Tutti nessuno escluso siamo sempre pronti a giudicare.
Diciamo che quel problema se capitasse a noi lo risolveremmo certamente in questo o quell’altro modo.
Facile. Troppo facile.
Molto spesso determinate situazioni relative a problemi altrui, le risolveremmo certo nel modo che pensiamo, ma quando ti riguardano in prima persona tutto cambia. Lo vivi sulla tua pelle. E vi assicuro che è molto diverso.
La tv parla di Eluana . Mi si stringe il cuore al pensiero.
Lei esiste anche se vive in modo diversamente inabile in un mondo parallelo.
Non so onestamente come reagirei al posto del suo papà, ma so che dev’essere uno stillicidio, e sarei molto combattuta sul da farsi. Staccare il sondino che la alimenta e lasciarla morire di fame però, mi sembra proprio una cosa brutta, imposta.
Chi siamo noi per decidere della vita altrui?
La vita è un dono e il nostro destino è già segnato dal disegno divino, tanti fatti che accadono sono prove che dobbiamo superare . Ma è sempre necessario? E a che pro? Perchè?
Vedere spegnersi una persona cara come un genitore, è dilaniante specie se sei impotente e non puoi fare nulla, nemmeno dargli i tuoi respiri per fare che possa lasciarti in modo dignitoso.
Non oso immaginare un figlio in quelle condizioni.
Un figlio è un bene, un amore diverso è una parte inscindibile di noi genitori. Sempre .
Sono dell’idea che solo chi prova può sapere, capire e darsi tante risposte, anzi alcune domande non la trovano la risposta.
Io credo che Eluana forse potrà trovare la pace e smettere di “vivere” nel limbo; voglio pensarla così, anche se sono cattolica.
E credo che finito tutto, suo padre cadrà come un sacco vuoto, e potrà lasciarsi andare al suo destino e al suo dolore, comunque e qualunque esso sia .
Chissà quante persone nelle sue stesse condizioni esistono...e cosa fa lo stato per aiutarle?
Perchè lei protagonista? E' una situazione assurda.
Una carezza e una preghiera per Eluana e il suo papà.
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