martedì 28 dicembre 2010

TI HO VISTO ....IN TV!!

Ci siam parlati ieri sera via Skype e Ciro ha messo in bacheca il video dei tuoi saluti agli ex colleghi Mondadori. Così sei più “reperibile” ad ogni ora.

Bella Stefano!! Ho visto le foto che hai messo su Fbook, il posto è davvero un altro mondo, sembrano casette colorate costruite con il lego e i tram non hanno niente a che vedere con quelli della vecchia Milano…sono molto più belli e caratteristici


Il viaggio per arrivare fin lì è stato un po’ travagliato tra il tempo e tutto il resto e poi, sapere che sei quasi un giorno avanti, mi destabilizza un po’.

Ci manchi Ste, però siamo contenti di come la stai vivendo tu e spero vada tutto bene. Mi conforta sapere che ti sei subito ambientato e la gente lì è molto disponibile e gentile, cosa che da noi è diventata un optional....

Anche papo è un po’ più rilassato. Sono stati duri i primi giorni, tutti chiedono di te,…Ho fatto un po’ d’ ordine in camera tua, stirato la tua biancheria,, coperto il tuo Mchintosh….mi mancano i tuoi scherzi e il bisogno di abbracciarti è forte, ma mi tengo impegnata con le cose da fare a casa, così lo sento meno.

Ho messo le lancette dell’orologio in camera tua con l’ora di Melbourne, così è un modo per averti vicino, mi dà l’illusione di condividere con te il fattore tempo.

Un bacio grande da mami e papo.

venerdì 17 dicembre 2010

ARRIVEDERCI STEFANO






Ciao Stefano,

domani prenderai il volo come un uccellino che lascia il nido….ti penso e sorrido.

Sei sempre nel cuore mio e di papà. L’amore per te continuerà anche là, dall’altra parte del mondo, ogni giorno il nostro pensiero sarà rivolto a te, accompagnerà i tuoi passi.

Devo trovare le parole giuste per scriverti una letterina senza emozionarmi .


Ti abbiamo osservato tanto in questi giorni, abbiamo toccato con mano il tuo nervosismo, la tua tensione, penso sia normale, il fatto che proseguirai la tua vita su un altro binario così lontano... ecco forse è un pò più difficile realizzare che succederà davvero domani.


Noi siamo contenti per la scelta che hai fatto, è giusto esplorare oltre i confini e cercare nuovi orizzonti, nuove prospettive.


Ti vedo un po’ come l’omino delle fiabe che mi raccontava il nonno Ettore quand’ero piccola “ C’era una volta Giovannin Pipetta, che andava in cerca di fortuna…” ora io e papà possiamo accompagnarti solo con il pensiero vorrei però suggerirti di non perdere mai il tuo spirito a volte un po’ bambino..e ti auguriamo di realizzare i tuoi sogni, saranno il motore della tua esistenza, il gusto e il profumo delle tue mattine.

Certo ci mancherai…ci mancherà il disordine nella tua camera, la tua musica, la tua presenza, i tuoi scherzi, le tue risate, i tuoi rumori nella casa, i tuoi tabagise…ma sarai sempre con noi, invisibile, lontano e vicino allo stesso tempo.

Ti auguriamo di ottenere tanto dalla tua vita, lo meriti e speriamo che quando avrai la felicità ai tuoi piedi, tu possa chinarti per prenderla tra le braccia e custodirla....nulla è impossibile, tutto lo è….è solo una questione di tempo, il tempo di comprendere in che modo sia possibile.

Sei nel nostro cuore, ma hai visto oltre agli zii, anche i nostri amici oltre ai tuoi, ti accompagneranno con il pensiero …quanta gente ti vuole bene Stefano, per come sei tu : VERO. Tutto questo amore sarà il tuo bagaglio virtuale/reale che ti accompagnerà e spero ti proteggerà.

Arrivederci Stefano, non so se farai un salto sul blog prima di partire, non so se leggerai queste righe, oggi sei troppo in fibrillazione per domani. Questo scritto serve forse più a me, per realizzare la cosa o chissà…sono un po’ frastornata e mi ci vorrà un po’ per riprendermi ma sono certa che tutto l’amore che ti circonda, il nostro, quello dei parenti, cugini, amici vicini e lontani, sarà una carezza che non ti mancherà mai e che ti arriverà anche a tantissimi chilometri di distanza.

Ciao AMORE GRANDE da Papo e Mami

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E una donna che reggeva un bimbo al seno disse,
Parlaci dei Figli.


E lui disse:
I vostri figli non sono figli vostri.
Sono i figli e le figlie della brama che la Vita ha di se stessa.
Essi vengono attraverso voi ma non da voi,
e sebbene siano con voi
non vi appartengono.


Potete donare loro il vostro amore
ma non i vostri pensieri.
Poiché hanno pensieri loro propri.


Potete dare rifugio ai loro corpi ma non alle loro anime,
giacchè le loro anime albergano nella casa di domani,
che voi non potete visitare neppure in sogno.
Potete tentare d’esser come loro, ma non di renderli come voi siete.
Giacchè la vita non indietreggia nè s’attarda sul passato.


VOI SIETE GLI ARCHI DAI QUALI I VOSTRI FIGLI ,
VIVENTI FRECCE,
SONO SCOCCATI INNANZI.


L’Arciere vede il bersaglio sul sentiero dell’infinito,
e vi tende con la sua potenza affinchè le sue frecce possano
andare veloci e lontano.


Sia gioioso il vostro tendervi nella mano dell’Arciere;
poiché se ama il dardo sfrecciante,
così ama l’arco che saldo rimane.


K. Gibran


giovedì 16 dicembre 2010

DIVISI MA SEMPRE UNITI


Stefano ci ha regalato una digitale.
Subito ecco un nostro autoscatto, in cucina dopo cena, l’altra sera .
Quanto ci mancheranno le nostre discussioni, i nostri scherzi .

Ma voglio stampare nella memoria e negli occhi i nostri sorrisi, nel cuore i nostri abbracci…Ho il portafoglio pieno di bigliettini affettuosi...

Non voglio pensare a sabato all’aeroporto. Vorrei tanto essere forte e dare il divieto di transito al magone che ho dentro. In questi giorni mi sento particolarmente fragile accidenti, non mi piaccio; non evo farmi vedere così.

Sono felice per lui, spero tanto che riesca a fare le esperienze che desidera, a realizzare tutti i sogni, le aspettative che ha; a noi mancherà la parte destra del nostro cuore, del nostro corpo, ma saremo insieme con lo spirito e tutto l’amore che possiamo dare a questo nostro grande, bravo figlio.
Ma caspita...Melbourne è dall'altra parte del mondo....
***

martedì 7 dicembre 2010

COME ERAVAMO

Eccoci, come eravamo...quando ti capita tra le mani una vecchia foto, si azzuffano i ricordi nella mente.

Un pò di chili fa entrambi.

Che bei ricordi e quanta nostalgia!

Ma siamo sempre noi e in fin dei conti l'età è solo un numero sui documenti, anche se a volte si fa sentire con qualche dolorino e incriccamento qua e là.

:-)

giovedì 2 dicembre 2010

SARA' UNA BUONA GIORNATA



Ecco il biglietto che Stefano ha scritto rientrando alle 4 del mattino .

L'ho trovato vicino alle tazze della colazione che avrei preparato certamente senza il groppo in gola che mi è venuto quando l'ho letto.

Lui è proprio mio figlio.
Nel senso che siamo molto simili anche come esternazione di sentimenti e sensazioni.

Anche se lui è molto più bravo di me.... lui la PNL la sa attuare molto meglio di me...lui mi dà lezione ogni giorno in tante piccole cose, lui non ha nessun timore a dire spesso "ti voglio bene", lui ci vuole bene con tutto sè stesso, senza rispamiarsi mai.

E questo della foto è solo uno dei tanti bigliettini che ogni tanto ci lascia.

E si va in ufficio al lavoro con uno spirito diverso, oggi anche se mi fanno incazzare gli alzo il dito medio sul muso e sorrido.

In cucina c'è appeso un altro messaggio in formato A4 che recita " Vi voglio parecchio bene"

Ora, sarebbe stato normale scrivere tanto invece di parecchio....ma lui no. Lui è così.

Il mio , il nostro Stefano che fra 16 giorni prenderà un aereo per andare dall'altra parte del mondo a costruirsi un futuro lavorativo diverso.

Ci mancheranno tantissime cose di lui, ma c'è Skype, le mail, Fbook...insomma non ci perderemo di vista .

giovedì 25 novembre 2010

NON BASTA SAPER CANTARE

Non basta saper cantare

Proprio all'angolo della finestra c'e un bel quarto di luna
e stelle come se piovesse dal cielo una fontana
sarebbe da venirti a prendere e portarti a ballare
se non l'avessimo già fatto, se non avessimo da fare


Ci vuole orecchio e pazienza
per questa piccola voce
muscoli e competenza
anche per portare la croce...

Ma dall'angolo della finestra la luna si è spostata
come la vita che passa o che l'abbiamo passata
cosi' tanto per vivere senza farci del male
ma saper vivere non basta
e non basta saper cantare

Da quest'angolo di finestra si vede un pezzo di strada
un esercito ritorna a casa sotto la pioggia ghiacciata
in una terra spaccata e ferita sotto a un cielo di lava
ci sono cani affamati che girano e gente nuda che scava

Ci vuole tempo e pazienza
per imparare il dolore
lacrime e competenza
per impastare l'amore....

Su questo pezzo di strada
dove la notte è padrona
dove c'è un orso che balla
e una scimmia che suona
e poi c'e sempre qualcuno che si ferma a guardare
ma una canzone non basta
e non basta saper cantare"


Ho sentito alla radio questa canzone stasera mentre tornavo a casa.
E' stato amore a primo ascolto !!!

http://www.youtube.com/watch?v=U7aVgzt2KqE

***

PENSIERINO DELLE 7 DEL MATTINO


Ogni sera quando vado a nanna, mi corico con la testa piena di pensieri. Fanno a botte fra loro scaricando le ultime energie.
A volte vorrei poterli bloccare lasciando vuota la camera del cervello.
Vorrei silenzio anche nella testa, vorrei non pensare e riposare ogni cellula come le membra, ma è estremamente difficile.

Mi lascio andare con una flebile preghiera tra le labbra e aspetto che Morfeo mi abbracci e mi culli tra sogni inspiegabili e dolci carezze.

Se la testa fosse una radiolina, sarebbe più facile abbassare il volume, cambiare stazione o spegnerla.

A volte vorrei proprio essere...assente e guardarmi da fuori.

Oggi comincia un'altra giornata, fra un mese è Natale, fra due Stefano fa gli anni e non sarà qui.

Dovrei curare un pò di più il mio fisico, dovrei darmi da fare e portare a termine dei lavoretti, dovrei pulire sopra i mobili della cucina, dovrei dimagrire, comprarmi un paio di scarpe, una tuta per casa, dovrei impegnarmi un pò di più al lavoro, dovrei coltivare un pò di più le mie amicizie, dovrei far dire messa per papà e mamma, dovrei darmi una mossa, dovrei uscire di casa la mattina con il trucco a posto, dovrei ...

Ma ne ho piene le scatole di questo verbo. Vorrei rilassarmi, dormire, non fare nulla e stare in pigiama a casa tutto un giorno intero.

Forse affronterei la mia vita in un modo diverso...oggi ne sento il bisogno.

Vorrei abbattere tanti paletti virtuali, vorrei mollare il lavoro che non mi gratifica, vorrei aprire una mia attività e vorrei dare sfogo alla mia fantasia .

Questo è davvero un periodo un pò...così. Terrò botta come al solito.

Ci sono giorni in cui sono contenta a sprazzi, ma penso che mi meriterei di essere felicea 360°, almeno per un giorno intero, è tanto che non succede.

Vorrei una bacchetta magica...la userei con parsimonia, prometto!!

Che giornata sarà oggi che la comincio con queste pere mentali??

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domenica 21 novembre 2010

BOTTIGLIETTE DEL BUON AUSPICIO


Potrebbe essere un buon pensierino , un regalino di Natale un pò diverso.

Bottigliette che contengono sale grosso, pastina, ceci, legumi, lenticchie, pepe, fagioli, fiocchi d'avena, ecc.

Spero che portino "buono" a chi li acquisterà.


Prossimo mercatino con altre novità (tantissime), sabato 27 novembre in Piazza XI febbraio a Cologno Monzese (MI).

Vi aspetto.

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giovedì 18 novembre 2010

ROBERTO TI ADORO !

Roberto, ti adoro!


Lo adoro! Mi piacerebbe un sacco poterlo conoscere, cosa darei per mangiare (a riuscirci senza ridere) una pizza con lui! Quest’uomo è unico e irripetibile, con lui davvero han buttato via lo stampino.

Ieri sera mi sono gustata per l’ennesima volta LA VITA E’ BELLA. Visto e rivisto tantissime volte questo film, riesce sempre a farmi emozionare, ma devo ammettere anche che mi fa tantissimo ridere. Mitica è la scena del tedesco che irrompe nella baracca, cercando qualcuno che traduca ai prigionieri quello che dice , e lui (Guido) si presta a tradurre esprimendosi in modo che suo figlio realizzi che si tratta davvero di un gioco, che purtroppo non è così nella realtà. Il bimbo espressivo da morire e molto bravo è da stringere e baciare tutto, tanto è tenero.
Ma Roberto è davvero bravissimo e la sua espressione quando il doctor nazista gli dice di essere al culmine della disperazione e non riesce a dormire la notte, a causa di un indovinello che non riesce a risolvere, la sua espressione traduce il pensiero di qualunque essere umano al suo posto, in quel contesto.

Benigni è un mito, è un uomo vero, forse un po’ giocherellone ma ci può stare. Dice le cose senza peli sulla lingua mettendo alla berlina il nostro presidente del consiglio, ci fa ridere dicendo tristi verità.

Penso che prima o poi anche lui avrà bisogno delle guardie del corpo come Saviano, perché il nostro sistema politico non terrà botta ancora per molto a queste verità, dette tra una risata e l’altra.



Ma la nostra classe politica attuale è spudorata, non ha vergogna di nulla.

Non amo Santoro, Vespa né altri conduttori che parlano di politica, odfio la politica perché non mi sento rappresentata da nessuno, non ho una buona idea della nostra lobby politica, basti pensare alle verità nascoste scoperte da Report, una trasmissione intelligente come poche altre…



Ci si inalbera per quanto detto a Vieni via con me, ci si inalbera perchè la gente vera vuole sapere, e sono/siamo in tanti, tanti da battere gli ascolti di una trasmissione becera come il GF…che sia un inizio di cambiamento? E’ un programma che ha intercettato un bisogno di nuovi codici e linguaggi; ha ricondotto al teleschermo un pubblico giovane e colto che l’aveva abbandonata per fuggire non si capisce bene dove…una piccola, imprevedibile rivoluzione. Dopo tanti anni…ma non è mai troppo tardi…speriamo si continui su questa strada

Comunque Roberto, rientro in tema : ti adoro!!!

martedì 2 novembre 2010

COME SONO, SONO


Ci sono giorni in cui non capisco bene cosa mi succede, dove sono, in che spazio temporale esisto e respiro. Ci sono giorni in cui mi sento alla finestra della mia vita e la cosa non mi piace, ma me la devo vestire per capire che è necessario reagire.

Aprire il blog, scrivere quel che mi passa per la testa, senza una minuta, così, d'impulso..è la cosa migliore per capirmi un pochino meglio di quanto faccio di solito.

Ho sempre un gran bisogno di dire, di dare, di farmi capire, di essere come sono.

E' sempre un pochino controproducente esporsi così, però non m'importa è nel mio dna essere come sono...

Sono vera, nessuno muove i miei fili, semplicemente perchè non ne ho, e ci sto bene nel mio spazio a volte un pò stretto, a volte senza confini...ma alla fine è solo il bisogno di trasmettere amore quello che mi fa respirare.

Poi come "arriva" a chi lo raccoglie o prende, è tutta una scoperta, giorno dopo giorno...ma...per arrivare all'alba, non c'è altra via che la notte.

:-)

mercoledì 27 ottobre 2010

VIVO


Vivo una volta sola,
per questo qualsiasi cosa buona che io possa fare,
qualsiasi atto d'amore
io possa offrire a un essere umano
devo farlo ora,
perchè non passerò un'altra volta di qua.

Madre Teresa
*****

martedì 19 ottobre 2010

GIANNA :40 chili circa di amicizia ripiena

Gianna è una di quelle persone che lasciano il segno quando le incontri. Esile minuta, riflessiva, garbata molto dolce ed estremamente buona. Ci vediamo pochissimo , prese entrambe dalle nostre cose, lavoro, famiglia ecc., non siamo i tipi da caffè/shopping ma abbiamo molte cose in comune e ci vogliamo molto bene.
Ogni tanto succede che la mia testolina faccia capolino nel suo ufficio, ed è bello assaporare insieme anche i cinque minuti di un caffè bevuto insieme.

Cara Gianna, anzi, cara Amica, come sai leggere bene dentro di me!
Non ho parole per esprimerti il mio affetto, tu che sai così ben fotografare questo mio stato d’animo. Posso solo riportare qui fedelmente le tue due missive/mail, scritte in blu, un piccolo dono per farti scoprire anche dagli affezionati lettori del mio blog e che, pur non conoscendoti mi auguro possano apprezzarti e sorridere al pensiero del “tesoro” che ho trovato.

Un grande abbraccio pieno d’affetto.


@@@


Lettera del 14/10/2010

Cara amica sai bene che ti leggo, sovente , anzi sempre mi limito solo a far tesoro di quello che scrivi o delle tue sensazioni.
Forse perchè rispecchi la mia anima, con la differenza che tu la esprimi lo scrivi, io assorbo come una spugna e mi scalda il cuore quando leggo.
E come se leggessi me stessa, ma il tuo sentire va altrove in questo momento il tuo grande tesoro ha deciso di mettere un bel po di km, tra lui e voi.
So che non è la stessa cosa averli fuori di casa ma comunque qui a pochi km.
Ma quello che ti vorrei dire è che loro continueranno a sorprenderci che siano 6 o 6000 i km, che ci separano.
E Stefy sarà in grado di farti apprezzare anche questa separazione, perchè come giustamente tu dici non è della sua lontananza che devi aver paura ma della nuova intimità che si andrà a creare tra te e Massimo , e se mi posso permettere non si è più i giovincelli di 25 anni fa.
Ma è proprio qui la sfida, cara amica, non aver paura non c'è da scappare a fare cose strana o cercare di occupare il tempo che prima dedicavi a Stefy per forza di cose a qualcuno o a qualcosa ma a te, e soprattutto al vs rapporto.
Io ho ritrovato il motivo per il quale ci siamo scelti 35 anni fa, non solo per avere dei figli, ma soprattutto perchè volevamo camminare insieme per questa strada maestra che si chiama vita.
i ns. figli sono importanti ma ci accompagnano per un tratto di vita e in modo diverso per il restante, facevo questa considerazione con il Nik l'altra sera. a nemmeno vent'anni sono uscita di casa con lui, dopo trenta ci ritroviamo ancora insieme, è questa la vera realtà, e dal ns. amore che i figli trovano il piacere di tornare a casa, e dal fatto che lì sanno che trovano i loro genitori ancora insieme, felici di esserlo.
Sei solo spaventata, ma vedrai che salterà fuori la grinta che ti spinge a superare tutte le sfide che la vita ti a messo davanti.
E magari con qualche piccolo patema in meno e qualche ora in più per te.
Fidati cara amica, ne sono sicura avete un ragazzo speciale, ma soprattutto ha genitori speciali e una mamma davvero unica.
Un Bacio
Giò


@@@


Lettera del 19/10/2010

Cara Amica

Anch'io a mio modo sto cambiando tanto, e come spesso succede ci si nasconde e si evitano le persone che ci conoscono.
Forse perchè già sappiamo che i loro commenti ci farebbero soffrire, perchè del nostro cambiare non vedono la ns. maliconia, non notano il nostro sguardo assente perduto in chissà quale ricordo, non notano il ns. desiderio di stare tra le ns. cose e di rivivere a pieno i momenti più teneri solo con le persone care, ma solamente se abbiamo cambiato peso, se abbiamo venduto una moto anzichè acquistarla e se beviamo un caffè in più o in meno, o che vestito indossiamo.
Io da queste situazioni mi sono isolata molto tempo fa, forse l'ultima mia vera uscita è stato il tuo compleanno di due anni fa.
Mi ricordo bene l'avevo cercata quella opportunità e ne ero anche rimasta soddisfatta, ma onestamente sempre più spesso mi accorgo che le mie necessità sono diverse da uscite mondane solo per il gusto di mangiare fuori.
Amo ritrovarmi la sera con il Nik, e magari riuscire a far incastrare anche qualche cena con i ragazzi, ora che li vediamo in modo così sporadico e diverso, dobbiamo prenderli per la gola e magari non far notare la ns.delusione se ci dicono di no.
Ecco costruiamo un mondo ns. che però li faccia sentire parte di esso se vi ci si inciampano.
Credo sia questo noi cambiamo perchè maturiamo con l' età e la ns. sensibilità e ci adattiamo alle situazioni che ci fanno crescere, accompagnate comunque dalla diversità di una nuova età.
Il segreto è ....(credo non ho la sfera) che se viviamo sempre di speranza o solo di ricordi non godremo mai a pieno della realtà della ns. Lunga passeggiata che è la vita.
Ti auguro di camminare serena su questo sentiero certa comunque che io ti seguirò sempre magari su di un sentiero parallelo, ma ci sarò, comunque e soprattutto con sincero affetto, t.v.b.
A presto un bacio


Giò




domenica 17 ottobre 2010

33 CANDELINE E UN WEEK END TUTTO PER NOI

Sabato mattina siamo partiti di buon'ora per andare alle Terme della Salvarola a Sassuolo. Con i punti della spesa avevo prenotato l'ingresso alle piscine del centro benessere e un massaggio in coppia. Inutile farci regali dopo tanti anni, non abbiamo bisogno di cose materiali ma di stare bene con noi, insieme, completarci, specialmente ora .

Insomma siamo arrivati alle terme e abbiamo fatto questo massaggio olistico in una saletta con luci soffuse, musica da ninna nanna, con in sottofondo uccellini che cinguettavano e leggero rumore di acqua di ruscello...ci hanno dato tisane di frutta da bere e ci siamo distesi sui due lettini della saletta Venere, con cuori rossi alle pareti (!!) poi sono arrivate due ragazze che hanno compinciato a massaggiarci con olii essenziali caldi, una goduria!!!!!!! Il tutto è durato un'ora alla fine della quale avvolti in un telo bianco ci siamo distesi su due sdraio nella saletta relax e abbiamo bevuto un'altra tisana. (Massimo odia le tisane ma oggi con tre ha fatto il pieno)

Poi siamo usciti, tutti belli profumati, anche leggermente unti ma stavamo da dio!!! Un massaggio olistico di un'ora. Una goduria!

All'alba delle 14.00 siamo andati a pranzo e poi ci siamo recati a Maranello. Eravamo stati alla Ferrari tanti anni fa ai tempi di Gilles Villeneuve. Ci siamo fermati prima in una piazza dove facevano i test drive : 100 euro per guidare una Ferrari o una Lamborghini per 10 minuti con un co-pilota accanto.

Una svagonata di gente in fila che aspettava. Che business!!! Per me un pò triste però. Abbiamo fatto un giro nei negozi di gadgets, volevo vedere se trovavo un libro che cerco da tempo su Gilles, ma niente da fare.

Abbiamo ammirato le tante auto e abbiamo fatto una capatina alla galleria Ferrari dove c'erano in mostra tutte le auto da F1

e poi ci siamo avviati dove avevo prenotato per la notte.

Cominciava a piovere ed era pomeriggio inoltrato ma siamo arrivati a La Garrocha , un agriturismo ricavato al secondo piano di una storica scuderia tutt'ora funzionante, dove abbiamo ammirato tanti bellissimi cavalli ; peccato per il tempo altrimenti un giretto a cavallo con la sella inglese, si poteva fare.

Più tardi siamo andati alla Trattoria Paradiso poco lontana, abbiamo gustato una bella cenetta a lume di candela davanti al camino.

Molto romantico!!!! Anche il nome....una garanzia.

Poi sul tardi, a nanna.

Stamattina ci siamo svegliati molto presto per vedere il MotoGP e alle 8.30 abbiamo fatto colazione; Wainer ci aveva preparato ogni prelibatezza : torta fatta in casa, yogurt, brioches, pane, burro,marmellata, cereali, frutta, ecc.

Da lunedi dieta sicura per tutti e due.

A malincuore siamo venuti via verso le 10 e ci siamo diretti a Carpi (MO) dove ci siamo incontrati con Annalisa, Massimo e la loro dolce bimba.

Un giretto per la bellissima cittadina che vale la pena di vedere in modo piu approfondito la prossima volta (il duomo è molto bello, e la piazza è la terza più grande d'Italia), abbiamo bevuto un caffè insieme e ci siamo brevemente raccontati questi 13 anni in cui non ci siamo visti : Facebook a qualcosa serve.

Verso mezzogiorno ci siamo rimessi in marcia verso casa, facendo tappa a Parma per un panino in autogrill.

Breve tappa a casa di mio fratello per salutare lui e Benedetta e dare un regalino a Francesco il mio stupendo nipotino e poi alle 17.00 eccoci entrati a casa.

Ora mentre scrivo sono le 18.00. Stefano è al lavoro e lo vedremo sul tardi, la lavatrice va, Massimo dorme sul divano, la tele ci racconta le solite bugie e io sono serena.

Ci siamo ripromessi che ogni tanto un giretto si può fare per stare a contatto della natura se possibile, per uscire anche dalla solita routine, dagli oneri e doveri che la vita e la quotidianità ci impongono, perchè è importante ritrovarsi, senza troppi sfarzi, godendo delle cose semplici, assaporandole fino in fondo.

E' stato bello.

:-)



lunedì 11 ottobre 2010

MOMENTO COSI'






Una volta c'era uno spot che reclamizzava un profumo e recitava"..C'é baruffa nell'aria"

In questi giorni mi sto domandando cosa ci sia nell'aria che respiro. Mi sento dappertutto tranne che nel posto mio; mi sento un pò persa, la solita bandierina al vento, alla finestra nella mia vita ...sensazioni strane si sovrappongono, non mi soddisfa nulla .

Ho smesso di fumare, ma mi manca la gestualità, però resisto, ho il pensiero del lavoro, dove da un pò non mi rispecchio come desidero, le faccende di casa che mi pesa sempre più seguire, la stanchezza fisica, la routine delle cose da fare, gli occhiali nuovi perchè la vista è calata, l'estro che mi manca per i miei lavoretti, mi mancano tanti piccoli gesti o pensieri, vorrei avere vicino chi non c'è più, vorrei ritrovare la parola speranza, vorrei vedere tutto più obiettivamente...insomma in questi giorni non mi piaccio .

Non sono Bianca in questi giorni.


La verità è che sono nera, ho la lacrima facile e ho paura.

L'origine di tutto ciò? Forse l'avvicinarsi della data in cui Stefano partirà per l'Australia; l'altra parte di me, la mia vita che va dall'altra parte del mondo. Lo so che fa riderete e qualcuno pensa che son scema, ma bisogna viverli certi momenti per capirli fino in fondo.

Rispetto la sua scelta e gli sorrido e condivido con lui i preparativi e le cose da fare, ma dentro di me ho la guerra . Una guerra senza armi, dove non ho voglia di reagire e sembro essermi già arresa, mio malgrado.

Un anno senza i suoi dispettucci, le sue coccole, tutte quelle cose che mi fanno felice , i bigliettini pieni d'affetto, le sue confidenze, i suoi rimproveri, i suoi insegnamenti, le nostre discussioni, i nostri abbracci, le nostre risate....va bene c'è Facebook, Skype, ma non è la stessa cosa, però è meglio di niente....

Ma per il suo bene e la sua felicità gli sorrido e accetto questo ricacciando indietro la lacrimuccia
che s'affaccia.

Penso anche che sarà un ulteriore banco di prova per me e Massimo, non siamo più abituati a stare da soli da 25 anni!

Un'altra tappa della mia vita.
Certo che per un verso o l'altro, non ho mai potuto annoiarmi a viverla!

lunedì 27 settembre 2010

CONSIDERAZIONI


Non finisco mai di stupirmi della cattiveria della gente.



Sembra che stia crescendo sempre più velocemente e a volte ci si sente impotenti.

Ho spesso a che fare per lavoro con persone che devono davvero essere molto infelici, se le loro massime aspirazioni riguardano solo il lavoro.

Capisco che è importante e ci permette di mantenere uno stile di vita, di vivere, ma non è tutto lì.
Ci sono i sentimenti, c’è il rispetto, la bontà d’animo, il sorriso, l’empatia, il condividere: queste persone amano primeggiare, tante cose si fanno perché loro lo hanno proposto e/o deciso, di solito hanno una vita piccola, riempita di tante cose materiali, di cose che alla vista fanno benessere esteriore, e non hanno figli.

Ma quello che conta è dentro.




E’ il cuore e sinceramente non le invidio.

Amano mortificare, prevaricare, calpestare, criticare, a volte sentono e mai ascoltano, si fanno grandi delle problematiche altrui fingendosi amiche ma sono false, perché si cibano degli altrui problemi, fingendo di farsi untori e di risolverli. Sono incantatori che prima o poi cadranno da un piedistallo di sabbia.

E’ triste che questo germoglio non venga mai estirpato e che anzi, si stia allargando sempre più,
provo per loro una gran compassione, perché si negano le gioie della sincerità e dell’onestà, condivisione della vita, delle cose belle, dei sentimenti, per lo meno come li vivo io, anche se
quando entro in quest’ufficio spesso e volentieri mi devo mettere (metaforicamente si intende) un tappo nel sedere.




*

giovedì 23 settembre 2010

PORTOMAGGIORE E DINTORNI


Sono partita venerdi 19 molto presto per raggiungere Portomaggiore dove dal gennaio scorso mi ero prenotata per esporre per il quarto anno consecutivo alla Fiera del paese.

Purtroppo il tempo non è stato magnanimo nè venerdi nè sabato, comunque oltre al piacere di stare in compagnia dei miei parenti e degli amici, domenica mattina prima di recarmi alla mia bancarella, sono andata con Massimo, Sabry e Angelo a visitare il Castello del Verginese a Gambulaga di Portomaggiore.

Valentina ci aveva invitato a presenziare ad un mercatino di hobbystica all'interno dei giardini per domenica 26, e benchè io abbia declinato l'invito abbiamo pensato che una puntura di cultura potesse farci bene.

E' un castello diverso dal solito, molto basso con dei bellissimi giadini e vigneti e viene chiamato Delizia, ha origine intorno al 1480come casale di campagna, ma fu trasformato in residenza ducale nel primo cinqucento da Alfonso I D'Este e donato a Laura Eustochia Dianti. Alla morte del duca la dama vi si ritirò facendone la sua piccola corte privata e ne ordinò la ristrutturazione, eseguita in primis da Girolamo da Carpi.

Egli configurò il castello come un edificio a pianta rettangolare delimitato da quattro torri merlate e a pianta quadrata.

A lato c'è una piccola chiesa settecentesca, unita all'edificio da un portico, anch'esso della stessa epoca. L'interno è decorato a partire dal xviii secolo con stucchi, fiori in stile liberty a tempera, conchiglie, rosoni, volue e spesse cornici che delineano i soffitti.

La vicina torre colombaia è un residuo delle pertinenze originariamente poste intorno alla Delizia e risale al XVI secolo.

Tutt'intorno un grande brolo (giardino fiorito) e le vigne.

All'interno le stele di una necropoli di epoca romana dei Fadieni risalenti al I e II secolo d.c.(età imperiale) .

E' stato interessantissimo ascoltare la guida che ci raccontava le storie medioevali del castello e dei suoi abitanti; si parla anche di un fantasma che si aggira tra le mura... Fra l'altro ho incontrato Davide, un vecchio amico che ho rivisto con piacere.

Abbiamo poi potuto ammirare in una sala al piano terreno la mostra degli acquarelli botanici di Maria Rita Stirpe e ne sono rimasta ammirata.

Poco lontano c'è un altro castello in quel di Voghiera, il Castello del Belriguardo che varrà la pena di visitare la prossima volta che verremo qui.

Lunedi sera alle 23.30 avevamo messo già via tutto, finita la tombola (non c'era più nessuno in giro), una lunga fiumana di gente si è recata fuori paese e noi con loro, per assistere ai fuochi artificiali che sono stati molto più belli di quelli dello scorso anno.

Per oltre mezz'ora abbiamo avuto gli occhi pieni di luci e di colori, eravamo ai bordi del canale, a guardare i mille disegni nel cielo riflessi nell'acqua , tutti i visi con il naso per aria a godere di questi momenti che aprono il cuore.

Ho chiuso gli occhi, stanca, alle 2.30 per riaprirli alle 9 di martedi mattina.

Alle 10.30 sono partita per tornare a casa, portandomi dentro i sorrisi di Francesca ed Eleonora,
le mie nipotine , che mi han fatto compagnia e coccolato.

Portomaggiore è il paese natio di Massimo la mia dolce metà, ma ci sono momenti in cui lo sento mio, cosa che con Milano dove sono nata, non ho mai provato.

C'è davvero sempre qualcosa da scoprire...
E' bello provare queste emozioni, mi fanno stare bene.

:-)

martedì 14 settembre 2010

GIORNI STRANI

Sono giorni strani questi. Non so nemmeno bene spiegare come mi sento. Non so se è il fatto che Stefano partirà a novembre o se sono io che sto effettuando l'ennesimo cambiamento. A volte mi sento come uno di quegli animali che cambia pelle.

Da un mese non mi mangio più le unghie e per l'anno nuovo ho deciso già fin d'ora che non fumerò più.

Stamattina sono andata a trovare mamma e papà, ho messo delle gerbere colorate, come piacciono a me e ho detto una preghiera. Caro papi, domenica era il suo compleanno avrebbe compiuto 84 anni e forse è anche questo che mi fa sentire un pò fragile, ci sono momenti in cui mi manca lui , mi mancano entrambi.

In momenti come questo mi sento un pò sperduta, senza riferimenti, indicazioni, sola, un pò come una piccola bandierina al vento...

Sono giorni strani, ma cerco di guardare oltre e di pensare positivo.

:-|

mercoledì 1 settembre 2010

IL CIOCCO - by Ste




Questo è un racconto scritto da Stefano qualche tempo fa. Riordinando i testi e le cartelle sul pc eccolo, è spuntato come un fiore.



Il mio Ste, che quest’anno il Natale non lo passerà con noi, ma in un altro continente…


Anche questo è un modo per averlo un po’ più vicino malgrado le distanze, amche se sempre nel cuore, come un marchio indelebile.

**********************************

Il Ciocco
di Stefano Maresti


Ho appena finito di scaricare la macchina, dopo il delirio di oggi.
Il centro commerciale era un carnaio, e poi io come al solito mi riduco sempre all'ultimo con i regali. Ma non è questo il punto.



Sto nascondendo i pacchi nel garage, per poi venire a prenderli stasera
con Gemma, dopo aver messo a letto i bambini, quando ad un certo punto sento un rumore, come di campanelli. Poi, mentre il suono si avvicina velocemente, si aggiunge un altro rumore, come se qualcosa strisciasse sull'asfalto. Sembra qualcosa di pesante, ma non gli do troppa importanza, mia moglie e i ragazzi sarebbero arrivati di li a poco. Dovevo sbrigarmi. E tutto d'un tratto, SBAM!



Un forte botto mi spaventa a tal punto da farmi sbattere la testa contro il ripiano sotto il quale stavo nascondendo i regali. La botta mi fa già un male della madonna. Mi volto ed esco per vedere che diavolo succede,mentre sulla testa sento il sangue pulsare sotto la pelle; ed è li che mi blocco.
A bocca aperta, completamente incredulo di fronte a quello che vedo.
Una slitta. C'è una slitta con tanto di renne. Ed è finita contro la mia macchina.
Non so se mi spiego: sono stato tamponato da Babbo Natale!



Sono li fermo, fuori dal garage, con una mano sulla testa, che guardo la mia macchina, con il lato posteriore sinistro mezzo accartocciato.
Mentre cerco di capire come sia successo questo casino, un ciccione vestito di rosso e barba bianca compare da davanti alla slitta, oltre la mia macchina.
L'urto deve averlo letteralmente sbalzato fuori.
Si da una spolverata al vestito e controlla il danno. Poi, sbuffando si avvicina velocemente alle renne per assicurarsi che stiano tutte bene.
Io son li, fermo come uno scemo, osservo lui che, dopo qualche attimo di scompiglio, si calma. Quindi si gira verso di me e mi fissa.



Fa una faccia tipo "porca eva, e adesso cosa diamine gli racconto?", poi comincia a camminare a passo spedito nella mia direzione. Io sono paralizzato talmente non credo a quello che vedo. Si ferma a due metri circa da me. Sembra parecchio dispiaciuto, sbuffa, ed è visibilmente imbarazzato. Si volta verso la mia macchina un'altra volta, poi di nuovo verso di me e dice
«Scusa figliuolo. Mi dispiace per la macchina, davvero, ma Rudolf quest'anno ha preso un brutto raffreddore e con questa nebbia, la poca luce...non vedo molto bene la strada...»
Fa una pausa e mi guarda.
Io sono immobile, sempre a bocca aperta, davanti a lui.



Mi limito ad annuire.
«Senti, io adesso avrei la solita faccenda da sbrigare. Sai, girare il mondo in una notte sola è una faticata...comunque non ti preoccupare, farò in modo che ti arrivino i soldi per ripagare il danno ok?
Dammi solo un pò di tempo che poi sistemo tutto io, va bene Tom?»
Quando dice il mio nome ho un sussulto. Gli rispondo «Si si», e nel frattempo penso "ma cosa sto dicendo?? Mi ha sfasciato la macchina!".
Lui a quel punto mi fa «Eddai non prendertela. Fidati che ti risarcisco, Santa Claus ha mai mentito a qualcuno? Oh oh oh!
tu pensa a passare delle buone feste, ok Tom? Buon natale!»
Fa per avviarsi ma si blocca di colpo nel prato innevato, si gira e dice «Ah, dimenticavo: dì a Ricky di smetterla di mettere ogni anno nella lista dei regali anche quella sua insegnante di francese...come si chiama...la signorina Johnson! Tuo figlio per certe cose è un pò precoce. Anche se devo ammetterlo, ha buon gusto, ehehe.»
Detto ciò, si gira e se ne va spedito verso la slitta.



Io annuisco di nuovo, in piedi, davanti al garage aperto. Lui salta a bordo della slitta, grida il suo solito "Oh oh oh!" e la slitta, con le renne, i regali, e tutto il resto si alza da terra, fino a scomparire oltre gli alberi che costeggiano il viale.



Ve lo giuro.
Dopo dieci minuti buoni comincia a nevicare.



Arriva mia moglie con Anna e Ricky che io sono ancora li, fuori dal garage, a guardare il cielo.
Mi chiedono cosa sia successo alla macchina e quando lo spiego a Gemma, si arrabbia tanto che mi tiene il muso per tutto il giorno di Natale. Pensava che volessi nascondergli qualcosa. La riparazione mi sarebbe costata più di 700 dollari. Poi a S. Stefano mi chiamano dal comune.
Dicono che abbiamo vinto i duemila dollari in palio per la lotteria di Natale.
Sto di nuovo per dire al tizio della segreteria che dev'esserci un errore, che io non ho comprato nessun biglietto numero 198, che noi abbiamo passato il giorno di Natale a casa tutti insieme, quando sento qualcosa in tasca che mi da fastidio. Infilo la mano e trovo un biglietto di carta azzurra con su scritto Lotteria di Natale - Biglietto n° 198.
Sotto ci sono il mio nome, cognome, indirizzo e numero telefonico di casa.



Tornato in salotto Anna mi corre incontro sorridente. Mentre la prendo in braccio mi chiede come ha fatto Babbo Natale a far passare la sua casa delle bambole da un camino stretto come il nostro.



«Magia.» è l’unica risposta che mi viene in mente.


Fine

lunedì 23 agosto 2010

SI RICOMINCIA

Domani si riprende il lavoro.

Oggi ultimo giorno "tranquilla" e me lo sono goduto in pieno.

Sveglia alle 7, ho stirato le ultime cose per un'oretta, poi sono scesa a fare un paio di commissioni e alle 9.30 son tornata a casa, radio accesa con la musica di Gatto e Renato, sono stata sul balcone fino alle 11 a fare i miei lavoretti, finchè si è alzato Stefano che oggi era a casa di riposo e insieme abbiamo rivisto Ritorno al Futuro, penso per la sesta o settima volta.


Pranzo insieme al mio amoruccio e pomeriggio inventario dei lavori già pronti per Natale.
Verso le 16.00 merendina con uno yogurt alla frutta e pisolino fino alle 18 quando è rientrato Massimo dal lavoro, chiacchiere e sigarettina sul balcone con aperitivo, cena alle 20 tutti e tre
e dopo cena quasi un'ora al telefono con Angelo, Loredana e Martina.


Ora il divano mi aspetta, vicino alla mia metà e domani si ricomincia..la giornata sarà un pò meno leggera....però sto bene, sono serena, mi sento bella, mi sono fatta crescere perfino le unghie che ho dipinto di blu, sto bene ho persino ripreso il mio peso...

Spero tanto che questo stato di grazia duri almeno qualche settimana!!!

:-)

sabato 14 agosto 2010

WAKA WAKA

Quest'estate la vacanza è all'insegna del ballo.

Siamo arrivati da Renata domenica mattina e abbiamo ritrovato gli amici, gli abituè della "nostra" pensione. Claudio, Renata, Monica, Tiziano persino la Luna (la cocherina di R&T) ci ha accolto con gioia.

Giornata tipo : sveglia 7.30/8.00 , colazione, chiacchiere e alle 9 in spiaggia; 9.30 passeggiata e/o risveglio muscolare, 10.30-11.00 balli di gruppo in spiaggia , mi diverto sempre un sacco anche perchè sono scoordinata da morire, non so tenere il ritmo, insomma sono una imbranata di prima, ma mi diverto troppo.
Ore 12 circa rientro in pensione, doccia, aperitivo e pranzo tra risate e scherzetti. 14.00/15.30 pennichella e poi in spiaggia fino alle 18.30, doccia, cena risate e divertimento fino alle 23.30 e anche oltre.

Oggi il tempo è nuvoloso, siamo venuti via dalla spiaggia dopo i balli di gruppo perchè cominciava a piovere; Massimo e Antonio hanno noleggiato la dune baggy e sono andati un pò in giro.

Ieri sera siamo andati dall'Assassino a mangiare la frutta insieme a Beatrice e la banda di Sabrina, quanto ridere!! Stasera prenderemo i risciò e pedaleremo fino a Bellaria vedremo, faremo il trenino di pazzerelli come l'altr'anno con Anna e Mario.

Non siamo a posto lo so, ma è così bello essere spensierati, riprenderemo al rientro la routine di tutti i giorni e poi,condividere con gli amici le chiacchiere, il divertimento gli scherzi...sono tutte cose che fan bene alla salute e al cuore .

Sono davvero le piccole cose che fanno star bene, è un seminare di positività per il tempo che verrà poi.

Son contenta.

Son contenta anche se non so ballare bene il waka waka :-) e poi ho preso un bel colore anche se di sole ne prendo poco perchè sto più sotto l'ombrellone...faccio i cruciverba e dormo, anche se ho un pò di libri da leggere, ma non ne ho voglia ora.

Voglio godermi fino a martedi mattina questo stare bene con me e con gli altri.

mercoledì 4 agosto 2010

LA LINEA SOTTILE


Mi piace il Liga..sarà perchè mi ricorda tanto Massimo 1976/77 stessi capelli, stesso sorriso e soprattutto stesso fisicaccio.

Oggi ultimo giorno di trabaço finalmente..non ne posso più . Torre Pedrera mi aspetta, gli amici, l'anguriata, il go kart, il casino in spiaggia, dei buoni libri da leggere, ecco il mio programma ferie : almeno per una settimana NON FARE NIENTE.

Vado via con una canzone del Liga in testa, quella che nell'album mi piace di più, mi sembra più cucita addosso a me.

La foto sopra è un'immagine dell'ombra di Stefano elaborata.

So che gli affezionati del blog (visibili e invisibili) una sbirciatina la daranno, ricambio subito con un abbraccio virtuale e....Gianna, promesso che vengo a trovarti quando torno.

Ciao a tutti.

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A mia volta mi fido del mondo
non ti dico le botte che prendo
Non c'è modo di starsene fuori
da ciò che lo rende tremendo e stupendo.
La canzone rimasta nel vento
le sorprese che fa il firmamento
ed i primi che mangiano tutto
e gli ultimi pagano tutto quel conto
per il cielo è un po' presto
per l'inferno non c'è posto
per qualcuno è solo buio pesto
a mia volta ti apro la casa
e ti trovi davanti un vampiro
che a mia volta devo succhiare
tutto l’amore che riesco a rubare per me
la linea sottile fra baciare e mangiare
la linea sottile fra venire e partire
c'è una linea sottile fra star fermi e subire
cosa pensi di fare? da che parte vuoi stare?
A mia volta non smetto di andare
anche se non si sa ancora dove
a mia volta invecchio alla svelta
perché non rinuncio a una certa illusione
una faccia che sembra destino
ed un vecchio che torna bambino
e traguardi che sono partenze
e un tramonto che sembra mattino
per il cielo è un po’ presto
per l’inferno non c’è posto
per qualcuno è solo l’antipasto
a mia volta mi lascio un po' stare
e mi faccio un periodo di mare
che a mia volta non è che mi cerco
che poi non si sa cosa posso trovare da me
la linea sottile fra il tuo bene e il tuo male
la linea sottile fra dormire e sognare
c’è una linea sottile fra tacere e subire
cosa pensi di fare? Da che parte vuoi stare?
Vuoi vedere che non era niente
vuoi vedere che era già tutto lì
vuoi vedere che è venuto il tempo
e che è facile cosi fra la voglia e il piacere
fra la noia e il bicchiere
c’è una linea sottile fra aspettare e scoppiare
cosa pensi di fare? Da che parte vuoi stare?
la linea sottile fra baciare e mangiare
la linea sottile fra venire e partire
C'è una linea sottile fra star fermi e subire
cosa pensi di fare? Da che parte vuoi stare?


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mercoledì 28 luglio 2010

SEDUTA SUL TRONO, RIFLETTO.


Il tempo passa e mi segna il viso e il fisico, non sono più così agile da scavalcare un cancello e la memoria ogni tanto ha qualche vuoto.



Anche questo fa parte del mio vivere. Ogni tanto mi domando se sono contenta della mia vita di come è andata fin’ora, di come sarà andando avanti,almeno finchè potrò respirare.
Ma faccio questi pensieri serenamente…

Ho perdonato tanti errori a me e ad altri, alcuni li ho dimenticati, altri sono braci sempre accese in fondo al mio cuore, ma non odio nessuno e spero che nessuno odi me. Ho tanto bene da dare ancora, anche a chi ne ha già abbastanza e forse non ne vuole più; sono stata innamorata di una lontana nostalgia, che ogni tanto bussa alla porta del cuore e io domando sempre “chi è?”

Sono stata delusa da persone che non credevo potessero farlo e ferirmi, ma a pensarci bene anche io ho deluso e ferito a volte, anche me stessa …non credo d’averlo fatto di proposito, non è nel mio DNA e se è successo mi spiace di aver mostrato una visione che non è la mia.
.

Ho tenuto tra le braccia mio figlio per proteggerlo e spero che un giorno se dovesse servire lui possa fare lo stesso con me; ho riso spesso in questa vita, allegramente, a volte a crepapelle da farmela addosso, ho riso anche quando non serviva, facendo figure di palta.

Ho amato tanto, completamente e sono stata riamata, qualche volta sono stata respinta ma è stato tanto tempo fa e ho voluto dimenticare.

Ho gridato, saltato, gioito, pianto disperatamente, in un continuo alternarsi di emozioni che mi hanno dato vita; mi sono scottata con le amicizie più volte, ma ho perdonato e rifatto pace, cucendo con l’oblio le ferite.

Ho pianto spesso per nostalgia, ascoltando musica e guardando le foto di chi mi ha lasciato; avrei voluto stampare una voce nella memoria per non dimenticarla mai, innamorandomi di un sorriso… ho sofferto tanto e tanti ricordi non sono più così nitidi.

Ma ho vissuto e in questo bailamme di emozioni sono anche stata tanto felice.

Ho imparato ad assaporare gioie e dolori per ricordarmi di non sottovalutare mai nulla e respirare ogni istante di vita con amore verso di me, gli altri e quant’altro mi circonda.

Sono contenta quando ho dimostrazioni d’affetto e non so se è la sclero che avanza, però quando succede è una medicina : sono felice e sto benissimo per un bel po’.

“Sei unica e ti voglio tanto bene” mi ha scritto Rossella stamattina e mi ha fatto cominciare bene la giornata.

Non sono unica, sono Bianca e sentirsi dire ti voglio bene, è una cosa bellissima.

Sarebbe bello succedesse più spesso.
------------------ultim'ora : nel giro di venti minuti
me l'han detto anche Beatrice e Annina!!!
Oggi è senz'altro un buon giorno per stare al mondo!!!

domenica 18 luglio 2010

CASTELL'ARQUATO - WEEK END


Siamo partiti sabato mattina direzione Castell’Arquato. Avevamo bisogno di un week end di relax, lontano da casa, avevamo bisogno di stare con noi. Arrivato a destinazione verso le 11 abbiamo gironzolato per il borgo semideserto, abbiamo visitato la Chiesa della Colleggiata che è bellissima e abbiamo pranzato poi nel primo pomeriggio a Vernasca, in una trattoria dove ho mangiato un fantastico stufato al Barolo (più buono del mio).

Verso le 15 ci siamo diretti verso Vicobarone, dove avevo prenotato il B&b (La Beccaccina).
Siamo passati per paesini pittoreschi, una strada panoramica (quella dei vini) in mezzo a filari di viti che “pettinavano“ le colline. Siamo passati dal Castello di Rivalta dove eravamo già stati qualche anno fa di ritorno da un week end romantico sempre nello stesso posto dove eravamo diretti ora.

Arrivati a destinazione ci ha accolto con un grande sorriso Marc, parigino di nascita ma trapiantato a Vicobarone da 20 anni . La nostra camera è deliziosa, piccola e pulita, alle pareti due stampe di Klimt e dalla finestra un panorama stupendo, le colline e i vigneti a perdita d’occhio. Un gatto sul tetto della casa sottostante mi guarda e scappa via…si sentono già i grilli in concerto.

Siamo invasi da una gran tranquillità. Si sta bene qui, si respira un’aria di pace.
Dopo un pisolino, un po di coccole e una bella doccia usciamo per la cena che consumiamo in una trattoria a 5 km, consigliataci da Marc .

Vista da fuori sembra un baretto anonimo ma basta entrare per rendersi conto che non è così. I
proprietari sono sardi e ci accolgono sorridenti. Mangiamo all’aperto dove gustiamo prelibatezze sarde come i culargiuonus al burro e salvia, fritto misto e una gigantesca insalata con dentro
tantissime verdure.

Dopo cena rientriamo alla Beccaccina, siamo stanchi e fa caldo. Massimo si addormenta quasi subito io mi affaccio alla finestra e guardo il cielo stellato. Ascolto attentamente il canto dei grilli,
sembrano eseguire una melodia…lontano si vede un orizzonte di lucine che brillano e qualche lampo nel cielo : forse da noi fa temporale?
Mi metto a letto e ascolto i nostri respiri finchè mi addormento.

La mattina ci alziamo verso le 8 e facciamo una ricca colazione chiacchierando con Marc che ci racconta tante cose e ci fa vedere il libro che ha scritto su Castell’Arquato . E’ una persona molto colta, ha studiato alla Sorbona e ha una grande cultura di storia dell’arte antica e moderna insegnando in diverse università , come Bologna, Napoli e tante altre. Una persona di spessore con cui è stato molto gradevole e istruttivo chiacchierare e parlare di diversi argomenti, insomma gentile, signore e simpatico!

Ci lasciamo con la promessa di rivederci e prendiamo la via del ritorno. Non abbiamo fretta e decidiamo di fare la strada interna per raggiungere casa nostra.

La nostra Mito va come un gioiellino per queste strade strette in discesa e salita, abbiamo consumato pochissimo nonostante i tanti chilometri fatti. Passiamo per altri paesini mai sentiti prima e ci fermiamo a Pianello dove c’è il mercato. Ci sediamo a un bar della piazza e ci guardiamo intorno . Sembra di essere in un altro mondo.

La gente è seduta ai tavolini a chiacchierare, balconi fioriti, persone in bicicletta, vecchi che giocano a carte e che chiacchierano e ridono, alcuni leggono il giornale. Hanno tutti in comune un viso sereno. Sarà l’aria di qui? Paese delizioso, accogliente e pulito.

Riprendiamo la marcia e arriviamo a Castel San Giovanni e ci facciamo tanti paesini passando anche da Corteolona, Pieve di Porto Morone e tanti altri.
Bello di domenica mattina andare così senza guardare l’orologio !

Arriviamo a casa a mezzogiorno, abbiamo fame.
Ho ancora un po’ di sugo con il tonno che sugli spaghetti è ottimo, due fettine di salame, caffè e poi davanti alla Tv ad ammirare Valentino .

Siamo paghi, contenti, sereni, tranquilli. Un po’ di batticuore mi viene nell’ultimo giro del motogp.
Un quarto posto che vale un primo.

Bene, siamo a metà pomeriggio, Massimo si è appisolato e penso che gli farò compagnia.
Non ho voglia adesso di pensare a domani, sto troppo bene oggi.

Ogni tanto ci sta.
:-))

La foto qui sopra raffigura la vista che avevamo dalla finestra del B&b dove abbiamo dormito a Vicobarone. Il paese è carinissimo, piccolo, attorniato da vigneti che "pettinano" le colline in un modo fantastico. Questa è la zona del vino e dei salumi, si mangia benissimo e soprattutto si spende il giusto.

Ecco alcune foto che Massimo ha fatto a Castell'Arquato

Qui Massimo ha immortalato due passerotti su un lampione.



Qui abbiamo sbirciato in un giardino, si sentiva la voce di un bimbo che cantava,
Qui un gatto faceva la guardia ad un portone
E qui il profumo del gelsomino era fantastico, ci ha seguito per tutta la via...





sabato 10 luglio 2010

EVVIVA GI SPOSI !




Oggi si è sposato Gianni il mio collega, uno dei miei "ragazzi".

Troppo forte!! E' arrivato davanti al municipio con la sua sposa in sella alla sua moto, un CBR 600 nero. Entrambi senza casco a velocità ridotta,lui in vestito nero elegantissimo, lei con un delizioso abito color crema arricciato davanti, molto elegante.

Erano bellissimi tutt'e due. Lui con un'espressione dolce e innamorata che mai gli avevo visto, lei che non conoscevo, con gli occhi che brillavano come due gemme.

Mi sono fortemente emozionata.

Sono tornata indietro di oltre trent'anni.

Io arrivai davanti alla chiesa a bordo della 127 beige (tre posti) di mio fratello, con il mio vestitino bianco e Massimo con il suo completo beige, abiti comprati con i nostri risparmi (centosessantamilalire) all'Onestà, vicino alla stazione centrale di Milano.

Mentre il sindaco parlava a loro, rivedevo davanti agli occhi tante immagini di quella giornata
15 ottobre 1977.....e sorridevo.

Quando sono andata ad abbracciare e salutare gli sposi, avevo ancora un nodo alla gola.....

Auguri per una buona vita a Giovanni e Giovanna, che l'amore di oggi non invecchi mai e si rinnovi ogni giorno.

***

lunedì 5 luglio 2010

LETTERE DAL CORRIERE - Che vergogna!!

DAL FORUM DI I.B. FEDRIGOTTI "COSI' E' LA VITA" :

Terremoto L' Aquila

.......Ieri mi ha telefonato l'impiegata di una società di recupero crediti,per conto di Sky.
Mi dice che risulto morosa dal mese di settembre del 2009.
Mi chiede come mai.
Le dico che dal 4 aprile dello scorso anno ho lasciato la mia casa e non vi ho più fatto ritorno.
Causa terremoto.
Il decoder sky giace schiacciato sotto il peso di una parete crollata.
Ammutolisce.

Quindi si scusa e mi dice che farà presente quanto le ho detto a chi di dovere.
Poi, premurosa, mi chiede se ora, dopo un anno, è tutto a posto.
Mi dice di amare la mia città, ha avuto la fortuna di visitarla un paio di anni fa.
Ne è rimasta affascinata. Ricorda in particolare una scalinata in selci che scendeva dal Duomo verso la basilica di
Collemaggio.

E mi sale il groppo alla gola.
Le dico che abitavo proprio lì.
Lei ammutolisce di nuovo. Poi mi invita a raccontarle cosa è la mia città oggi.
Ed io lo faccio.

Le racconto del centro militarizzato.
Le racconto che non posso andare a casa mia quando voglio. Le racconto che, però, i ladri ci vanno indisturbati.
Le racconto dei palazzi lasciati lì a morire. Le racconto dei soldi che non ci sono, per ricostruire.
E che non ci sono neanche per aiutare noi a sopravvivere.
Le racconto che, dal primo luglio, torneremo a pagare le tasse ed i contributi, anche se non lavoriamo.
Le racconto che pagheremo l'i.c.i. ed i mutui sulle case distrutte. E ripartiranno regolarmente i pagamenti dei prestiti.
Anche per chi non ha più nulla. Che, a luglio, un terremotato con uno stipendio lordo di 2.000 euro
vedrà in busta paga 734 euro di retribuzione netta.
Che non solo torneremo a pagare le tasse, ma restituiremo subito tutte quelle non pagate dal 6 aprile.
Che lo stato non versa ai cittadini senza casa,che si gestiscono da soli, ben ventisettemila, neanche quel piccolo
contributo di 200 euro mensili che dovrebbe aiutarli a pagare un affitto.
Che i prezzi degli affitti sono triplicati. Senza nessun controllo.
Che io pago ,in un paesino di cinquecento anime, quanto Bertolaso pagava per un'appartamento in via Giulia, a Roma.

La sento respirare pesantemente. Le parlo dei nuovi quartieri costruiti a prezzi di residenze di lusso.

Le racconto la vita delle persone che abitano lì. Come in alveari senz'anima. Senza neanche un giornalaio. O un bar.
Le racconto degli anziani che sono stati sradicati dalla loro terra. Lontani chilometri e chilometri.
Le racconto dei professionisti che sono andati via perché nonhanno più lavoro...

di Veronica



***


Noemi Sabato, 10 Luglio 2010 La lettera di Veronica: verità seppellite

Parole pacate, quasi neutre, la narrazione di avvenimenti tragici, epocali come se parlasse con la vicina sul pianerottolo di casa: niente enfasi, niente accuse dirette, critiche salaci o feroci. Così, con garbo e dignità.
E proprio per questo che la lettera di Veronica ci appare ancora più pesante, più struggente; la sua narrazione fatta con signorilità e dignità, senza indugi nel vittimismo, recriminazioni e comunque senza rassegnazione.
Lettere così dalle zone terremotate ce ne sono giunte altre nel passato, ma seppur si sono consumate dimenticanze e menefreghismi più pesanti non avevano il sapore della stessa.
Sulla vita di veronica e dei suoi concittadini si è consumata la beffa più tragica ed oscena di tutti i tempi: una passarella di false promesse, un corteo di nani e ballerine danzanti sui cadaveri ancora seppelliti di questa gente, la pantomima di un regime privo più di ogni altro di assoluto pudore e vergogna.
Una sola di queste lettere in altri tempi ed in altri luoghi avrebbe dovuto seppellire, far scomparire quella gente.
Veronica non è solo l'emblema della sua di gente, lo è anche di tutti noi che sotto tali immonde sceneggiate abbiamo seppellito la nostra dignità ed il futuro dei nostri figli.
Ma anche queste mie, lo so, resteranno solo parole. E senza speranza.



- Ecco un'altra delle solite vergogne italiane.

lunedì 28 giugno 2010

Oggi spengo una candelina in più


Ho poco fiato e dovrò soffiare più forte: gli anni pesano un pò nel fisico, a giorni, ma non nel cuore . Sento tanto l'amore dei miei cari in questo periodo, più del solito, e degli amici, mi sento protetta da tanti pensieri buoni ed è uno "stato di grazia" che vorrei poter prolungare nel tempo, tutto quello che ho ancora da "consumare".

Però vivo l'oggi con serenità, felice di stare al mondo nonostante qualche piccolo acciacco fisico.

Sto bene con me e ho deciso che smetterò di fumare .

Mi voglio bene.

:-)

venerdì 25 giugno 2010

LETTERA DI UNA MAMMA ALLA Gelmini

UNA MAMMA ITALIANA HA SCRITTO UNA LETTERA ALLA GELMINI : E' IMPORTANTE LEGGERLA E DIVULGARLA!!!!


Gentile Ministro Gelmini,
l'altro giorno, leggendo la sua intervista sul Corriere della Sera, in cui dichiarava che l'ASTENSIONE OBBLIGATORIA DOPO IL PARTO è un privilegio, sono rimasta basita.

Che lei fosse poco ferrata sui problemi dell'educazione, non era necessaria la laurea in pedagogia, che io possiedo e lei no, o i tre corsi post laurea, che io possiedo e lei no, visto quello che sta combinando alla scuola statale. Ma almeno speravo avesse competenze giuridiche, essendo lei avvocato ed io no.

Certo, dato che lei, ora paladina della regionalizzazione, si è abilitata in "zona franca" (quel di Reggio Calabria), perché più facile (come da lei con un'ingenuità e candore imbarazzante affermato), lo si poteva supporre. E allora, prima le faccio una piccola lezione di diritto e poi parliamo d'educazione. L'astensione dopo il parto, sulla quale lei oggi con tanta leggerezza motteggia, è definita OBBLIGATORIA ed è un diritto inalienabile previsto da quelle leggi, per cui donne molto più in gamba di lei e di me, hanno combattuto strenuamente, a tutela delle lavoratrici madri.
Discorso diverso è il congedo parentale, di cui si può fruire, dopo i tre mesi di vita del bambino, per un totale di 180g, solo in parte retribuiti integralmente. Ovviamente per persone come lei, con un reddito di oltre 150.000 euro l'anno, pari quasi a quello del governatore della California Arnold Schwarzenegger, discutere di retribuzione, in questo caso più che un privilegio, è un'eresia.

Ovviamente lei non può immaginare, perché può permettersi tate, tatine, nido "aziendale" al ministero, ma LA GENTE NORMALE, che lei dice di comprendere, ha a che fare con file d'attesa interminabili per nidi insufficienti e costi per baby-sitter superiori a quelli della propria retribuzione.
Voglio dirle una cosa però, consapevole che le mie affermazioni susciteranno più clamore delle sue, DA PEDAGOGISTA E DA ESPERTA, affermo che fruire dell'astensione OBBLIGATORIA oltre che un DIRITTO è anche un DOVERE, prima di tutto morale e poi anche sociale.
Come vede ho più volte sottolineato la parola OBBLIGATORIA, che già di per se dovrebbe suggerirle qualcosa. Ma preferisco spiegarmi meglio, anche se è necessaria una piccola premessa doverosa.
Lei come tante donne, crede che l'essere madre, anche se nel suo caso da pochi giorni, le dia la competenza per parlare e pontificare su educazione e sviluppo del bambino, ai quali grandi studiosi hanno dedicato anni e anni di studio. In realtà, per dibattere sulla pedagogia, oggi chiamata più propriamente SCIENZE DELL'EDUCAZIONE, bisogna avere competenze specifiche, che dalle sue dichiarazione lei non sembra possedere.
Le potrei parlare della teoria sull'attaccamento di Bowlby, dell'imprinting e di etologia, ma non voglio confonderle le idee e quindi ricorro ad esempi più accessibili.
Basta guardare il regno animale per rendersi conto come le femmine di tutte le specie non si allontanano dai cuccioli e dedicano loro attenzione massima e cura FINO ALLO SVEZZAMENTO Non è una legge specifica relativa agli umani, ma della natura tutta. Procreare, infatti, implica delle responsabilità precise, è una scelta di vita, CHE SE CAMBIA IL COMPORTAMENTO ANIMALE, A MAGGIOR RAGIONE CAMBIA LA VITA DI UNA DONNA.
Sbaglia chi crede che l'arrivo di un figlio, non comporti cambiamenti nella propria vita. Un bambino non chiede di nascere, fare un figlio non è un capriccio da togliersi, ma una scelta di servizio, di dono di se stessi e anche del proprio tempo. Non sono i figli che devono inserirsi nella nostra vita, siamo noi che dobbiamo cambiarla per renderla a loro misura. Se non facciamo questo, potremmo fare crescere bambini soli, senza autostima e con poca sicurezza di sé. Bambini affamati di attenzioni, perché non gliene è stata data abbastanza nel momento in cui ne avevano massimo bisogno, cioè i primi mesi di vita. L'idea che non capiscono niente, che non percepiscono la differenza ad esempio tra un seno materno e un biberon della tata, è solo nostra. Ciò non vuol certo dire che tutti bambini allattati artificialmente o che tutti bambini con genitori che tornano subito a lavoro, saranno dei disadattati. Ma bisogna fare del nostro meglio per farli crescere bene, come quando in gravidanza assumevamo l'acido folico, per prevenire la "spina bifida".
I bambini hanno nette percezioni, già nel grembo materno. L'idea, che se piangono non si devono prendere in braccio "perché si abituano alle braccia", è un luogo comune.
Le "abitudini" arrivano dopo i 6 mesi, fino ad allora è tutto AMORE. Non è un caso che studi recenti, riabilitano il co-sleeping, (dormire nel lettone) e i migliori pediatri sostengono la scelta dell'allattamento a richiesta. Il volere educare i bambini inquadrandoli come soldati, già dai primi giorni di vita, non solo é antisociale, perché una generazione cresciuta senza il rispetto dei suoi ritmi di crescita può essere inevitabilmente compromessa, ma è un comportamento al di fuori delle più elementari regole umane e naturali.
Poi è anche vero che per molte donne, tornare a lavorare subito dopo il parto sia una necessità assoluta. Ma per questo problema dovrebbe intervenire adeguatamente lo Stato e non certo con affermazioni come le sue.

Mi rendo conto che il suo lavoro le permette di lasciare la bambina, rilasciare interviste di questo tipo (di cui noi non sentivamo la necessità) e tornare con comodo da sua figlia. Ma ci sono lavori che richiedono tempi e una fatica fisica e mentale che lei non conosce. Tempo che sarebbe inevitabilmente tolto ad un neonato che ha bisogno di una mamma "fresca", che gli dedichi la massima attenzione.

Noi donne infatti, se spesso per necessità ci comportiamo come Wonder Woman, poi siamo colpite da sindrome di sovra affaticamento.E non è vero che è importante la qualità e non la quantità:
- perché la qualità del tempo di una mamma da pochi giorni, che rientra nel tritacarne della routine quotidiana, aggiungendo il carico della gestione di un neonato, può essere compromessa.
- perché un bambino non dovrebbe scegliere tra qualità e quantità, almeno nei primi mesi, dovrebbe disporre di entrambe le cose.
Per non parlare poi del fatto, che se un genitore non può permettersi qualcuno che tenga il bambino nella propria casa, nel corso degli spostamenti, lo espone, con un bagaglio immunologico ancora carente, alle intemperie o alle inevitabili possibilità di contagio presenti in un nido. Infatti, è scientificamente provato che i bambini, che vanno al Nido troppo presto, o che non vengono allattati al seno, sono più soggetti ad ammalarsi, con danno economico sia per le famiglie che per il sistema sanitario.
Poi per carità, si può obiettare, che ci sono bambini che si ammalano anche in casa, o come succede anche ai bambini allattati al seno, ma è come dire ad un medico, che giacché si è avuto un nonno fumatore campato 100 anni, non è vero che il fumo fa male.
Bisogna dunque incentivare i comportamenti da genitore virtuoso, anche con la consapevolezza che i bambini non sono funzioni matematiche, ma si può fare molto, per favorire una crescita armoniosa, già dalla prima infanzia, se non addirittura durante la gravidanza.

E allora le domando Ministro, di svolgere il suo ruolo importante istituzionale con maggiore serietà, cercando di evitare affermazioni fuori luogo come questa, o come quella secondo cui "studiare non è poi così importante", prendendo Renzo Bossi come esempio.

Si dovrebbe impegnare di più nell'analisi dei problemi, per evitare valutazioni errate e posizioni dannose per lei, per gli altri e per il Paese.
Perché forse qualcuno potrebbe aver pensato che tutto sommato il suo era un ministero poco importante, che se guidato da un giovane ministro senza competenze specifiche, "non poteva arrecare grossi danni", soprattutto obbedendo ciecamente ai dettami del Tesoro, ma lei con la sua presunzione di voler parlare di cose che non conosce, sta contribuendo a minare il futuro di un'intera generazione.

Un'ultima cosa, lei che di privilegi se ne intende bene, essendo un politico, la usi con maggiore pudore questa parola.

05-05-10 Rosalinda Gianguzzi

-.-.-.-Qualsiasi commento è superfluo. Come mamma lavoratrice sono rimasta scandalizzata e
basita ; la Gelmini è mamma da poco con tanti privilegi che noi mamme NORMALI non abbiamo avuto e avremo mai. Troppo superficiale questo parlare a vanvera che ferisce.

Un bagno di umiltà sarebbe salutare, nonchè una lettera di scuse a tutte le mamme,
forse la Gelmini non ha collegato bocca e cervello, come spesso le succede ....

:-O

Consigli per la mente, gli occhi, il cuore

  • IL PICCOLO AVIATORE - Andrea Scanzi
  • IO & MARLEY - John Grogan
  • IO SPERIAMO CHE ME LA CAVO - Marcello D'orta
  • L'ONDA PERFETTA - Sergio Bambaren
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  • NEL FUOCO - Nicholas Evans
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  • UN'ALTRA OCCASIONE PER VIVERE - Ken Grimwood