lunedì 5 luglio 2010

LETTERE DAL CORRIERE - Che vergogna!!

DAL FORUM DI I.B. FEDRIGOTTI "COSI' E' LA VITA" :

Terremoto L' Aquila

.......Ieri mi ha telefonato l'impiegata di una società di recupero crediti,per conto di Sky.
Mi dice che risulto morosa dal mese di settembre del 2009.
Mi chiede come mai.
Le dico che dal 4 aprile dello scorso anno ho lasciato la mia casa e non vi ho più fatto ritorno.
Causa terremoto.
Il decoder sky giace schiacciato sotto il peso di una parete crollata.
Ammutolisce.

Quindi si scusa e mi dice che farà presente quanto le ho detto a chi di dovere.
Poi, premurosa, mi chiede se ora, dopo un anno, è tutto a posto.
Mi dice di amare la mia città, ha avuto la fortuna di visitarla un paio di anni fa.
Ne è rimasta affascinata. Ricorda in particolare una scalinata in selci che scendeva dal Duomo verso la basilica di
Collemaggio.

E mi sale il groppo alla gola.
Le dico che abitavo proprio lì.
Lei ammutolisce di nuovo. Poi mi invita a raccontarle cosa è la mia città oggi.
Ed io lo faccio.

Le racconto del centro militarizzato.
Le racconto che non posso andare a casa mia quando voglio. Le racconto che, però, i ladri ci vanno indisturbati.
Le racconto dei palazzi lasciati lì a morire. Le racconto dei soldi che non ci sono, per ricostruire.
E che non ci sono neanche per aiutare noi a sopravvivere.
Le racconto che, dal primo luglio, torneremo a pagare le tasse ed i contributi, anche se non lavoriamo.
Le racconto che pagheremo l'i.c.i. ed i mutui sulle case distrutte. E ripartiranno regolarmente i pagamenti dei prestiti.
Anche per chi non ha più nulla. Che, a luglio, un terremotato con uno stipendio lordo di 2.000 euro
vedrà in busta paga 734 euro di retribuzione netta.
Che non solo torneremo a pagare le tasse, ma restituiremo subito tutte quelle non pagate dal 6 aprile.
Che lo stato non versa ai cittadini senza casa,che si gestiscono da soli, ben ventisettemila, neanche quel piccolo
contributo di 200 euro mensili che dovrebbe aiutarli a pagare un affitto.
Che i prezzi degli affitti sono triplicati. Senza nessun controllo.
Che io pago ,in un paesino di cinquecento anime, quanto Bertolaso pagava per un'appartamento in via Giulia, a Roma.

La sento respirare pesantemente. Le parlo dei nuovi quartieri costruiti a prezzi di residenze di lusso.

Le racconto la vita delle persone che abitano lì. Come in alveari senz'anima. Senza neanche un giornalaio. O un bar.
Le racconto degli anziani che sono stati sradicati dalla loro terra. Lontani chilometri e chilometri.
Le racconto dei professionisti che sono andati via perché nonhanno più lavoro...

di Veronica



***


Noemi Sabato, 10 Luglio 2010 La lettera di Veronica: verità seppellite

Parole pacate, quasi neutre, la narrazione di avvenimenti tragici, epocali come se parlasse con la vicina sul pianerottolo di casa: niente enfasi, niente accuse dirette, critiche salaci o feroci. Così, con garbo e dignità.
E proprio per questo che la lettera di Veronica ci appare ancora più pesante, più struggente; la sua narrazione fatta con signorilità e dignità, senza indugi nel vittimismo, recriminazioni e comunque senza rassegnazione.
Lettere così dalle zone terremotate ce ne sono giunte altre nel passato, ma seppur si sono consumate dimenticanze e menefreghismi più pesanti non avevano il sapore della stessa.
Sulla vita di veronica e dei suoi concittadini si è consumata la beffa più tragica ed oscena di tutti i tempi: una passarella di false promesse, un corteo di nani e ballerine danzanti sui cadaveri ancora seppelliti di questa gente, la pantomima di un regime privo più di ogni altro di assoluto pudore e vergogna.
Una sola di queste lettere in altri tempi ed in altri luoghi avrebbe dovuto seppellire, far scomparire quella gente.
Veronica non è solo l'emblema della sua di gente, lo è anche di tutti noi che sotto tali immonde sceneggiate abbiamo seppellito la nostra dignità ed il futuro dei nostri figli.
Ma anche queste mie, lo so, resteranno solo parole. E senza speranza.



- Ecco un'altra delle solite vergogne italiane.

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