giovedì 17 marzo 2011

BUON COMPLEANNO ITALIA

Un Paese che ignora il suo ieri non può avere il suo domani.
- Indro Montanelli



Buon compleanno Italia, sderenata Italia, un pò suora un pò puttana, ma non solo mafia spaghetti e mandolino.

Ho tirato fuori dal cassetto la bandiera tricolore, quella che Marisa mi cucì tanti anni fa in occasione dei mondiali dell'82. L'ho legata alla ringhiera e lì la lascerò perchè è giusto ricordare.

Siamo un Paese che ne ha passate tante, un paese che se riesce a trovate la logica del buonsenso che ogni tanto perde per strada, che ogni tanto tocca il fondo ma poi, risale, mette fuori la testa e respira, se riuscissimo a usare il cervello, staremmo meglio in tutti i sensi.

Non c'è più la lira ma l'euro, che ci ha messo in ginocchio che ha limitato il risparmio, abbiamo la Ferrari, il calcio, la musica, i festival; abbiamo avuto attentati, le bombe, i terremoti, i patrioti, quelli veri che non ci sono più; abbiamo avuto e abbiamo ancora campioni in tutti gli sport, abbiamo dei monumenti storici, delle città d'arte che tutti ci invidiano, abbiamo avuto dei capi di stato e dei papi che abbiamo amato moltissimo, perchè ci sentivamo rappresentati :
su tutti Pertini e Papa Giovanni Paolo II, abbiamo la TV e l'informazione, condizionati dai colori politici, abbiamo dei deficenti chiusi in una casa e della gente su un'isola a far niente, che pure li pagano...


Abbiamo dei politici ingiustamente strapagati, tante cose di cui non possiamo andare fieri ma il fatto di amare la propria nazione è una cosa che è bene tramandare , la storia è ciò che siamo ora e siamo stati ieri , le nuove generazioni devono saperlo, malgrado tutte le cose spiacevoli che il nostro Paese combina.

Abbiamo tutti un cervello ed è un peccato che spesso lo si tenga chiuso in un cassetto.

In ultimo vorrei riproporre il testo di una dichiarazione fatta anni fa dal presidente australiano Peter Costello .

Penso che se avessimo gente così a governarci, sono dell'idea che il nostro paese sarebbe molto più rispettato, sia da noi stessi che dagli altri esseri umani.


*****

Non sono contrario all´immigrazione e non ho niente contro coloro che cercano una vita migliore venendo in Australia.

Tuttavia ci sono questioni che coloro che recentemente
sono arrivati nel nostro paese e, a quanto sembra,
devono capire.

L´idea che l´Australia deve essere una comunità multiculturale è servita
soltanto a dissolvere la nostra sovranità ed il sentimento di identità nazionale.

Come australiani, abbiamo la nostra cultura, la nostra società, la
nostra lingua ed il nostro modo di vivere.

Questa cultura è nata e cresciuta durante più di due secoli di lotte,
processi e vittorie da parte dei milioni di uomini e donne che hanno cercato la libertà di questo paese.

Noi parliamo l´inglese,
non il libanese, l´arabo, il cinese, il giapponese, il russo o qualsiasi altra lingua.
Perciò, se desiderate far parte della nostra società, imparate la lingua!

La maggioranza degli australiani crede in Dio.
Non si tratta soltanto di
un affare privato di qualche cristiano fondamentalista di destra, ma vi
è un dato di fatto certo ed incontrovertibile:
uomini e donne cristiani hanno fondato questa nazione su principi cristiani, ed è chiaramente documentato nella nostra storia e dovrebbe essere scritto sui muri delle nostre scuole.

Se il nostro Dio vi offende,
allora vi consiglio di prendere in considerazione la decisione di scegliere un'altra parte del mondo per mettere su casa, perché Dio è parte della nostra cultura.
Accetteremo le vostre opinioni religiose, e non vi faremo domande,
però daremo per scontato che anche voi accettiate le nostre e
cercherete di vivere in pace ed armonia con noi.

Se la Croce vi offende, o vi molesta, o non vi piace, allora dovrete
pensare seriamente di andarvene da qualche altra parte.

Siamo orgogliosi della nostra cultura e non pensiamo minimamente di
cambiarla, ed i problemi del vostro paese di origine non devono essere
trasferiti sul nostro.

Cercate di capire che potete praticare la vostra cultura, ma non dovete
assolutamente obbligare gli altri a farlo.

Questo è il nostro paese, la nostra terra, il nostro modo di vivere
vi offriamo la possibilità di viverci al meglio.
Ma se voi cominciate a lamentarvi, a piagnucolare, e non accettate la
nostra bandiera, il nostro giuramento, i nostri impegni, le nostre
credenze cristiane, o il nostro modo di vivere, vi dico con la massima
franchezza che potete far uso di questa nostra grande libertà di cui
godiamo in Australia: il diritto di andarvene.

Se non siete felici qui, allora andatevene.
Nessuno vi ha obbligato a venire nel nostro paese.
Voi avete chiesto di vivere qui: ed allora accettate il paese che avete scelto.
Se non lo fate, andatevene!

Vi abbiamo accolto aprendo le porte del nostro paese;
se non volete essere cittadini come tutti in questo paese, allora tornate
al paese da cui siete partiti!

Questo è il dovere di ogni nazione.

Questo è il dovere di ogni immigrante.

1 commento:

Aliza ha detto...

grazie di aver lasiato un commento da me...questa del nucleare è proprio una cosa seria per il nostro paese, notoriamente trascurato e superficiale. Stiamo scherzando per l'ennesima volta con il fuoco...??
ciao

Consigli per la mente, gli occhi, il cuore

  • IL PICCOLO AVIATORE - Andrea Scanzi
  • IO & MARLEY - John Grogan
  • IO SPERIAMO CHE ME LA CAVO - Marcello D'orta
  • L'ONDA PERFETTA - Sergio Bambaren
  • LA BIBBIA
  • LA PROFEZIA DI CELESTINO - James Redfield
  • MESSAGGI DAI MAESTRI - Brian Weiss
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  • UN'ALTRA OCCASIONE PER VIVERE - Ken Grimwood