Ero tanto piccola, andavo alle elementari e la mia era la mamma più bella del mondo. E' così per ogni figlio o figlia. Foto in bianco e nero degli anni 60, ero terribile, facevo disperare, ne combinavo una tutti i giorni e anche se andavo bene a scuola ogni tanto qualche sculacciata arrivava. Devo dire che probabilmente mi ha anche fatto bene.
Un litro di latte allora costava 70 lire me lo ricordo ed era nel triangolo di cartone che ad aprirlo ci voleva la laurea e tanta pazienza; mio papà quando era a casa la domenica usciva e tornava con cinque garofani per la mamma, io avevo il vestito bello della domenica che regolarmente mi sporcavo ancora prima di uscire di casa.
Cantavo a squarciagola il venerdi quando c'era la Hit Parade con Luttazzi alla radio, che mi sentivano fino in cortile e suonavo i campanelli e poi scappavo per la strada.
Il primo bacio dato al figlio del materassaio anche se mi piaceva da morire il figlio della portinaia che aveva i capelli rossi.
Lo schiaffo di mia madre sulla bocca alla prima parolaccia uscita per sbaglio, le sue carezze quando mi punse una vespa.....le feste in casa che dava mio fratello con un vecchio giradischi Geloso e noi chiusi in camera per non disturbare, e il suo amico Clito che mi faceva fare le piroette e quando andavano tutti via scolavo il fondo di tutti i bicchieri sul tavolo e poi mia madre mi beccava e me le dava.
I dispetti a mia sorella, quando aveva il ragazzo che facevo la spia a papà e mamma se li avevo visti baciarsi...
Che storie...
Quanto tempo è passato e quanto può far tornare alla mente una fotografia; la memoria è un grande archivio davvero, l'importante è non dimenticare la semplicità e la bellezza di come eravamo per lasciare un'impronta di come ora siamo.
.......
Un litro di latte allora costava 70 lire me lo ricordo ed era nel triangolo di cartone che ad aprirlo ci voleva la laurea e tanta pazienza; mio papà quando era a casa la domenica usciva e tornava con cinque garofani per la mamma, io avevo il vestito bello della domenica che regolarmente mi sporcavo ancora prima di uscire di casa.
Cantavo a squarciagola il venerdi quando c'era la Hit Parade con Luttazzi alla radio, che mi sentivano fino in cortile e suonavo i campanelli e poi scappavo per la strada.
Il primo bacio dato al figlio del materassaio anche se mi piaceva da morire il figlio della portinaia che aveva i capelli rossi.
Lo schiaffo di mia madre sulla bocca alla prima parolaccia uscita per sbaglio, le sue carezze quando mi punse una vespa.....le feste in casa che dava mio fratello con un vecchio giradischi Geloso e noi chiusi in camera per non disturbare, e il suo amico Clito che mi faceva fare le piroette e quando andavano tutti via scolavo il fondo di tutti i bicchieri sul tavolo e poi mia madre mi beccava e me le dava.
I dispetti a mia sorella, quando aveva il ragazzo che facevo la spia a papà e mamma se li avevo visti baciarsi...
Che storie...
Quanto tempo è passato e quanto può far tornare alla mente una fotografia; la memoria è un grande archivio davvero, l'importante è non dimenticare la semplicità e la bellezza di come eravamo per lasciare un'impronta di come ora siamo.
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2 commenti:
Ti lascio due poesie del, secondo me, il pittore e scultore migliore che ci sia: Gibran
RITORNAR BAMBINI
Le cose che il bambino ama
rimangono nel regno del cuore
fino alla vecchiaia.
La cosa più bella della vita
è che la nostra anima
rimanga ad aleggiare
nei luoghi dove una volta
giocavamo.
Kahlil Gibran "Self-Portrait"
RICORDO
Non lascio che neanche un singolo fantasma del ricordo
svanisca con le nuvole,
ed è la mia perenne consapevolezza del passato
che causa a volte il mio dolore.
ma se dovessi scegliere tra gioia e dolore,
non scambierei i dolori del mio cuore
con le gioie del mondo intero.
Kahlil Gibran "Self-Portrait"
Volevo poi dire pittore e scrittore poeta, scus e l'orario. S!
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