giovedì 26 febbraio 2009

NON SARA' UN'AVVENTURA..........


Domattina parto per questa nuova avventura,

vado a mettermi in gioco perchè

sabato 28 febbraio e domenica 1° marzo

esporrò alla Fiera di Ferrara

Manifestazione Liberamente/Fantasy e Hobby

Padiglione 2 area hobbysti.


Vi aspetto se siete nei paraggi, in ogni caso

scriverò qui come è andata.

Incrociamo le dita!
:-))

BARZELLETTA



Una suora sale su un taxi.
Il tassista non smette un attimo di fissarla.

Lei gli chiede come mai la sta guardando in
quel modo e lui risponde:

"Vorrei chiederle una cosa, ma ho paura di offenderla".

Lei gli risponde:"Figliolo, non puoi offendermi. Sono suora da
molti anni ormai, e con l'età che ho, mi è capitato di vederne e
sentirne di tutti i colori. Sono sicura che niente che tu possa
dirmi o chiedermi potrà scandalizzarmi."

Il tassista: "Beh... Ho sempre avuto una fantasia:
baciare una suora."

La suora: "Bene, vediamo cosa si può fare.
Primo: devi essere single. Secondo: devi essere cattolico."

Il tassista, tutto contento, risponde:"Sì, sono single e cattolico!"

"Ok allora gira in quel vicolo." dice la suora e così soddisfa il
desiderio del tassista con un bacio da far arrossire...

Ma quando ritornano sulla strada principale, il tassista scoppia
a piangere.

"Perché piangi, figliolo?", gli chiede premurosa la suora.

"Mi perdoni, sorella, perché ho peccato. Le ho mentito.
Sono sposato e sono ateo."
La suora: "Non c'è problema. Mi chiamo Alberto e sto andando
a una festa di Carnevale!!!!!!"
:-))

mercoledì 25 febbraio 2009

IL RICORDO


"Il ricordo è un modo d’incontrarsi".
Lo ha detto Gibran e anche io la penso così.

A volte mi sento sola e allora penso alle persone che non vedo da tanto, amici o parenti, a chi è volato via, a chi in ogni caso un segno o un graffio nel mio cuore l’ha lasciato; il posto vuoto momentaneamente o no nessun altro dopo, lo occupa. E’ lì ….e a volte ritornano.

Al ricordo spesso è abbinata la nostalgia, e ad essa a volte sorrisi e/o lacrime.
Ciò che è andato non è sempre perso.

E’ un vissuto che alimenta la nostra vita.

Oggi è volata via una cara amica di Silvia e io le sono vicina. Questo mi ha fatto pensare ai miei amici lontani che ho sempre in mente : Angelo, Beatrice, Rocchina, Licia, Adriana e tanti altri.


Ho tanta voglia di rivederli perché il telefono sarà anche la tua voce, ma non sa parlare come il cuore.

Allora stamattina per un attimo mi sono fatta un viaggio mentale per qualche minuto, a occhi chiusi fino a Melpignano.



Mi ricordo quel giorno d’estate eravamo a tavola con Angelo Gino e la Nena, avevo mangiato per sbaglio un peperoncino piccantissimo e stavo lì con gli occhi strabuzzati e la gola in fiamme e Gino mi porse un pezzo di pane e un bicchiere di vino sorridendo divertito.

Che bei momenti, quanta allegria e condivisione della vita con tanta voglia di stare insieme.

Sì, il ricordo è un modo d’incontrarsi. Non dimentichiamolo mai.





-:-

venerdì 20 febbraio 2009

STORIELLA E CONSIDERAZIONI SUL LAVORO










Un corvo stava
appollaiato
su un albero,
nullafacente.

Un coniglio passò di lì e lo vide.

Gli chiese : “Posso stare qui sotto al tuo albero a non far
niente come te?”
“Certo fai pure” rispose il corvo e il coniglio si mise sotto
l’albero nullafacente pure lui.
Arrivò poi una volpe che visto il coniglio gli saltò addosso
e se lo mangiò.

La morale di questa storia è che per startene seduto senza
fare nulla, devi essere seduto molto, ma molto in alto.

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A volte lavorare è pesante.

E’ diventato molto difficile e spesso fuori moda,

lavorare con metodo .


Poca praticità e non dialogo nel risolvere i problemi,
poca collaborazione, volontà di emergere ma
soprattutto APPARIRE, questa è la cosa più importante;
il buon senso, i valori, l’economia, la collaborazione,
il dialogo, vengono dopo.

Forse.

Il lavoro di squadra è diventato un optional e usare il
cervello una rarità.

Io mi domando solo che domani potranno avere
queste nuove generazioni e quelle a venire ,
se non imparano a edificare il loro futuro lavorativo
con solidi metodi .

*




venerdì 13 febbraio 2009

QUANDO SI IMPARA



E’ solo dopo un certo periodo di tempo che s’impara la sottile differenza fra sostenere una mano e incatenare l’anima.
Impari così che amore non è solo andare a letto, che una buona compagnia non significa sicurezza, che i baci non sono contratti e che i regali non sono promesse. Cominci quindi ad accettare le sconfitte con la testa e con gli occhi aperti.
Impari che puoi sopportare, che sei forte e che vali. E dopo un po’ di tempo pianti il tuo giardino e decori la tua anima senza aspettare che qualcuno ti regali dei fiori.

Stare con qualcuno che ti offre un buon futuro potrebbe significare che presto o tardi vorrai tornare al tuo passato. Con il tempo impari che solo chi è capace di amarti a scatola chiusa, con tutti i tuoi difetti senza pretendere di cambiarti, può offrirti tutta la felicità che desideri.

E impari che se stai vicino a una persona solo per colmare la tua solitudine, irrimediabilmente finirai per non volerla più vedere e che i veri amici sono contati, che se non lotti per loro e con loro, presto o tardi ti ritroverai solo e attorniato da false amicizie.

Con il tempo imparerai che chiunque si può scusare ma il perdono è solo dei cuori nobili. E ti renderai conto che anche se sei felice con i tuoi amici, ogni tanto piangerai per quelli che hai lasciato andare; capirai che le esperienze vissute con ogni persona sono uniche e irripetibili, che colui che disprezza e umilia un altro essere umano, prima o poi riceverà la stessa umiliazione e disprezzo.

Con il tempo imparerai a costruire tutte le tue strade oggi, perché il terreno del domani è troppo incerto per fare piani, comprenderai che non conviene affrettare e forzare le cose perché avvengano, poiché potrebbero alla fine non essere come speravi.

E ti renderai conto che in realtà la cosa migliore non era il futuro, ma l’attimo che stavi vivendo in quel momento.

Con il tempo vedrai che anche se sei felice con chi ti è a fianco, rimpiangerai terribilmente quelli che stavano con te ieri e che ora non ci sono più, imparerai che tentare di perdonare o chiedere perdono, dire a qualcuno di amarlo o che lo rimpiangi, solo davanti a una tomba, ormai non ha più senso.

E si impara, si impara, si impara ogni giorno….ma solo con il tempo.

*

mercoledì 11 febbraio 2009

PENSIERO DEL GIORNO...E DI SEMPRE



TUTTI I FIORI DELL'AVVENIRE

SONO NEI SEMI DI OGGI.

(Autore sconosciuto)

lunedì 9 febbraio 2009

RIFLESSIONI


In questi giorni il dramma di Eluana Englaro è prepotentemente tornato alla ribalta.

E’ il fatto del giorno di tutti i giorni.

Tutti vogliono dire la loro opinione in merito, addirittura il governo, in quattro e quattr’otto, con una celerità inusuale da far spavento, ha addirittura espresso un disegno di legge che verrà con tutta probabilità approvato nel giro di poche ore
da questi personaggi.
Si guadagnassero la michetta altrettanto velocemente approvando le leggi che servono e che non abbiamo!!
Mi dà proprio un fastidio fisico l’arroganza di certi personaggi politici e religiosi che si vantano di giudicare (in nome della fede e del cristianesimo - quest'ultimo però ne ha di scheletri nell'armadio! , lo dice la storia), di avere il diritto di decidere o no cosa è meglio per questa donna che già aveva deliberatamente deciso cosa fare, nel caso mai fosse successo, quel che è successo.

Se prima era un caso umano ora purtroppo è diventato un caso politico.
Non mi interessa vedere chi vincerà la partita se il capo dello stato o il presidente del consiglio, il fatto è che chi perde qui è l’ UOMO.

Che tristezza manipolare così in questo modo abbietto, la sorte di una donna che prima non può più difendersi da istituzioni e personaggi che pretendono di decidere per lei; e poi una volta per tutte, diciamolo che questo non ha niente a che vedere con il discorso eutanasia!

Ma soffermiamoci a pensare un’attimo… quante persone nelle sue condizioni ci sono? Il suo caso è diventato il caso dei media, per poter stampare e parlare ancora di più, fare audience, continuando a trasmettere le immagini di quand’era così bella e sorridente.

Sono cattolica anche se poco praticante, ma mi piacerebbe che scendesse il velo del silenzio su questa vicenda, non per dimenticarla no, ma per il rispetto ai suoi familiari ai suoi genitori che hanno sofferto (prima) stanno soffrendo (durante) e non finiranno di farlo (dopo) nemmeno quando Lei avrà preso il volo verso altri cieli, in modo definitivo .

Viviamo in tanti il suo dramma, ma è doveroso il rispetto e una preghiera detta con il cuore e a labbra sigillate.

venerdì 6 febbraio 2009

L'AMICIZIA



L’amicizia è come una stella cometa alta nel cielo, sempre brillante e sempre pronta a indicarti la strada di casa, se mai ti smarrissi.

E’ come un piccolo sole che splende sempre dentro l’anima anche nei giorni grigi, specie se fuori c’è la bufera.

E’ un giardino fiorito pieno di colori e profumi, dove appoggiare lo sguardo e allontanare le brutture che la vita ti regala.

E’ il cuscino sul quale appoggi il tuo cuore, il braccio a cui ti aggrappi, la spalla su cui piangere, l’orecchio a cui raccontare quel che ti succede, il suono del silenzio che ti estranea da tutto il rumore del mondo.

E’ camminare per le strade anche quelle più impervie senza timore, sicuri di non essere soli, perché si condividono pensieri, parole e gesti anche invisibili.

Tu sai che io ci sono, io so che tu ci sei.

L’amicizia ha anche quel volto sbiadito forse dalla lontananza, ma carico di colori quando sento salda la presa della tua mano sempre presente, quando l’abbraccio che mi dai annulla il tempo in cui non c’è stato contatto, nel momento del bisogno e nel momento della gioia, quando sono un po’ persa, quando sono entusiasta, contenta comunque di condividere quel che mi capita con chi mi vuole bene.

E’ come una casa costruita poco a poco, con tanti piccoli mattoncini che hanno tanti nomi : affinità, comprensione, gentilezza, bontà, sincerità e sono le fondamenta di un piccolo edificio che crescerà fino ad innalzarsi verso il cielo, mai oscurato dall'ombra dei grattacieli intorno.

giovedì 5 febbraio 2009

CONSIDERAZIONI DA DOPO NOTIZIARIO


Il paradosso nel nostro tempo e nella storia è che abbiamo edifici sempre più alti
ma moralità più basse,
autostrade più larghe e orizzonti ristretti ,
usiamo in abbondanza il verbo avere.

Abbiamo case più grandi e famiglie più piccole
tante comodità e meno tempo,
tanta istruzione ma poco buon senso ,
più conoscenza e meno giudizio
più esperienza e più problemi
più medicine e meno benessere.

Sono stanca di brutte notizie, di violenza, di cronache tristi propinate dai vari TG.
Tutto ciò però dovrebbe farci riflettere.

Lo so, la vita non è solo cose belle e da ridere. E’ che quando le viviamo non le assaporiamo abbastanza, dovremmo centellinare e gustare ogni istante con passione, invece lo facciamo in modo superficiale credendo che in fondo, ci sia tutto dovuto.

Abbiamo moltiplicato le nostre proprietà ma ridotto i nostri valori ,
sappiamo come guadagnarci da vivere ma non come vivere,
abbiamo aggiunto anni alla vita, ma non vita agli anni.
Si predica l’amore e poi se ne abusa usandolo e violando anime innocenti.

Siamo andati e tornati dalla luna ma non abbiamo trovato il tempo per attraversare la strada per incontrare un amico.
Abbiamo visitato lo spazio esterno e non quello interno
abbiamo creato cose più grandi ma non per questo migliori,
dominato l’atomo ma non i pregiudizi,
abbiamo imparato a sbrigarci ma non ad aspettare .
Costruiamo computer più grandi ma comunichiamo sempre meno.
Predichiamo l’amore e consumiamo violenza.

Questi sono i tempi del fast food e della digestione lenta, dei grandi uomini dai piccoli caratteri, ricchi profitti e povere relazioni., viaggi veloci , piatti usa e getta, moralità a perdere, dei corpi trasparenti e delle pillole che possono farti di tutto : rallegrarti, calmarti, ucciderti.

E’ il tempo delle cose in vetrina e niente in magazzino.
Che tristezza…

Dove sono finiti i buoni sentimenti? L’emozione, il buon cuore, la gentilezza, il sorriso, l’amore, lo stare insieme senza secondi fini, allegramente e con spensieratezza?

Dove sono finite le parole gentili che scaldano il cuore, la compassione, la fede, la disponibilità l’aiutare il nostro prossimo, l’essere buoni….gli abbracci, i baci e gli sguardi pieni di puro e vero affetto… dove sono finiti le belle conversazioni, i ricordi, gli insegnamenti, il rispetto ?

Penso che questo mondo dovrebbe fermarsi un momento a riflettere su tutto quello che stiamo PERDENDO, perché poi chi verrà dopo di noi, avrà un gran bel da fare.

Penso che continuando a sopravvivere così il declino dell’essere umano è inevitabile.

Bisognerebbe tenere a mente che la vita non si misura da quanti respiri facciamo, ma dai momenti che ci tolgono il respiro.

Abbiamo bisogno di dare ossigeno all’anima.

Consigli per la mente, gli occhi, il cuore

  • IL PICCOLO AVIATORE - Andrea Scanzi
  • IO & MARLEY - John Grogan
  • IO SPERIAMO CHE ME LA CAVO - Marcello D'orta
  • L'ONDA PERFETTA - Sergio Bambaren
  • LA BIBBIA
  • LA PROFEZIA DI CELESTINO - James Redfield
  • MESSAGGI DAI MAESTRI - Brian Weiss
  • NEL FUOCO - Nicholas Evans
  • SE SOLO FOSSE VERO - Marc Levy
  • STORYTELLERS - Paola Maugeri, Luca De Gennaro
  • UN'ALTRA OCCASIONE PER VIVERE - Ken Grimwood