giovedì 25 settembre 2008

La spinta



CHI LOTTA PUO' PERDERE


CHI NON LOTTA HA GIA' PERSO.


Che Guevara

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Questa frase mi da una spinta emotiva,

mi ricorda che non respiro e basta.

La vita a volte è faticosa ma non bisogna mai

arrendersi specie nei momenti in

cui il nero è nero.

Ti rendi conto che non puoi sempre

colorare con la fantasia.

Però sei vivo.

E hai in mano la tavolozza della vita.

E vai avanti spinto dalla speranza

che le cose si evolveranno e cambieranno.

mercoledì 17 settembre 2008

"NON DIMENTICATEMI...EH..."


Mi assento dal blog per qualche giorno,

sono certa che sopravviverete, ma spero vi mancherà un pò leggermi.

Vado in “vacanza” nella bassa ferrarese .

A presto.

martedì 16 settembre 2008

PENSIERI E PAROLE IN UNA GIORNATA UN PO' COSI'



Oggi vorrei decisamente sentirmi un po’ più ottimista, avere meno
pensieri pesanti, più tempo e voglia di coccolarmi corpo e mente o
meglio, di farmi coccolare.

Lo so che non posso sempre scegliere come mi sento, ma posso
sempre darmi una mossa e provare a cambiare anche se ci sono
momenti in cui mi rendo conto che sono come gli altri mi vogliono
e non come voglio essere io.
Perché le cose sono sempre difficili e faticose?
A volte manca l’energia per reagire…

Tutti vogliono stare in cima alla montagna, ma la crescita e la vita
si vivono mentre la scali. “Tutti vogliono viaggiare in prima..”
canta il Liga, ma poi magari andiamo sull’Ape car…piuttosto che a
piedi…

Mi piacerebbe avere una vita un po’ più facile, mandare al
gabinetto una dozzina di persone, stare un po’ di più con i miei
amici, avere il tempo per apprezzarli meglio, alcuni sono persone
più che squisite e dolci. E a volte non volendo, mi “dimentico” di
loro, ma so che ci sono come le stelle in cielo che non le vedi sempre…

Vorrei una vita meno faticosa per certi aspetti, ma come tutti
prendo quel che viene .

Vorrei sentirmi più apprezzata, specie sul lavoro che bene o male
occupa una parte della mia esistenza :mi sto disamorando di lui ,
non posso farci niente perché quel che potevo fare l’ho fatto quel
che potevo dire l’ho detto ma tutti si sono comportati come le tre
scimmie .

Ma io so quello che valgo e non do mai nulla per scontato.

Oggi mi sento un po’ indefinita…ma il blog serve anche per questo,
è comunque un condividere e poi ho bisogno di esprimermi in ogni
caso perché – non ricordo di chi sia questa frase –
la parola è una chiave ma il silenzio è un grimaldello.

Ma come mi piaccio quando mi escono queste frasi.....!!!!!!

venerdì 12 settembre 2008

E DOPO LA PIOGGIA TORNA IL SERENO


Per quanto sia lungo il temporale,
il sole torna sempre a brillare fra le nuvole.
Khalil Gibran
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Buon fine settimana.

giovedì 11 settembre 2008

UMANITA'




Per ogni donna forte ma stanca di sembrare debole,
c’è un uomo debole e stanco di apparire forte.

Per ogni donna stanca di doversi comportare come una stupida,
c’è un uomo stufo di dover far finta di sapere tutto.

Per ogni donna stanca di essere classificata come
“femmina troppo emotiva”, c’è un uomo al quale è stato negato
il diritto di piangere o di essere “delicato”.

Per ogni donna classificata come “poco femminile”
quando gareggia in competizione,
c’è un uomo obbligato a gareggiare perché non si dubiti
del suo “ essere uomo “.

Per ogni donna stanca di essere oggetto sessuale,
c’è un uomo preoccupato per la sua potenza sessuale.

Per ogni donna che non ha avuto accesso a un lavoro
o ad uno stipendio soddisfacente,
c’è un uomo che si deve assumere la responsabilità
economica di un altro essere umano.

Per ogni donna che non conosce i meccanismi delle auto,
c’è un uomo che non ha imparato i segreti dell’arte di cucinare.

Per ogni donna che fa un passo avanti verso la propria libertà,
c’è un uomo che riscopre il cammino verso la libertà.

L’Umanità possiede due ali : una è l’uomo l’altra è la donna.

Finchè le due ali non saranno ugualmente sviluppate,
l’umanità non potrà volare.

Necessitiamo di una nuova Umanità.

Abbiamo bisogno di volare.

Ora più che mai la causa della donna è la causa di tutta l’umanit
à.
......................................

B. Boutros Ghali

martedì 9 settembre 2008

LUCIO C'E'


Ho visto ieri sera in tv uno special su Lucio Battisti.
Sono dieci anni oggi che non è più con noi, però le sue inossidabili
canzoni ci accompagnano sempre.
Stamattina la mia radio del cuore si è aperta sul suo ricordo, ma io
l’ho spenta e venendo al lavoro ho ascoltato un suo cd.

Ho apprezzato e ascoltato con attenzione l'acustica del sassofono in
La compagnia, la dolcezza della chitarra in Si viaggiare
e mi sono goduta
la poesia infinita de La luce dell’est.
Quest’ultima è una delle mie canzoni preferite.
Si è scritto tanto su Lucio, lo si è criticato tanto.
La sua riservatezza nel suo non proporsi in pubblico, è stata
spesso criticata, ma chi ha amato le sue canzoni cantandole
sulla spiaggia davanti a un falò o alle feste,
non dà importanza a queste affermazioni
perché chi lo ha apprezzato e lo ama ancora, è discreto come lui.
Lucio lo si ama senza clamori.
Così com'è.
Tutti abbiamo un pezzo di vita legato ad una sua canzone.
E’ anche per questo credo, che il suo ricordo
continua a vivere oggi.

La nuova generazione lo conosce poco però lo rispetta.
Certo le musiche di oggi sono diverse, toccano - a volte - meno il cuore,
anche se vestono momenti che abbiamo vissuto tutti più o meno.

Lucio è storia della Musica, è un sempreverde che non morirà mai.
Ho diversi suoi vinile e CD che ascolto in determinati momenti perché ci
sono emozioni irripetibili che si possono “trattenere” dentro il cuore,
ascoltandolo.

Grazie di essere esistito.
*
“Nel ricordo è giusto separare il Battisti ritroso e scorbutico dal
Battisti artista che ha saputo dispensare emozioni facendo spiegare
le ali delle poetiche e tenere parole di Mogol

da Lucio Battisti, la vita, i grandi successi – di Manola Mineo – Antares Editrice


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venerdì 5 settembre 2008

UNO ZERO CHE CONTA


La cosa più bella è la felicità di condividere sensazioni, emozioni e anche grandi paure. Credo che chi non ne sia capace è forse perché ha paura di lasciarsi andare e comunque è forse, un po’….. menomato nelle sue azioni.

Stamattina in macchina è passata una canzone che mi è rimasta dentro. Un ritornello che ha scavato nella memoria e mi rimbalzava continuamente in gola, scordando ogni tanto le giuste parole. Quelle parole che messe vicine suonano tanto bene che te le senti vestite addosso, sono quasi tue, anche se non le hai scritte tu, ma chi, con la grammatica e le note musicali, ci sa davvero fare.

Ho quindi poi pensato che forse le persone che amiamo, non ci piacciono solo perché sono belle, ma perché le vediamo più belle solo per il fatto che le amiamo.

Amare rasserena noi e chi ci sta vicino. E’ un verbo e un’azione che ne racchiude mille altri, che si fonde e si intreccia con altre sfaccettature dell’essere noi stessi quello che siamo.

E’ un’emozione difficile da gestire, che il tempo e l’esperienza può modificare, cambiare, alterare, ma la sua originalità non cambia è una costante, un motore in marcia, indipendentemente dai contorni dell’essere di ognuno di noi.

Fra tutti gli zeri del mondo ci sono anche io. Io che amo come ne sono capace, le persone, le cose a me care, il mio canarino, ogni presenza che è piombata nella mia vita che un piccolo o grande segno lo ha lasciato; a tanti ho lasciato un pezzettino di cuore senza chiedere spesso nulla in cambio. Ho condiviso emozioni a volte intense e comunque vere, che un cuore sincero apprezza.

Non voglio che la vita mi cambi senza il mio permesso , magari non avrò nemmeno il tempo di farlo e poi in fondo sono anche affezionata a questo mio modo fuori moda di essere. Credo che nel mio caso anche i piccoli zeri del mondo contano e fanno il mondo….”VOGLIONO, OSANO E CREDONO RISPETTANDO LA LORO COSCIENZA”.

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Riflessioni a caldo ascoltando una bella canzone del grande
Renato questa mattina alle ore 08.05 dall’album
“ Tutti gli zeri del mondo” - Renato Zero primavera 2000

giovedì 4 settembre 2008

LA LEZIONE DEL CAVALLO





Un giorno il cavallo di un contadino cadde in un pozzo.
Non riportò alcuna ferita ma non poteva più uscire da lì
con le proprie forze.
Per molte ore l’animale nitrì fortemente disperato, mentre
il contadino pensava a cosa si potesse fare.
Alla fine prese
una decisione crudele : pensò che il cavallo essendo già
molto vecchio, non serviva più a niente e anche il pozzo
ormai era secco e aveva bisogno di essere chiuso in qualche
maniera.
Così non valeva la pena di sprecare energie per tirare fuori
il cavallo dal pozzo.

Chiamò allora i suoi vicini perché lo aiutassero a a interrare
vivo il cavallo chiudendo il pozzo con palate di terra.
Ognuno di loro prese una pala e cominciò a gettare terra dentro
al pozzo.

Il cavallo non tardò a rendersi conto di quanto stava accadendo
e pianse nitrendo disperatamente.

Tuttavia con sorpresa di tutti dopo che ebbero gettato molte palate
di terra, il cavallo si calmò.
Il contadino guardò in fondo al pozzo e sorpreso vide che ad ogni
palata di terra che cadeva sopra la sua schiena, il cavallo la scuoteva
salendo sopra la stessa terra che cadeva ai suoi piedi.

Così in poco tempo tutti videro come il cavallo riuscì ad arrivare alla
bocca del pozzo, passare sopra il bordo e uscire da lì, trottando felice.



La vita ti getta addosso molta terra, di tutti i tipi,
soprattutto se sei già dentro a un pozzo.
Il segreto per uscire dal pozzo è scrollarsi la terra che
portiamo sulle spalle e salire sopra di essa.
Ciascuno dei nostri problemi è un gradino che ci conduce alla cima.
Possiamo uscire dai buchi più profondi se non ci daremo per vinti.
Adoperiamo la terra che ci tirano per fare un passo verso l’alto.


Ricordati delle cinque regole per essere felice :

Libera il cuore dall’odio
Libera la mente da eccessive preoccupazioni
Semplifica la tua vita
Dà in misura maggiore e coltiva meno aspettative
Ama di più e…accetta la terra che ti tirano, poiché essa può essere la soluzione e non il problema.

martedì 2 settembre 2008

BARZELLETTA

Due concertisti, uno milanese e l'altro napoletano,
si incontrano nella sala da the di un noto ristorante.
Il milanese racconta: "Ieri sera ho tenuto un concerto
alla Scala; appena ho finito di suonare l'ultima nota,
c'è stata un'ovazione generale, lanci di fiori sul palco,
applausi, standing ovation...
Quello che mi ha fatto più piacere è che il sindaco Moratti
è salita sul palco, mi ha stretto la mano e mi ha detto:
"Complimenti Lei ci ha commosso!
Persino la Madonnina ha pianto!"
Il napoletano risponde: "Anch'io ho tenuto un concerto ieri
sera in Vaticano, appena ho finito di suonare l'ultima nota,
solita ovazione, lancio di fiori, applausi, standing ovation........
Ma quello che mi ha stupito è che si è aperta la porta in fondo
ed è entrato Gesù, è salito sul palco, mi ha stretto la mano e
mi ha detto :
"Complimenti! Tu si ca suone bbuono!
No comme a chill’imbecille o ' milanese
ca' fatt' chiagnere a mammà!"

Consigli per la mente, gli occhi, il cuore

  • IL PICCOLO AVIATORE - Andrea Scanzi
  • IO & MARLEY - John Grogan
  • IO SPERIAMO CHE ME LA CAVO - Marcello D'orta
  • L'ONDA PERFETTA - Sergio Bambaren
  • LA BIBBIA
  • LA PROFEZIA DI CELESTINO - James Redfield
  • MESSAGGI DAI MAESTRI - Brian Weiss
  • NEL FUOCO - Nicholas Evans
  • SE SOLO FOSSE VERO - Marc Levy
  • STORYTELLERS - Paola Maugeri, Luca De Gennaro
  • UN'ALTRA OCCASIONE PER VIVERE - Ken Grimwood