Ieri sera riordinando dei documenti, mi è tornato tra le mani il mio album di Gilles.
Mi si è stretto il cuore e con mano quasi tremante l’ho aperto. Un insieme di ritagli di giornale, foto autografate, articoli, biglietti di Gran Premi, lettere da Maranello e quant’altro che ancora oggi conservo gelosamente da oltre trent’anni .
Ogni tanto ci penso.
Mi si è stretto il cuore e con mano quasi tremante l’ho aperto. Un insieme di ritagli di giornale, foto autografate, articoli, biglietti di Gran Premi, lettere da Maranello e quant’altro che ancora oggi conservo gelosamente da oltre trent’anni .
Ogni tanto ci penso.
E mi manca.
Potrei cercare tante belle parole per esprimere quel che provavo allora, ma è talmente radicato dentro di me che non riesco ad esprimerlo e forse, ci vorrebbe un vocabolario speciale.
Dopo di lui Ayrton. Un diverso modo di essere , un bene diverso anzi, una STIMA diversa,ma sempre un Grande.
Volati via entrambi.
Ma il ricordo è sempre vivo anche se dorme, impegnato a sognare finchè un’immagine bussa al cuore e lo fa così forte, che piove nei miei occhi.
Ho richiuso il mio album, è tornato il sole nei miei occhi e ho sorriso : caro Gilles, come dice Gibran, se il ricordo è un modo d’incontrarsi, ti ho abbracciato forte ancora una volta.
Potrei cercare tante belle parole per esprimere quel che provavo allora, ma è talmente radicato dentro di me che non riesco ad esprimerlo e forse, ci vorrebbe un vocabolario speciale.
Dopo di lui Ayrton. Un diverso modo di essere , un bene diverso anzi, una STIMA diversa,ma sempre un Grande.
Volati via entrambi.
Ma il ricordo è sempre vivo anche se dorme, impegnato a sognare finchè un’immagine bussa al cuore e lo fa così forte, che piove nei miei occhi.
Ho richiuso il mio album, è tornato il sole nei miei occhi e ho sorriso : caro Gilles, come dice Gibran, se il ricordo è un modo d’incontrarsi, ti ho abbracciato forte ancora una volta.
* ho messo una delle foto che amo di più *
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