Nevica. Una coltre bianca ha coperto le case, i prati e gli alberi.
Guido piano sulla strada che mi porta al lavoro, per il momento è percorribile.
L’aria è frizzante, ma tutto fuori sembra rallentato.
Esco dalla tangenziale e passo davanti al Colleoni, un agglomerato di edifici attorniato da alberi che sembrano aprire le bianche braccia innevate al cielo. Sembra un paesaggio fiabesco.
La neve cade a piccoli fiocchi, con il suo dolce ritmo.
Ripenso a quando è nato Stefano.
C’era tantissima neve, aveva nevicato per un paio di giorni in continuo e molto forte.
Io uscivo spesso nonostante il freddo con il mio bimbo che stava al caldo dentro la sua bellissima carrozzina blu china con i fiori rossi arancioni e gialli, percorrevo il viottolo scavato sul marciapiede tra i muri di neve.
Abitavo vicino ad un piccolo parco dove erano chiusi in un grande recinto un asino, delle caprette, galli e galline e c’era anche un bellissimo pavone .
Anche con la neve la mattina avevamo la sveglia ecologica: un asino che raglia, un gallo che canta,
entrambi più o meno alla stessa ora.
Ricordi….
Avevo una piccola 500 beige, regalatami da mio suocero piacevolissima da guidare, bisognava
Giocare di frizione per cambiare marcia; vicino alla targa avevo l’adesivo di Gilles il mio mito
Di ieri e di oggi e spesso, il pedale dell’acceleratore si incantava…una volta feci un “pelo” incredibile a una vetrina ….
La neve…
I remember…
…. una battaglia di palle di neve con gli amici del karate, dopo l’allenamento una sera…arrivai a casa tutta bagnata, zuppa d’acqua….con la mia Renault 5 andavamo alla rotonda grande a guidare in controsterzo, facendo slittare le gomme e rischiando di finire fuori strada…..un ultimo dell’anno invece nevicava tantissimo e si ruppero i tergicristalli ; fu un cinema arrivare alla sala da ballo, quando uscimmo poi nell’anno nuovo alle 3 di notte non trovavamo più la macchina, coperta da diversi centimetri di neve….
Ora qui in ufficio guardo fuori dalla finestra e mi viene dal cuore una preghiera per ringraziare il cielo di darmi la possibilità di avere dei ricordi, di avere goduto di tanti momenti belli e no, di avere avuto tanto amore (e di averne ancora perché quello non basta mai) ma soprattutto di essere al mondo.
Guido piano sulla strada che mi porta al lavoro, per il momento è percorribile.
L’aria è frizzante, ma tutto fuori sembra rallentato.
Esco dalla tangenziale e passo davanti al Colleoni, un agglomerato di edifici attorniato da alberi che sembrano aprire le bianche braccia innevate al cielo. Sembra un paesaggio fiabesco.
La neve cade a piccoli fiocchi, con il suo dolce ritmo.
Ripenso a quando è nato Stefano.
C’era tantissima neve, aveva nevicato per un paio di giorni in continuo e molto forte.
Io uscivo spesso nonostante il freddo con il mio bimbo che stava al caldo dentro la sua bellissima carrozzina blu china con i fiori rossi arancioni e gialli, percorrevo il viottolo scavato sul marciapiede tra i muri di neve.
Abitavo vicino ad un piccolo parco dove erano chiusi in un grande recinto un asino, delle caprette, galli e galline e c’era anche un bellissimo pavone .
Anche con la neve la mattina avevamo la sveglia ecologica: un asino che raglia, un gallo che canta,
entrambi più o meno alla stessa ora.
Ricordi….
Avevo una piccola 500 beige, regalatami da mio suocero piacevolissima da guidare, bisognava
Giocare di frizione per cambiare marcia; vicino alla targa avevo l’adesivo di Gilles il mio mito
Di ieri e di oggi e spesso, il pedale dell’acceleratore si incantava…una volta feci un “pelo” incredibile a una vetrina ….
La neve…
I remember…
…. una battaglia di palle di neve con gli amici del karate, dopo l’allenamento una sera…arrivai a casa tutta bagnata, zuppa d’acqua….con la mia Renault 5 andavamo alla rotonda grande a guidare in controsterzo, facendo slittare le gomme e rischiando di finire fuori strada…..un ultimo dell’anno invece nevicava tantissimo e si ruppero i tergicristalli ; fu un cinema arrivare alla sala da ballo, quando uscimmo poi nell’anno nuovo alle 3 di notte non trovavamo più la macchina, coperta da diversi centimetri di neve….
Ora qui in ufficio guardo fuori dalla finestra e mi viene dal cuore una preghiera per ringraziare il cielo di darmi la possibilità di avere dei ricordi, di avere goduto di tanti momenti belli e no, di avere avuto tanto amore (e di averne ancora perché quello non basta mai) ma soprattutto di essere al mondo.
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