prendevo cura di lui, gli chiesi se per caso avesse un altro appuntamento medico dato che aveva tanta fretta. L'anziano signore mi rispose che doveva andare alla casa di cura per far colazione con sua moglie. Mi informai della sua salute e lui mi raccontó che era affetta da tempo dall'Alzheimer.

Gli chiesi se per caso la moglie si preoccupasse nel caso facesse un po' tardi. Lui mi rispose che lei non lo riconosceva giá da 5 anni. Ne fui sorpreso, e gli chiesi 'E va ancora ogni mattina a trovarla anche senon sa chi é lei'? L'uomo sorrise e mi batté la mano sulla spalla dicendo: ''Lei non sa chi sono, ma io so ancora perfettamente chi é lei"

Dovetti trattenere le lacrime... Avevo la pelle d'oca e pensai: 'Questo é il genere di amore che voglio nella mia vita".

Il vero amore non é né fisico né romantico.

Il vero amore é l'accettazione di tutto ció che é, é stato, sará e non sará.

Le persone piú felici non sono necessariamente coloro che hanno il meglio di tutto, ma coloro che traggono il meglio da ció che hanno.

*******

Spero condividerai questo messaggio con qualcuno cui vuoi bene, io l'ho appena fatto.

La vita non é una questione di come sopravvivere alla tempesta, ma di come danzare nella pioggia.

Sii piú gentile del necessario, perché ciascuna delle persone che incontri sta certamente combattendo qualche sorta di battaglia”.

martedì 26 agosto 2008

MARE, MARE.....



Quando arriva l’estate, noi esseri “umani” ci sentiamo attratti dal mare. Tante persone si riuniscono sulle spiagge cercando il contatto con le onde che ci procurano piacere e riposo. Tuttavia il cammino dell’essere umano lascia spesso la sua traccia fatale sulla spiaggia.

Una grande quantità di buste di plastica di tutti i tipi viene lasciata sulla costa e il vento e le maree si incaricano di trascinarli nel mare. Un sacchetto di plastica può navigare decine di anni senza degradarsi.

Le tartarughe marine li confondono con le meduse e li mangiano, soffocando nel tentativo di ingoiarli. Anche i delfini muoiono così perché non hanno la capacità di riconoscere l’immondizia umana, tutto ciò che nel mare fluttua è mangiabile.

La plastica di una caraffa per esempio, molto più consistente di una busta di plastica può rimanere inalterata navigando nell’acqua del mare per centinaia di anni.

Il dottor James Ludwig, che stava studiando la vita degli albatros nell’isola di Midway nel Pacifico a molte miglia dai centri popolati, fece una scoperta spaventosa: quando cominciò ad esaminare il contenuto dello stomaco di 8 piccoli albatros morti, trovò 42 tappi di bottiglia in plastica, 18 accendini e resti fluttuanti in maggior parte piccoli pezzi di plastica. .

Questi piccoli erano stati alimentati dai genitori i quali non erano stati in grado di distinguere i rifiuti al momento di scegliere l’alimento.

La prossima volta che andrai sulla spiaggia preferita, potresti trovare nella sabbia la sporcizia che un’altra persona ha lasciato. Non è la tua sporcizia ma è la tua spiaggia, il tuo mare, il tuo mondo, quindi devi fare qualcosa per lui.

Molti genitori giocano con i loro figli a chi riesce a raccogliere + plastica, come forma di un’indimenticabile lezione di ecologia. Altri in silenzio raccolgono i rifiuti abbandonati e se li portano a casa con i loro avanzi da buttare. Questi ultimi li vedremo passare sorridendo perché hanno dato un piccolo ma prezioso contributo alla conservazione dell’ambiente.

Non si può difendere quel che non si ama e
non si può amare ciò che non si conosce.

Divulgare questo messaggio è fare un favore alla natura

lunedì 25 agosto 2008

SE.....


Se avevate dei dubbi sulla mia sanità mentale

ora sapete che sono certezze


14 GIORNI DI RISATE !!!











14 giorni di risate !

Ci siamo divertiti tanto e siamo stati bene insieme ai nostri amici e agli aggregati
di vecchia e nuova conoscenza.
All’hotel villa Perazzini, dovremo prenotare in incognita l’anno prossimo perché se tutto va bene, la settimana di ferragosto saremo una bella banda e Renata & co. avranno il loro gran bel da fare.

Ci siamo ossigenati con del buon cibo, un bel sole e bel mare, pennichelle dopo pranzo, risate, viaggi in biciclino/risciò, ma soprattutto con della buona compagnia, noi un pochino stagionati ma non troppo che ancora sappiamo divertirci – e far divertire – in modo sano e lo dico con orgoglio, perché quando le anime allegre si trovano, la vita è meno pesante perché li apprezziamo fino in fondo i bei momenti così che quando si torna alla solita routine ci si sente un po’ più pronti e più positivi. E già si aspettano le prossime ferie!!

Il posto è Torre Pedrera dalle parti di Bellaria/Rimini; bella cittadina dove non manca nulla e dove i fuochi d’artificio del dopo ferragosto sono stati molto belli e intensi. La sera dopo cena ci si trova ai tavolini fuori dalla pensione e si fanno due chiacchiere oppure….si stendono i panni!!!

Sotto il portico abbiamo “raccolto il bucato” e dicevamo ai passanti incuriositi che avevamo l’asta aperta per gli indumenti stesi, che dovevamo tirare su i soldi per pagare la pensione. Abbiamo steso reggipetti e mutande, golfini e perizoma !!! Poi non contenti abbiamo fatto la processione a lume di candela verso il tavolo dove cenavano Claudio e Tiziano e abbiam fatto anche lì un po’ di numeri.

Qualche sera prima avevamo fatto fare lo strip a questi due fustacchioni e avevamo regalato loro una maglietta spiritosa ma dovevano togliere quella che avevano indosso e fare lo strip proprio lì sotto il portico che da sulla strada. Ci mancava solo la musica e qualche colpo d’anca!! Devo dire che il baffetto brizzolato ha colpito basso in quanto tolta la maglietta Claudio veniva ammirato da un’intera famiglia con tanto di bimbo in passeggino che lo guardava stupito!

Chi passava deve aver pensato che eravamo tutti un po’ bevuti, ma invece eravamo tutti ben sobri, solo un po’ più matti del solito.

Come quelle sere che abbiamo preso il risciò e abbiamo pedalato fino sulla via principale gridando a più non posso che cercavamo Mario se qualcuno l’aveva visto, e la gente si girava incuriosita verso questi tre risciò tutti in fila con su otto adulti quattro bambini e un cane che gridavano, un po’ cercando Mario un po’ evocando i pescivendoli napoletani!

Come l’anno scorso quando passando davanti ad un bar dove una ragazza con delle tette gigantesche stava agitando vorticosamente uno sceker, Antonio disse : “ domani yogurt!” abbiamo riso per ore . Peccato che quest’anno non l’abbiamo rivista !

Una sera poi siamo andati a mangiare l’anguria dall’Assassino, chioschetto a cielo aperto con frutta buonissima, tantissima, economicissima per il portafogli, anche li grasse risate a raccontarci le gaffes dei primi nostri anni insieme…(come l’asse rotta) (!!!)

E’ molto restrittivo però scrivere di queste vacanze ridanciane, solo chi le ha vissute può capire che anche se potevamo sembrare scemi, non lo eravamo perché siamo stati bene in tutti i sensi e poi ogni tanto deve uscire il bambino che è in ognuno di noi, inoltre andando avanti con gli anni succede sempre meno, quindi come si suol dire “ogni lasciata è persa” .

Anche questo è vivere. Che questi bei ricordi ci facciano sorridere e tanta compagnia nelle giornate no. Anche se poi resta viva la promessa di rivederci nel prossimo futuro! Tanti anni fa con dei ragazzi di Firenze ci trovammo in 28 in via delle belle donne a far casino la notte, che le donnine ci correvano dietro !!

Un grazie per esserci stati ai compagni di Avventura :
Massimo Paola Antonio Lorenzo Jasmine Shep, Mario Anna la suocerina Federico Nello, il pirlunga con la maglietta della salute, Lorenzo Cristiana e Company, la toscana simpatica dell’ultima sera, Sabrina e Company e tutti quelli che ci han dato man forte e ci hanno sopportato e supportato nelle nostre bischerate.

Un grazie particolare va a Renata e le sue sorelle e alla sua stupenda e inossidabile mamma per la pazienza e per aver sopportato il casino che abbiamo fatto, per le cibarie prelibate, per le prugne, per averci viziati, a Claudio e a Tiziano i due “gemelli diversi” troppo simpatici che sembrano usciti da un fumetto….(vedrei bene Claudio con il costume da Spider Man e Tiziano con quello di Superman).

Non ridete che anche se non hanno il fisico dei due sopra citati sono due persone speciali come d’altronde tutto il team di Villa Perazzini che spero tanto ci attenderà il prossimo anno sempre a braccia aperte.

Smack!

martedì 19 agosto 2008

SONO TORNATA


Ciao a tutti sono tornata a casa e nel riprendere i miei ritmi appena è arrivato l'estro ecco, ho subito fatto la tegola che vedete qui fotografata. Soggetto marino/floreale, il mio preferito....

Torre Pedrera mi ha fatto un gran bene, appena possibile inserirò le foto di queste vacanze, indimenticabili perchè sono stata benissimo, mi sono riposata, ho dormito ho tanto riso e scherzato, ho visto posti nuovi , conosciuto gente simpaticissima, rinvigorito amicizie collaudate .

Da lunedi 25 si riprende il lavoro purtroppo, ma mi coccolo e godo ancora per qualche giorno la libertà di essere sempre Bianca a 360°.

A presto.

venerdì 1 agosto 2008

VADO IN VACANZA

Vado in vacanza, per un pò non scriverò, ma oggi mi sono sfogata!!
Ben quattro post!!
Vi abbraccio tutti e ricordatevi di me.
Bianca

C'E' SEMPRE DA IMPARARE


Lezione n° 1

Un uomo va sotto la doccia subito dopo la moglie e nello stesso istante suonano al campanello di casa. La donna avvolge un asciugamano attorno al corpo scende le scale di corsa e va ad aprire la porta : è Giovanni il vicino di casa.

Prima che lei possa proferire parola lui le dice : ti do 800 euro subito in contanti se fai cadere l’asciugamano!
Lei riflette in un attimo e lascia cadere a terra l’asciugamano. Lui la guarda a fondo e le da la somma pattuita.
Lei un po’ sconvolta, ma felice per la piccola fortuna guadagnata in un attimo risale in bagno.
Il marito ancora sotto la doccia le chiede chi fosse alla porta e lei risponde “Era Giovanni.”
Il marito :” perfetto, ti ha dato gli 800 euro che gli avevo prestato?”

Morale : SE LAVORATE IN TEAM CONDIVIDETE SEMPRE LE INFORMAZIONI


Lezione n° 2

Al volante della sua macchina un attempato sacerdote sta accompagnando al convento una giovane monaca . Il sacerdote non riesce a togliere lo sguardo dalle sue gambe accavallate e all’improvviso appoggia la mano sulla coscia della monaca che lo guarda e gli dice : “ Padre si ricorda il salmo 129?”
Il prete ritira subito la mano e si perde in mille scuse. Poco dopo però approfittando di un cambio di marcia lascia che la sua mano sfiori di nuovo la coscia della religiosa che ripete:” Padre si ricorda il salmo 129?” Mortificato balbettando ancora una scusa ritira la mano.
Arrivati al convento la monaca scende dall’auto senza dire una parola e il sacerdote mortificato e preso dal rimorso dell’insano gesto si precipita alla ricerca sulla bibbia del salmo 129.

Salmo 129 : “..andate avanti, sempre più in alto, troverete la gloria…”

Morale : AL LAVORO SIATE SEMPRE BEN INFORMATI


Lezione n° 3

Un rappresentante un impiegato e il direttore del personale escono dall’ufficio e si recano verso un ristorantino, quando passando davanti a una panchina trovano una vecchia lampada ad olio.
La strofinano e ne esce il genio. “Generalmente esaudisco tre desideri, ma poiché siete in tre ne avrete uno per ciascuno”

L’impiegato spinge gli altri e grida “ tocca a me, a me..voglio stare su una spiaggia incontaminata alle Bahamas, sempre in vacanza, senza pensieri che disturbino la mia quiete”, detto questo svanisce. Il rappresentante grida : “ a me tocca a me!! Voglio gustarmi una Pinacolada sulla spiaggia di Tahiti con la donna dei miei sogni” e svanisce.
“Tocca a te” dice il genio al direttore del personale. “Voglio che dopo pranzo quei due ritornino al lavoro!!”

Morale : LASCIATE CHE SIA IL CAPO A PARLARE PER PRIMO

SOLO PER DONNE FENOMENALI



Tieni sempre presente che la pelle fa le rughe,

i capelli diventano bianchi,

i giorni si trasformano in anni….

Però ciò che è importante non cambia : la tua forza e la tua convinzione non hanno età.

Il tuo spirito è la colla di qualsiasi tela di ragno.

Dietro ogni linea di arrivo c’è una linea di partenza.

Dietro ogni successo c’è un’altra delusione.

Fino a quando sei viva, sentiti viva.

Se ti manca ciò che facevi, torna a farlo.

Non vivere di foto ingiallite…insisti anche se tutti si aspettano che abbandoni.

Non lasciare che si arrugginisca il ferro che c’è in te.

Fai in modo che invece che compassione ti portino rispetto.

Quando a causa degli anni non potrai correre, cammina veloce.

Quando non potrai camminare veloce, cammina.

Quando non potrai camminare usa il bastone.

Però non trattenerti mai!!!


Madre Teresa di Calcutta

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ricevuto dalle mie colleghe di Bologna il 6 giugno 2002 conservato e riesumato oggi !!

IL GRANDE BHO





Il grande bho – pag. 182 – Lorenzo Jovanotti



“ L’altro giorno sono stato intervistato da un giornalista non musicale, uno sulla quarantina, un ex attivista politico del ’77, uno che voleva incontrarmi per capire come la penso.

Lui mi rimproverava la frase : “..Io credo che a questo mondo esiste solo una grande chiesa, che passa da Che Guevara e arriva fino a Madre Teresa..”

Lui sosteneva che è una frase assurda, un pensiero allucinante e pericoloso perché rischia di confondere le idee.

Io gli ho risposto che in quella frase nata istintivamente, io voglio esprimere il mio desiderio di impegno, il mio desiderio di un valore importante come la fede nella possibilità di cambiare il mondo, è questo il grande valore perduto, non la distinzione tra destra e sinistra, tra credenti e atei, tra miti di destra e miti di sinistra, quello che manca è la fede, caratteristica sia del Che che della suora di Calcutta.

Oggi decidere da che parte stare non vuol dire decidere se essere per Prodi o Berlusconi, ma essere per l’uomo o contro l’uomo. “



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Ho letto questo libro ormai una decina di anni fa. Me lo prestò Pietro il figlio di un caro amico; ho conservato la fotocopia di quella pagina che ho qui trascritto, perché mi colpì e rileggendolo oggi a distanza di così tanto tempo, ritengo sia sempre più attuale. Questo brano mi fece riflettere, come il libro d’altronde, scritto in modo semplice e scorrevole, che raccontava un momento importante della vita di questo ragazzo, che avevo sempre considerato un po’ “stupidino”.

Ho proprio dovuto ricredermi e non solo per quello che il libro e questo brano mi avevano trasmesso, credevo di leggere qualcosa di banale e leggero, trovai qualcosa che mi fece muovere gli ingranaggi del pensiero nel profondo della mente.

Quella che pensavo fosse una lettura di svago banale, aveva innescato un trenino di pensieri.

Viviamo in un mondo dove è più importante apparire che essere se stessi e veri fino in fondo al di là dell’idea politica, o di ciò che ne rimane.

LA NUOVA STORIA DI CENERENTOLA



LA NUOVA STORIA DI CENERENTOLA

Cenerentola ora ha la bellezza di 75 anni e si trova agli sgoccioli di una vita passata
felicemente assieme a suo marito, il Principe Azzurro che è morto da pochi anni.
Cenerentola passa le sue giornate nel terrazzo di casa sua, seduta in una sedia a
dondolo osservando il mondo con il suo gattone Bob sulle ginocchia, felice e serena.

Una bella sera, da dentro una nuvola scende all'improvviso la fata Madrina
e Cenerentola stupita le domanda con disinvoltura: Cara Fata Madrina!!!!!
Dopo tanti anni ti rivedo!!! Cosa fai qui? E la Fata risponde:
-Dall'ultima volta che ti ho visto hai vissuto una vita esemplare....
C'è qualcosa che posso fare per te?
Qualche desiderio che ti potrei esaudire?
Cenerentola confusa, allarga le braccia e arrossendo dall'emozione,
mormora:
-Mi piacerebbe essere immensamente ricca.
In un istante la sua vecchia casa sgarrupata diventa come per magia un
castello nuovissimo.
Cenerentola è impressionata.
Il suo fedele gatto Bob si spaventa e si allontana dalla sedia.
Cenerentola grida:
-Grazie Fata Madrina!!!!!
La fata allora le risponde:
-Non è niente, lo meriti! Cosa ti piacerebbe come secondo desiderio?
Cenerentola china il capo, osserva le impronte che ha lasciato il tempo sul suo corpo,
e dice:
-Mi piacerebbe tornare di nuovo giovane e bella come un tempo!!!!
Quasi contemporaneamente, lei si ritrova la bellezza di un giovinetta.
Cenerentola comincia allora a sentire cose che ormai non ricordava più come:
passione, ardore, ecc.
Allora la Fata le dice:
-Ti resta un ultimo desiderio. Che cosa vuoi?
Cenerentola confusa spalanca gli occhi sul suo povero micione spaventato e dice:
-Vorrei che tu trasformassi il mio fedele gatto Bob in un bellissimo principe!!!!
Magicamente, Bob si trasforma in un magnifico uomo, così bello che le
rondini non possono evitare di fermare il proprio volo per ammirarlo.
La fata Madrina le dice:
-Auguri, Cenerentola. Goditi la tua nuova vita.

E riparte come una scintilla sulla sua scopa.

Per qualche magico istante, Cenerentola e Bob si guardano con tenerezza negli occhi.

Poi Bob le si avvicina, la prende tra le sue possenti braccia e le mormora teneramente nell'orecchio:

Scommetto che adesso sei pentita di avermi castrato!!

Consigli per la mente, gli occhi, il cuore

  • IL PICCOLO AVIATORE - Andrea Scanzi
  • IO & MARLEY - John Grogan
  • IO SPERIAMO CHE ME LA CAVO - Marcello D'orta
  • L'ONDA PERFETTA - Sergio Bambaren
  • LA BIBBIA
  • LA PROFEZIA DI CELESTINO - James Redfield
  • MESSAGGI DAI MAESTRI - Brian Weiss
  • NEL FUOCO - Nicholas Evans
  • SE SOLO FOSSE VERO - Marc Levy
  • STORYTELLERS - Paola Maugeri, Luca De Gennaro
  • UN'ALTRA OCCASIONE PER VIVERE - Ken Grimwood