Ma si sa ormai è d'uso far sapere quel che fa comodo si sappia, la forma e la veridicità delle notizie sono cose secondarie.
Io spesso mi domando dove è finito il garbo, lo stile la classe di alcuni giornalisti o inviati tv, in quanto definirli tali a volte è proprio cosa gratuita.
In merito a quanto scritto da Stefano sul suo profilo posso solo dire il mio pensiero ma non come mamma di un figlio che è in Australia da quasi cinque anni, ma da persona che ha vissuto là per un totale di 45 giorni nell'arco di sette mesi.
Ho avuto modo di parlare con gente che vive a Fremantle da molti anni, italiani emigrati in età scolare e ragazzi che vivono in ostello all'Old Fire Station da diverso tempo, praticamente come fosse una seconda casa.
Questi ultimi sono partiti dall'Italia e da altri paesi come Colombia, Inghilterra, Olanda, Spagna ecc. per fare una nuova esperienza, viaggiare esplorare il mondo, fuori dal proprio territorio ma per cercare l'opportunità di scrivere un nuovo capitolo della propria vita, in un mondo diverso, nuovo sotto molti aspetti, trovare un lavoro, guadagnare e costruirsi un futuro.
Cosa che nel proprio paese forse non era possibile fare.
Stefano è il nostro unico figlio, vederlo partire , tornare a casa guardare increduli le pareti della sua stanza, assaporare la sua assenza, è stato doloroso ma siamo felici che lo abbia fatto perchè quello che è partito il 20 dicembre 2010 era un ragazzo di 25 anni e non è lo stesso con cui parliamo via skype, non è lo stesso che abbiamo abbracciato a gennaio quando gli abbiamo fatto la sorpresa;
in quell'occasione abbiamo ulteriormente toccato con mano la sua realtà, vissuto di riflesso la sua gioia e i suoi pensieri, non c'era piu' traccia del ragazzotto partito con lo zaino in spalla...
In questo momento non ragiono da mamma, Stefano si è fatto un gran mazzo per il primo visto, per il secondo e per quello che verrà ne farà altrettanto, andatevi a rileggere il suo blog come è stata dura i primi tempi a Melbourne, poi ad Adelaide e i giorni in farm a Cobran, quello che voglio dire è che senza sacrificio, senza rinunce non si ottiene nulla e quando si ha, il gusto è diverso, assapori e apprezzi di piu' tutto quello che è costato sudore : il tuo.
Quindi concludo convinta che per la mia esperienza, quella di Stefano e di alcuni suoi e nostri amici che sono andati e rimasti là, l'Australia non è il paese del bengodi dove tutto è facile, anzi è il contrario : o segui le regole o le segui, non ci sono alternative, sono severi è vero ma ci sta , noi d'altro canto siamo troppo ...diciamo "liberi" - e non è nemmeno il termine giusto - , comunque là è davvero un'altra cosa.
Non è così facile fare delle scelte nella vita a volte, ma non bisogna nascondersi dietro a mille scuse per giustificare delle rinunce. Tanti ragazzi tornano a casa perchè non hanno il coraggio di affrontare la fatica, perchè alcuni genitori gli han sempre fatto trovare la pappa pronta, li hanno sempre difesi, coperti e protetti, hanno speso tutti i soldi in bere, fumo e pistolate varie senza fare piani per il futuro, senza sapere cosa costa il pane al chilo, senza capire bene cosa volere dalla propria vita, stando così alla finestra e vivendo la propria esistenza come una comparsa e non da protagonisti, escludendo a priori ogni spirito anche il piu' nascosto, di adattamento.
Io vedo Stefano contento, sereno, realizzato, ha quel che gli serve per stare bene e vivere bene; ha colto un'opportunità che qui non avrebbe mai avuto malgrado gli studi , il diploma , l'esperienza lavorativa e tutta la buona volontà del mondo.
Quindi CARPE DIEM , se dovete fare una scelta diversa che vi cambi la vita, vivere un'esperienza diversa, affrontatela mettendo in conto anche i problemi, le paure, le gioie e i dolori, tutto questo costruisce l'essenza di una persona e la bellezza interiore che spesso è invisibile all'occhio umano .
" Se
il segreto della vita sta nelle pazzie che riesci a fare allora sono a
buon punto, e nonostante non conosca il vero significato della vita ne
sto dando uno alla mia.
Dalla
mia prospettiva tutto è distorto in una maniera stupenda, la realtà ha
il sapore delle serate con gli amici, del lavoro che piace, dei sorrisi
delle ragazze che "diventano limoni" il giorno dopo, dell'andare in
spiaggia durante i giorni di riposo, del tramonto da cartolina, dei
party che saltano fuori dal nulla, dell'essere sereni natural durante.
Qui i sogni non si realizzano, non ce n'è bisogno. Sei tu a realizzarti. "
(dal blog di Stefano 25/11/2011 - che prima o poi riprenderà a scrivere :-) )
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